Il Mercedes-AMG E-Scooter offre un design elegante e una guida sicura: è dotato di un potente motore elettrico da 500 watt che assicura un'autonomia fino a 40 chilometri. 

Mercedes AMG E-Scooter

E&#39; stata appena ufficializzata una notizia che era nell&rsquo;aria da un po&rsquo;. La societ&agrave; controllata da Giovanni Castiglioni e dalla famiglia Sardarov, la MV Holding, ha acquistato il 25% di MV Agusta Motor S.p.A. che da alcuni anni era detenuto dal gruppo automobilistico tedesco Mercedes AMG. Di fatto, quindi, la Honding MV entra in possesso 100% del capitale e di conseguenza del marchio MV Agusta per intero.  INEDITE NOVITA&#39; A 4 CILINDRI - Un&rsquo;operazione che vede la luce dopo un periodo complicato per la Casa di Schiranna, passato attraverso un&rsquo;intensa ristrutturazione finanziaria e il rilancio del brand. A quanto pare efficace, visto che la nuova Dragster 800 RR ha raccolto ordini per il 2018 superiori alla produzione stimata. Ma in MV non intendono fermarsi e annunciano importanti investimenti per una nuova gamma a 4 cilindri che debutter&agrave; nel corso del 2018 con un primo inedito modello. 

<p>Completata l&rsquo;acquisizione del pacchetto azionario da parte di MV Holding. Inoltre, destinati nuovi investimenti ad una 4 cilindri che arrivr&agrave; nel corso del 2018</p> 

Mercedes AMG fuori da MV Agusta, che annuncia un&#39;inedita 4 cilindri

di Riccardo Piergentili  Cambia il periodo storico ma per la MV Agusta il problema resta sempre lo stesso: la liquidit&agrave;. La storia dell&rsquo;azienda varesina &egrave; sempre stata caratterizzata da alti e bassi: presentazione di moto dal design apprezzato in tutto il mondo, alternate a periodi in cui la mancanza di denaro non ha permesso di esprimere l&rsquo;elevato potenziale tecnico di una media impresa che, nella produzione e nello sport, riesce a competere con le grandi realt&agrave; industriali. La MV Agusta &egrave; una delle poche aziende che non ha problemi a vendere ma a produrre. In pratica, ci sono momenti in cui la richiesta di moto non pu&ograve; essere soddisfatta a causa della mancanza di liquidit&agrave;.  ALTI E BASSI - &Egrave; dall&rsquo;inizio del 2000 che la MV Agusta viaggia in un mare burrascoso. Nel 2004, dopo l&rsquo;accordo con la malese Proton, sembrava che il futuro del Gruppo (composto da MV Agusta stessa, Cagiva e Husqvarna) potesse essere positivo, per&ograve;, nel 2005, la Proton ha smesso di credere nell&rsquo;azienda italiana, cedendo la quota aziendale di maggioranza (e i debiti) della MV Agusta alla GEVI S.p.A, al prezzo simbolico di 1 euro. Il 2007 &egrave; stato ancora un anno nero, a causa della dello scorporo delle attivit&agrave; e della vendita della Husqvarna alla tedesca BMW Motorrad (che 2013 ha ceduto il brand alla KTM).  DALL&rsquo;ASIA ALL&rsquo;AMERICA - Il 2008 &egrave; stato l&rsquo;anno in cui Harley-Davidson ha rilevato la MV Agusta e la Cagiva per circa 70 milioni di euro. Con il colosso americano, la MV Agusta sembrava finalmente entrata a far parte di una realt&agrave; industriale in grado di assicurare una continuit&agrave; ma nel 2010, un altro colpo di scena ha di nuovo cambiato le carte in tavola: un&rsquo;altra cessione simbolica a 1 euro, questa volta a Claudio Castiglioni, tornato di nuovo al comando della MV Agusta.  L&rsquo;ARRIVO DEI TEDESCHI - Claudio Castiglioni, &ldquo;Il Presidente&rdquo;, purtroppo scomparso nel 2011, ha lasciato al figlio Giovanni Castiglioni (in alto, in apertura) un&rsquo;azienda pronta a essere rilanciata e Giovanni ha dato il via a un ambizioso progetto, che avrebbe dovuto portare la MV Agusta alla quotazione in borsa. In questo percorso MV Agusta &egrave; stata affiancata da Mercedes-AMG, che grazie a un investimento di circa 20 milioni di euro &egrave; diventato azionista di minoranza, acquisendo il 25% delle quote. Ai 20 milioni di euro della Mercedes-AMG vanno aggiunti i 15 milioni di euro che la MV Agusta ha ricevuto dalla Banca Popolare di Milano.    GLI ERRORI STRATEGICI - Le premesse per fare bene c&rsquo;erano, per&ograve; qualcosa &egrave; andato storto, forse perch&eacute; la MV Agusta ha cercato di attuare un piano industriale troppo ambizioso, che prevedeva la realizzazione di numerosi modelli (con poche piattaforme), senza avere una rete vendita adeguata alla situazione e senza avere mai sfruttato davvero la partnership con Mercedes-AMG per risolvere questa problematica.  TROPPE VERIT&Agrave; - Oggi la MV Agusta ha bisogno di un&rsquo;iniezione di liquidit&agrave; per portare avanti il suo piano industriale e questo vuol dire che l&rsquo;azienda si &egrave; indebitata. I documenti ufficiali parlano di aumento del fatturato ma &egrave; fatto noto che analizzare i bilanci aziendali non &egrave; mai facile, perch&eacute; si possono leggere tante verit&agrave;. I fatti, per&ograve;, dicono che ce n&rsquo;&egrave; una, infatti il fatturato pu&ograve; anche aumentare ma quando le spese sono maggiori dei ricavi, non c&rsquo;&egrave; utile e si perdono soldi. L&rsquo;unica verit&agrave; &egrave; che oggi la MV Agusta ha bisogno di denaro e per evitare di bloccare l&rsquo;attivit&agrave; produttiva &egrave; stata chiesta l&rsquo;ammissione al concordato in continuit&agrave;. Semplificando, si tratta di una richiesta di pagare solo una parte dei debiti, per creare una nuova base di partenza.  QUALE FUTURO? - Ovviamente la situazione ha richiesto l&rsquo;intervento di Fiom, Cgil e Fim Cisl, che stanno cercando di capire quanti soldi saranno necessari per portare avanti il piano industriale e assicurare un futuro ai 197 dipendenti. Il futuro della MV Agusta sembra strettamente collegato a quello della Mercedes-AMG, che o non &egrave; riuscita a venedere le sue quote azionarie o non le ha volute vendere. La differenza tra queste due realt&agrave; &egrave; sostanziale, in quanto nel primo caso la MV Agusta dovr&agrave; contare solo sulle proprie forze, mentre nel secondo caso la Mercedes-AMG potrebbe aspettare che la situazione degeneri per acquisire la maggioranza aziendale, magari spendendo il solito euro simbolico, che permetterebbe ai tedeschi di acquistare un altro tassello del motociclismo italiano...  Twitter: @Hokutonoken_79

La MV Agusta ha bisogno di liquidit&agrave; e ha richiesto l&rsquo;ammissione al concordato in continuit&agrave;. Nel frattempo Mercedes-AMG resta a guardare...

MV Agusta: nubi all'orizzonte

Un importante piano di finanziamento vede coinvolto lo storico e apprezzato brand italiano MV Agusta.  L'obbiettivo: sostenere la crescita estera della Casa lombarda. 15 milioni di Euro &egrave; quanto servir&agrave; ad implementare il piano industriale tra il 2015 e il 2018. Tra le altre cose il programma prevede un ampliamento della gamma e la penetrazione nei mercati di USA, Brasile e Sud-Est Asiatico.  All'operazione prenderanno parte Sace e Banca Popolare di Milano (Bpm); fondamentale, nelle decisioni prese dai due partner finanziari, &egrave; stato il recente ingresso&nbsp;del gruppo Mercedes AMG nel capitale di MV per il 25%. "Il sostegno di due partner finanziari come Bpm e Sace &ndash; ha dichiarato&nbsp;Giovanni Castiglioni, presidente di Mv Agusta Motor Spa &ndash; &egrave; fondamentale per questo decisivo momento di crescita di Mv Agusta. Anche facendo leva sulle loro indiscutibili capacit&agrave; potremo continuare con successo il nostro sviluppo". Giulia Cassinelli

Un'operazione finanziaria da 15 milioni di Euro per finanziare la crescita all'estero di MV

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Mercedes AMG E-Scooter

Mercedes AMG fuori da MV Agusta, che annuncia un'inedita 4 cilindri

MV Agusta: nubi all'orizzonte

MV Agusta: nuovo piano di finanziamento