Suzuki, un brevetto per la chiamata d’emergenza 2.0

Suzuki, un brevetto per la chiamata d’emergenza 2.0

La Casa giapponese sta lavorando a un sistema di sensori, sulla moto e sull’abbigliamento del pilota, che rilevino anche la gravità del sinistro

Redazione - @InMoto_it

15.02.2022 ( Aggiornata il 15.02.2022 10:48 )

Se in alcuni modelli di auto, in particolare quelli fascia alta, i sistemi di chiamata d’emergenza non sono così difficili da trovare, il discorso è molto diverso per le due ruote, settore in cui rappresentano a tutti gli effetti una rarità. Da segnalare che BMW Motorrad ha da tempo introdotto questo sistema su alcune moto di alta gamma.
Strano, se si pensa che questa tecnologia su moto e scooter potrebbe davvero fare la differenza: è di certo più difficile poter calcolare la gravità di un incidente, ma allo stesso tempo sappiamo bene quanto la categoria dei motociclisti sia fragile e quanto i rischi siano maggiori in caso di sinistro. Qualcosa si muove e ci sta provando Suzuki, che ha depositato un brevetto simile a quello che possiamo vede sui modelli BMW (con i sensori installati sulla moto è possibile rilevare la caduta e attivare la chiamata ai soccorsi).

Come funziona la nuova tecnologia Suzuki

Simile, ma sicuramente più articolato, una sorta di chiamata d'emergenza 2.0. Vediamo perché. Osservando i brevetti si comprende che il sistema a cui sta lavorando Suzuki non solo sia in grado di chiamare automaticamente i soccorsi dopo l’incidente, ma anche capace di rilevarne la gravità. Un bel passo in avanti, se il sistema dovesse effettivamente essere messo in pratica, possibile grazie all’utilizzo di sensori posizionati sia sulla moto che sul pilota, incorporati nell’abbigliamento. Ed è proprio la connessione col conducente la più importante novità. I sensori, infatti, vengono sistemati in punti strategici, come per esempio la suola della scarpa, per valutare che tipologia di incidente sia avvenuto e le fasi successive, come per esempio se il motociclista si sia rialzato. O ancora, viene analizzata la distanza tra mezzo e persona dopo il sinistro sfruttando il raggio d'azione del keyless: il motociclista è molto distante dalla due ruote? Allora può darsi che l’impatto sia così stato violento da farlo schizzare lontano, e così scatta automaticamente e più rapidamente la chiamata ai soccorsi.

PIAGGIO, IN ARRIVO IL SISTEMA CHE RENDE PIÙ VISIBILI MOTO E SCOOTER AI RADAR

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