Agilissima, affascinante, parca nei consumi: ecco in sintesi la nuova Vespa Primavera. Disponibile in tre cilindrate e quattro motorizzazioni (50 a due e quattro tempi, 125 e 150 a quattro tempi), va a sostituire la precedente LX, migliorandone le qualit&agrave; dinamiche e aggiungendo ulteriore fascino. Il nome richiama la Primavera lanciata nel 1968 e le forme, morbide ed eleganti, ne ricalcano i profili aggiungendo per&ograve; tecnologia e modernit&agrave;.  La parte posteriore appuntita, lo scudo arrotondato e la zona pedana rastremata e voluminosa sono le armi con cui Piaggio intende affrontare il mercato e i prossimi anni sperando di bissare, o almeno avvicinare, il successo ottenuto dalla primogenita.  Siamo andati a provarla nella caotica Barcellona scoprendo che le tantissime migliorie apportate (come le nuove motorizzazioni, il nuovo sistema di ancoraggio delle sospensioni e del motore oscillante e la nuova scocca, pi&ugrave; rigida) hanno permesso ai tecnici Piaggio di sviluppare uno scooter agilissimo, leggero e davvero facile e divertente, adatto proprio a tutti.  Bassissimi i consumi: per la 125 la Casa dichiara una percorrenza media di 47 km/litro, ovviamente in ciclo misto: un risultato eccezionale, che non vediamo l'ora di verificare. Intanto possiamo gi&agrave; dirvi che le vibrazioni e la rumorosit&agrave; meccanica sembrano essere del tutto scomparse e che il nuovo telaio ha portato un sensibilissimo miglioramento al rendimento dinamico. La linea poi... beh quella non ha bisogno di ulteriori aggettivi: &egrave; bellissima. Punto.  Sar&agrave; disponibile a brevissimo presso i concessionari. I prezzi? 3.700 Euro la 125, 3.900 per la 150. Per le due 50 bastano invece 2.720 Euro (la due tempi) e 2.820 Euro la 4t. Per la versione ABS, invece, dovremmo aspettare ancora un po'.  [gallery ids="2720,2721,2722"]

Dopo 45 anni ecco la nuova Vespa Primavera: leggera, scattante, bellissima e tutta nuova. E' prodotta in Italia ed &egrave; disponibile in tre cilindrate e quattro motorizzazioni

Vespa Primavera: forever young

Le nuove Vespa LX e S fanno debuttare il 3 valvole che rappresenta la nuova generazione di propulsori in cui Piaggio ha profuso tre anni di sforzi, dimostrando tutta la sua capacit&agrave; e conoscenza motoristica. Consuma poco e non fa rumore  &nbsp;  La lenta e costante evoluzione talvolta compie dei balzi improvvisi. &Egrave; quello che si prova guidando per la prima volta una delle nuove Vespa, LX o S, 125 o 150, che montano il semplice ma efficace e inedito motore a 3 valvole. Il primo esempio di una prolifica progenie di propulsori molto moderni, &egrave; realizzato con i sani principi dettati dalle esigenze di riduzione dei consumi e delle emissioni, comprese quelle acustiche, per essere sempre al passo con i tempi che portano norme di omologazione progressivamente pi&ugrave; severe. Qui si &egrave; lavorato veramente di fino, riconsiderando qualsiasi componente e ogni aspetto della fluidodinamica, degli attriti, del dimensionamento di ogni elemento, e il risultato &egrave; proporzionale allo sforzo. Sia guidando le versioni 150 che 125, si nota immediatamente, gi&agrave; dalla silenziosit&agrave; della messa in moto fino alla prima partenza ed a tutte le situazioni della guida, la grande distanza che separa questo 3V dalla famiglia precedente di motori, soprattutto nella cilindrata pi&ugrave; piccola. Piaggio dichiara per il 125 una potenza maggiore del 7,1% e del 10,3% della coppia, con prestazioni migliori del 2% sui primi 60 metri di accelerazione, che se vogliamo sono forse poco significativi come numeri ma si avvertono in modo ben maggiore quando si ruota la manopola del gas. Cos&igrave; per il 150 i numeri sono appena di poco inferiori per l&rsquo;incremento della potenza, del 6,3%, mentre il dato della coppia aumenta del 7,8%, con la conseguenza che il dato dell&rsquo;accelerazione migliora del 5%. Infatti provando una LX in coppia &egrave; evidente come l&rsquo;uso in due non comporti nessun imbarazzo neanche nelle ripartenze sulle salite pi&ugrave; severe dei tanti colli romani dove si &egrave; svolto il test di presentazione. In attesa di confermare o meno tutto questo con i nostri rilevamenti, il dato dichiarato dalla Casa che si rivela pi&ugrave; eclatante &egrave; per&ograve; forse quello sul consumo: Piaggio promette 55 km al litro a 50 km/h, il 30% di percorrenza in pi&ugrave; al paragone col motore precedente, che se si prevede di coprire 4.000 km in un anno si trasformano in 34 litri in meno o 1.500 km in pi&ugrave; &ldquo;gratis&rdquo;. E sempre a proposito di risparmi, gli intervalli di manutenzione sono stati portati ora a 10.000 km.  DA FERMO  Per chiamarsi Vespa bisogna avere la scocca metallica, cerchi di piccolo diametro (qui 11&rdquo; davanti e 10&rdquo; dietro), una comoda pedana, dove c&rsquo;&egrave; il pedale del freno se hai un motore con le marce mentre qui che c&rsquo;&egrave; il variatore il freno posteriore, comunque a tamburo, ha la leva sinistra sul manubrio. I design di LX e S si distinguono per pochi particolari ma l&rsquo;effetto dell&rsquo;insieme spicca, con la LX (125 a 3.620 &euro;, 150 a 3.820 &euro;) pi&ugrave; classica, nei colori nero, bianco, blu, e il verde del nostro servizio, la S (3.770 &euro; la 125, 3.970 &euro; la 150) sportiveggiante, in nero, rosso, bianco, azzurro. Due versioni speciali: la LX Touring (3.790 e 3.990 Euro per 125 e 150) &egrave; verniciata in marrone terre di Toscana, la S Sport (3.850 e 4.050 Euro) &egrave; in nero abisso. Sotto la sella c&rsquo;&egrave; un vano per un casco, mentre nel retroscudo la LX ha il classico vano con sportello mentre la S solo due tasche. Di entrambi i modelli esistono ancora le versioni 50 sia con motori 2 che 4 tempi.    IN SELLA  Il modo di essere amichevole con chi &egrave; a bordo, per un veicolo che si chiama Vespa, &egrave; sempre lo stesso anche per la nuova gamma, ma il moderno motore impone alla parte dinamica una decisa svolta. Si preme il bottoncino di avviamento e non c&rsquo;&egrave; nessun ingranaggio che si lamenta sgraziatamente, si d&agrave; gas e lo scooter si muove immediatamente e senza esitazioni anche con due persone a bordo. Lo scarico &egrave; silenzioso ma soprattutto il motore lo &egrave;, con il 125 che, come scritto, denuncia un miglioramento forse ancora pi&ugrave; sensibile nelle prestazioni sul campo di quanto non metta in mano il 150. Questa cilindrata per&ograve;, con il gradino in pi&ugrave; che sale nella scala del rendimento, diventa il motore con cui si pu&ograve; affrontare senza difficolt&agrave; anche qualche trasferimento pi&ugrave; lungo e impegnativo. La struttura della Vespa, che resta identica alle rispettive versioni precedenti, lascia inalterate le sue capacit&agrave; di maneggevolezza e snellezza per perforare il traffico, forte di una posizione in sella che lascia spazio, in modo sempre un po&rsquo; inaspettato viste le dimensioni generali, anche agli alti e ai grossi. Per chi si &egrave; abituato agli spazi poggiapiedi degli scooter di pi&ugrave; recente generazione, avere quella pedana a disposizione fa navigare la fantasia su quanto pu&ograve; tornare utile, con tutti i centimetri quadrati, quadrati sul serio, che si hanno a disposizione, se non fosse poi anche semplicemente comoda. E che ne dite del fatto che su uno scooter si pu&ograve; tornare a salire semplicemente infilando la gamba tra sella e scudo, senza scavalcare come si fa ormai non solo per le moto? Certo la struttura pensata per guidare in citt&agrave;, adatta anche a chi indossa la gonna, paga in fatto di efficacia nella guida pi&ugrave; sportiva, ma accostare l&rsquo;idea della guida sportiva a uno scooter non dovrebbe essere una bestialit&agrave; innaturale? Le sospensioni, tra tipologia ed escursione entrambe poco propense ad affrontare le buche pi&ugrave; profonde ed improvvise, possono farsi odiare in alcuni tratti del centro storico resi impegnativi dall&rsquo;incuria e dalla scarsa manutenzione degli ultimi 60 anni (quando la crisi ancora non c&rsquo;era) ma al di fuori delle situazioni ormai folcloristiche quanto catastrofiche, difendono in modo adeguato l&rsquo;incolumit&agrave; dei cuscinetti intervertebrali degli ospiti in sella. L&rsquo;ammortizzatore posteriore ha 4 possibilit&agrave; di precarico della molla a seconda del peso a bordo. Allo stesso modo per i freni, leggere sulla scheda tecnica di un tamburo posteriore pu&ograve; creare una perplessit&agrave; maggiore di quanta se ne prova guidando nel traffico. Apprezzabile invece la morbidezza con cui agisce anche l&rsquo;impianto anteriore, a disco, che sa che non deve stressare il braccio oscillante della sua sospensione. Le nuove Vespa, che sono disponibili pure nelle versioni con motori 50 cm3 a 2 e 4 tempi, questa a 4 valvole, fanno insomma ancora leva sul fascino immutabile di un loro modo di essere assolutamente unico. A questo per&ograve; aggiungono il piacere innovativo di usare i motori 125 e 155 dai consumi pi&ugrave; incredibili che si possa oggi immaginare. Li aspettiamo alla prova dei fatti dei nostri rilevamenti, ma le sensazioni, che non sono ancora numeri, parlano di propulsori adulti e maturi, dalla spinta subito pronta, costante e silenziosa, con un energico freno motore. Del resto, il nome Vespa val bene un milione di chilometri di test e investimenti in soldi e tempo, di cui beneficer&agrave; tutta la produzione Piaggio.  

2 risultati per 'lx'

Vespa Primavera: forever young

Vespa LX eS 3V 125 - 150