Sinje Gottwald, attraverso l'Africa con la sua Kalk AP

Sinje Gottwald, attraverso l'Africa con la sua Kalk AP

Sinje Gottwald, account manager per il b2b di Cake, è la donna che ha realizzato il viaggio più lungo con una moto elettrica. Partita dalla Spagna con la sua Kalk AP di Cake, è infatti arrivata in Sudafrica: un percorso di 13mila km e 124 giorni.

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Il suo nome è Sinje Gottwald, è account manager per il b2b di Cake, ed è la donna che ha fatto il viaggio più lungo con una moto elettrica. Il punto di partenza è stato la Spagna, per arrivare in Sudafrica ben 124 giorni dopo con la sua fedele amica, una Kalk AP, vettura pensata dalla Cake per essere usata nelle aree naturali protette.
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Il suo nome è Sinje Gottwald, è account manager per il b2b di Cake, ed è la donna che ha fatto il viaggio più lungo con una moto elettrica. Il punto di partenza è stato la Spagna, per arrivare in Sudafrica ben 124 giorni dopo con la sua fedele amica, una Kalk AP, vettura pensata dalla Cake per essere usata nelle aree naturali protette.
Sinje Gottwald si è affidata solo a se stessa e alle sue capacità per affrontare il percorso. Tante sono state le sfide che ha dovuto superare, fra meteo o terreni accidentati. Ma per la donna non era di sicuro la prima volta e forse essersi “fatta le ossa” in passato l'ha aiutata.
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Sinje Gottwald si è affidata solo a se stessa e alle sue capacità per affrontare il percorso. Tante sono state le sfide che ha dovuto superare, fra meteo o terreni accidentati. Ma per la donna non era di sicuro la prima volta e forse essersi “fatta le ossa” in passato l'ha aiutata.
Nel 2017, aveva fatto il giro del mondo da sola, per dimostrare a tutti che anche una donna può raggiungere grandi risultati e che quindi è sbagliato imprigionarla in ruoli sociali stereotipati e sessisti. Per l'avventura alla volta dell'Africa Gottwald si è portata due batterie, due ricaricatori, pezzi di ricambio tra cui controller, display, una manopola per l’acceleratore, una catena, dei fusibili, un computer in caso la moto avesse avuto bisogno di supporto da remoto o di aggiornamenti al software, una videocamera e vari oggetti personali.
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Nel 2017, aveva fatto il giro del mondo da sola, per dimostrare a tutti che anche una donna può raggiungere grandi risultati e che quindi è sbagliato imprigionarla in ruoli sociali stereotipati e sessisti. Per l'avventura alla volta dell'Africa Gottwald si è portata due batterie, due ricaricatori, pezzi di ricambio tra cui controller, display, una manopola per l’acceleratore, una catena, dei fusibili, un computer in caso la moto avesse avuto bisogno di supporto da remoto o di aggiornamenti al software, una videocamera e vari oggetti personali.
Le sue parole: “Il mio sogno era di poter vedere il mondo con i miei occhi. Non importa quanto io possa imparare su un determinato posto. Avere un’esperienza diretta mi darà sempre una visione migliore. Era una cosa che mi premeva molto soprattutto per l’Africa”.
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Le sue parole: “Il mio sogno era di poter vedere il mondo con i miei occhi. Non importa quanto io possa imparare su un determinato posto. Avere un’esperienza diretta mi darà sempre una visione migliore. Era una cosa che mi premeva molto soprattutto per l’Africa”.
La sfida di Guttwald risiedeva anche nell'utilizzo di una moto elettrica per un viaggio così lungo, che per tanti era impossibile. Il Kalk AP ha però superato le aspettative di Cake: su 13 mila km e in 124 giorni non ha mai subito una foratura ed è stato ricaricato meno di 140 volte.
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La sfida di Guttwald risiedeva anche nell'utilizzo di una moto elettrica per un viaggio così lungo, che per tanti era impossibile. Il Kalk AP ha però superato le aspettative di Cake: su 13 mila km e in 124 giorni non ha mai subito una foratura ed è stato ricaricato meno di 140 volte.
“La manutenzione è stata quasi nulla, se non la regolazione e la lubrificazione della catena”, ha continuato Gottwald.“Ci sono stati problemi minori risolvibili e non ho mai avuto una sola gomma a terra. Ovunque mi fermassi, la gente veniva a chiedere informazioni"
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“La manutenzione è stata quasi nulla, se non la regolazione e la lubrificazione della catena”, ha continuato Gottwald.“Ci sono stati problemi minori risolvibili e non ho mai avuto una sola gomma a terra. Ovunque mi fermassi, la gente veniva a chiedere informazioni"
"Molti hanno detto che era la prima volta che vedevano una moto elettrica. Non potevano credere che venissi da così lontano"
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"Molti hanno detto che era la prima volta che vedevano una moto elettrica. Non potevano credere che venissi da così lontano"
"Trovare posti dove ricaricare la moto è stata la parte più difficile, soprattutto in alcune zone. Ho dovuto pianificare la giornata in modo molto accurato. Molte volte non sapevo se avrei trovato un posto dove fare rifornimento”.
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"Trovare posti dove ricaricare la moto è stata la parte più difficile, soprattutto in alcune zone. Ho dovuto pianificare la giornata in modo molto accurato. Molte volte non sapevo se avrei trovato un posto dove fare rifornimento”.
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