Top5: le Yamaha 125 sportive che hanno fatto storia

Top5: le Yamaha 125 sportive che hanno fatto storia

Nella storia delle ottavo di litro "da sparo" si è ritagliata un piccolo spazio anche la Casa di Iwata, che ha avuto uno speciale apprezzamento, soprattutto grazie all'importatore italiano Belgarda

02.07.2022 ( Aggiornata il 02.07.2022 11:07 )

Al contrario di altri marchi, che lungo una decina d'anni a cavallo fra gli '80 e i '90, hanno proposto tanti modelli con motore 125, in Yamaha si è rimasti fedeli a una sola sigla: TZR. Per la casa di Iwata è stata un'evoluzione continua a partire da metà anni '80, con un primo lotto di moto costruite in Spagna, per poi passare per le mani dell'importatore italiano Belgarda che ha tirato fuori il meglio dal prodotto e ha offerto la TZR in diverse salse e configurazioni dal 1987 al 1997. Dieci anni sotto il segno dei tre diapason e una lotta stretta con i grandi nomi italiani delle 125 carenate.

TZR 125 1987

Nata per volere della sede giapponese, la TZR era una moto studiata per competere sul mercato europeo nel nascente mercato delle 125 sportive. A differenza delle concorrenti, però, Yamaha ha offerto da subito un prodotto più esotico e meno specialistico rispetto alle concorrenti, prendendo dalla 250 soltanto il telaio Deltabox e applicando una ciclistica un po' sottodimensionata. Le gomme sono di sezione 90 davanti e 100 dietro e addirittura debutta con il tamburo posteriore, sostituito (giustamente) dal disco nella versione '89 che fa debuttare anche ruote in lega più moderne. Il motore? bene ma non benissimo: 24 cv a 10250 giri e la velocità massima di 148 all'ora, meno della concorrenza italiana dell'epoca, ma aveva una raffinata valvola allo scarico YPVS che fu uno dei gioielli tecnologici delle serie RD ad alte prestazioni.

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