La telecamera che punisce le moto troppo rumorose: la multa è di 135 euro

La telecamera che punisce le moto troppo rumorose: la multa è di 135 euro

Si chiamano Meduse, e la Francia è il primo Paese europeo a sperimentarne l'uso. I dispositivi identificano i decibel emessi dal veicolo: se si supera il limite, scatta la sanzione. Ma...

Redazione - @InMoto_it

07.01.2022 ( Aggiornata il 07.01.2022 15:48 )

La "guerra" ai decibel delle moto continua. Tra lamentele e provvedimenti verso i veicoli "rumorosi", una novità rilevante arriva dalla Francia, che è il primo Paese europeo a montare in tutto il territorio delle telecamere in grado di identificare motociclette rumorose, con i malcapitati motociclisti che possono andare incontro a multe fino a 135 euro.

MOTO ANCORA DISCRIMINATE

I dispositivi in questione si chiamano Meduse, e sono progettate dalla Bruitparif. Sono dotati di microfoni collegati a una telecamera in grado di captare e identificare la direzione del rumore proveniente dalla strada: se il rumore supera un certo decibel, la telecamera viene attivata e di conseguenza viene emessa una multa. Anche se tali dispositivi sono teoricamente rivolti a tutti i veicoli, in molti avvertono una discriminazione particolare verso le moto, prese maggiormente di mira rispetto alle auto e ai loro conducenti. Tanto che la prima "telecamera anti-rumore" è stata installata in Rue 46 a Saint-Lambert-des-Bois, vicino a Parigi, una via spesso frequentata dai motociclisti.

IL PROBLEMA DELLE MOTO IN GRUPPO...

Ma i Meduse verranno presto installati anche nel resto della capitale, così come nelle città di Bron, Nizza, Rueil-Malmaison, Saint-Forget, Tolosa e Villeneuve-le Roi. All'inizio tuttavia non verranno emesse multe poiché le autorità stanno ancora determinando il limite di decibel accettabile. Si teme comunque che la tecnologia, evidentemente ancora acerba, almeno all'inizio non permetta alle telecamere di distinguere nitidamente un rumore più importante di un altro. Ad esempio, se un gruppo di motociclisti passasse insieme, la telecamera li considererà come un unico suono e quindi emetterà una sola multa relativa a tutte le targhe di immatricolazione immortalate.

UNA SITUAZIONE DA RISOLVERE

Insomma, siamo ancora nelle primissime fasi di un nuovo capitolo dedicato alla querelle delle moto "rumorose". Restiamo in attesa di vedere se altri Paesi europei adotteranno la soluzione francese o se invece si tenterà a trovare, come auspichiamo, una soluzione che non comporti il rischio di dover pagare 135 euro solo perché si dà un colpo di manico di troppo.

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