Pillole di tecnologia: l'architettura dei motori moderni (7° parte)

Pillole di tecnologia: l'architettura dei motori moderni (7° parte)

Concludiamo questo lungo excursus nel mondo dei motori moderni, con un accorgimento tecnico che avevamo anticipato nelle puntate scorse: i motori controrotanti

Francesco Gulinelli

20.11.2017 11:06

EFFETTO GIROSCOPICO - Poca roba, ma invertendo il moto avviene il contrario, ovvero il telaio tende leggermente ad accucciarsi sull’anteriore, un piccolo vantaggio in ottica anti impennata e di massimizzazione dell’accelerazione. Adesso andiamo più sul difficile e introduciamo l’effetto giroscopico, un concetto che a parole è ostico e dal punto di vista matematico... lo è ancora di più. Si tratta di un fenomeno fisico che interessa i corpi in rotazione e che nasce quando l'asse intorno al quale un corpo sta ruotando, viene sollecitato a cambiare orientamento. Più il corpo in rotazione è pesante e più ruota velocemente, tanto più la forza di reazione è intensa. Il fatto è che gli effetti giroscopici sulla moto sono molteplici e nascono in modo diverso da diverse manovre.

DINAMICA - La cosa “strana” è che queste forze non sono opposte alle forze che noi applichiamo, ma hanno un verso a queste ortogonale (si origina un fenomeno detto di precessione) e quindi le reazioni del veicolo non sono intuitive. Semplifichiamo al massimo: quando ruotiamo il manubrio ad esempio in senso orario, nasce una forza che tende a piegare il corpo della moto verso sinistra (quindi in verso opposto alla sterzata, ed è una manovra che in moto si impara in fretta a fare); all’opposto, quando incliniamo la moto da un lato nasce una forza che tende a ruotare il manubrio nella stessa direzione e che quindi aiuta a chiudere la curva… ma anche a chiudere lo sterzo!

ECCO IL PUNTO CRITICO - L’asse di rotazione delle ruote cambia anche per il semplice fatto che percorriamo una curva... e più il raggio di percorrenza è stretto, più si va veloce, più l’asse di rotazione delle ruote “ruota” a sua volta. Questo crea un effetto giroscopico, il quale genera a sua volta una forza, che tende a raddrizzare la moto: quindi più si va forte, più la curva è stretta e più si deve fare forza, sia per portare che per mantenere la moto in piega. È proprio per ridurre questo particolare tipo di reazione, che si è pensato di ridurre gli effetti giroscopici globali della moto, andando a far ruotare una massa abbastanza pesante (e che soprattutto gira fortissimo) come l’albero motore, in verso opposto alle ruote, che sono più pesanti ma girano più piano.

Indietro

2 di 2

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento