        Siamo tutti abituati a vedere il simbolo di Red Bull sfrecciare a velocit&agrave; estreme sui circuiti pi&ugrave; famosi di tutto il mondo, ma dovremmo iniziare a farci l'abitudine anche per quanto riguarda le normali strade. Il marchio ha infatti prodotto i suo primo monopattino elettrico, non proprio accessibile a tutti.  MONOPATTINI ELETTRICI, ARRIVA LA STRETTA: LE PROPOSTE DI MATTEO SALVINI Come sar&agrave; e quanto costa Tutti pronti ad incontrare dei tori in giro per le citt&agrave;? No, non stiamo parlando della famosa tradizione di Pamplona, ma del nuovo monopattino elettrico Red Bull racing F1. Il modello &egrave; realizzato in fibra di carbonio e presenta una forte componente tecnologica. Leggero (pesa solo 23 chilogrammi) e maneggevole, &egrave; equipagggiato con motore elettrico da 750W in grado di erogare una potenza di 80Nm e arrivando cos&igrave; a raggiungere una velocit&agrave; massima di 45 km/h. Presente ovviamente un quadro strumenti, il faro, mentre il pacco batterie garantisce un'autonomia di 60 km con una sola ricarica. Gli pneumatici sono semi-slick. Il prezzo? Ben 6mila euro!.  SI PU&Ograve; USARE IL TELEFONO SUL MONOPATTINO? COSA DICE LA LEGGE        

Realizzato in fibra di carbonio, pu&ograve; raggiungere la velocit&agrave; massima di 45 km/h. Il prezzo &egrave; tutt'altro che basso

Red Bull racing F1 il primo monopattino elettrico del Toro

        Mentre lo scorso 31 ottobre veniva battuta all'asta la Yamaha YZR 500 di Kenny Roberts Junior,&nbsp;a Milano in occasione di Autoclassica 2022 un'altro esemplare molto particolare ha trovato un nuovo proprietario. Si tratta di una Norton F1 nata tra il 1990 e il 1991. Una serie di caratteristiche hanno fatto cos&igrave; che Bonhams l'abbia venduta ad un prezzo non proprio... da saldi.  Particolarit&agrave; costose La Norton F1 fu progettata nel 1969 dall'ingegnere David Garside, con un passato in Rolls-Royce. Il modello deve il suo nome al campionato inglese F1, quello oggi tutti conosciamo come British Superbike. Questa moto &egrave; equipaggiata con un birotore wankel da 588 cc capace di erogare una potenza di 95 CV. La Norton in questione, nonostante i suoi 32 anni di vita, ha macinato fin qui solo 988 chilometri ed &egrave; una delle uniche due F1 mai importate in Italia e delle 130 prodotte artigianalmente. Anche se Bohams aveva valutato l'esemplare tra i 60mila e gli 80mila euro, il nuovo proprietario &egrave; riuscita a portarsela a casa sborsando comunque una cifra di ben 52.900 euro. Originariamente, il prezzo per chi voleva acquistare una Norton F1 era di circa 12mila euro. ALL'ASTA LA F4 750 SENNA, FIORE ALL'OCCHIELLO DI MV AGUSTA       

La moto venduta da Bonhams a Milano &egrave; una delle uniche due mai arrivate in Italia. Stando a vedere il contachilometri poi, &egrave; seminuova

Battuta all'asta una Norton F1 anni '90

        Avete presente Norton? &egrave; quell'azienda storica inglese che ha vissuto un periodo d'oro a met&agrave; dello scorso secolo, per poi passare tutto il resto del tempo a rinascere e morire di continuo fino a oggi. Negli anni '80 fu per l'ennesima volta riproposta sul mercato, ma con una formula particolarissima: una moto super esclusiva per le competizioni dotata di motore a pistoni rotativi Wankel, precisamente un birotore. Si chiamava Norton F1 ed era bellissima. Vi raccontiamo in breve la sua storia.  Quando i pistoni girano Il motore Wankel &egrave; pi&ugrave; famoso nel mondo dell'auto, dove Mazda l'ha applicato per decenni sulle auto di serie e da gara, facendoci capire che i pistoni possono anche girare, non solo andare su e gi&ugrave;. Le caratteristiche di un motore rotativo sono estrema leggerezza, compattezza e un rendimento leggermente superiore al classico motore a benzina, cosicch&egrave; da una cubatura contenuta si possono sviluppare potenze di categoria superiore.&nbsp; Fece cos&igrave; anche Norton con il suo progetto F1, che grazie al birotore all'interno delle carene (e al telaio dello specialista inglese Spondon) aveva dimensioni e pesi di una 600, ma poteva giocarsela con le 750 in quanto a prestazioni con soli 588cc (95 CV per 192kg). Si fece subito notare a fine anni '80 nella sua versione da corsa denominata RCW 588, che vinse il campionato inglese F1 (Categoria prodromica alla Superbike) e lanci&ograve; l'immagine della rinata casa inglese. Una bellezza tipicamente inglese Sul mercato arriv&ograve; con un vestito nero attillatissimo e fregi argento e oro molto eleganti, tipici dello sponsor John Player Special. Il motore e il telaio sono completamente nascosti sotto una carenatura che sigilla completamente la meccanica - coem era di moda in quegli anni - e il risultato era sia elegante che minaccioso. Ne furono costruite 130, praticamente a mano, ad un prezzo di oltre 12.000 Sterline, che era davvero elevato.  Come spesso accade in casi simili, i soldi guadagnati dalla vendita sono bastati appena a coprire costi di sviluppo e produzione, e Norton lasci&ograve; perdere l'idea della produzione in serie regolare. Sebbene il destino del marchio ormai era - nuovamente - segnato, nel 1992 si tolse la soddisfazione di vincere al TT con Steve Hislop dopo una lotta contro Carl Fogarty che &egrave; rimasta nella storia  Uno sviluppo travagliato Bench&egrave; la vita del Wankel di Norton dur&ograve; poco, la sua gestazione fu lunga e travagliata. Il progetto fu studiato nel 1969 dall'ingegnere David Garside, con un passato in Rolls-Royce, che inizi&ograve; lo sviluppo per dotare di motore rotativo una nuova moto Triumph. Successe che l'azienda fall&igrave; e le carte del progetto vennero proposte a BSA, che accett&ograve; di proseguirlo. Non ci volle molto che anche BSA chiuse definitivamente i battenti e Garside and&ograve; a bussare alle porte di Norton. Accolto, finalmente gli venne permesso di concludere la moto. Ora di Norton F1 in giro ce ne sono poche e i prezzi delle aste hanno valori a cinque zeri. Sar&agrave; pur stata una meteora, ma rimane una delle pi&ugrave; affascinanti due ruote del secolo scorso. Moto semicarenate, storia breve ma intensa       

Tra gli anni '80 e '90 fu un piccolo terremoto tra le sportive con un progetto unico, dotato di motore a doppio rotore Wankel. Fu una moto esclusivissima ma nonostante il successo mise l'azienda sul lastrico&nbsp;

Norton F1: la supersportiva bella e dannata

La F1 fu il progetto di rinascita di Norton a cavallo fra anni &#39;80 e &#39;90, ma le enormi spese di sviluppo e la costruzione artigianale non hanno permesso di farla diventare una moto di grande serie. Aveva un motore birotore Wankel che la rese una delle pi&ugrave; particolari sportive del secolo scorso

Norton F1: gioiello racing a pistoni rotativi FOTO

L&rsquo;ultimo modello creato da Ducati prima di essere acquistata dalla Cagiva nel 1985, la 750 F1, &egrave; all&rsquo;asta fino al prossimo 13 gennaio 2020. Ad offrirlo il sito web &lsquo;Bring a Trailer&rsquo;, specializzato nella vendita di auto e moto vintage.    FACCIAMO SUBITO CHIAREZZA: l&rsquo;esemplare in questione &egrave; stato costruito nel 1987, quindi due anni dopo l&rsquo;assorbimento della Casa di Borgo Panigale nell&rsquo;universo Cagiva, ma la prima moto della gamma &egrave; datata 1985, data dell&rsquo;accordo.  ALIMENTAZIONE - &Egrave; spinta da un motore V-Twin (o L-Twin come sono consociuti i due cilindri a V di 90&deg; di Ducati) da 750cc con distribuzione Desmo e progettato dal noto ingegnere Fabio Taglioni. Moto di stampo chiaramente sportivo, il prototipo aveva gi&agrave; cominciato a correre in pista nel 1983 nelle gare endurance.  CONDIZIONI E PREZZO - L&rsquo;esemplare offerto da &lsquo;Bring a Trailer&rsquo; si trova attualmente a Washington, dopo essersi trasferito l&igrave; dieci anni fa dalla California. Non presenta l&rsquo;usura del tempo, in quanto l&rsquo;attuale proprietario l&rsquo;ha sempre tenuta in ottime condizioni, portandola spesso e volentieri anche a fare un giro.  La batteria &egrave; nuova, le gomme hanno misure 16&rdquo; all&rsquo;anteriore e 18&rdquo; al posteriore e il contachilometri &egrave; fermo a quota 23.500 km. Non &egrave; dato sapere se sono stati effettuati altri interventi di manutenzione.  Al momento il prezzo si aggira sui 4000 dollari. La cifra necessaria per compiere un nostalgico giro nel passato. Se state facendo un pensierino... 

E&#39; l&rsquo;ultimo modello costruito da Borgo Panigale prima dell&#39;approdo di Ducati in Cagiva. E&#39; spinta da un L-Twin firmato dal mitico ing. Fabio Taglioni

Una Ducati 750 F1 del 1987 all&rsquo;asta

Si tratta dell'ultimo esemplare costruito prima che la Casa di Borgo Panigale venisse acquistata nel 1985 da Cagiva. Sportiva pura, monta un L-Twin da 750cc firmato Fabio Taglioni. Le condizioni sembrano essere ottime

Ducati 750 F1 all'asta: foto

        Cosa &egrave; pi&ugrave; veloce, una vettura da Formula 1 o una moto da corsa? E ancora, l&rsquo;eventuale risultato da cosa dipenderebbe, dal modello di macchina o moto oppure dai piloti alla guida? Probabilmente non ci sar&agrave; mai una risposta certa, fatto sta che assistere a sfide del genere non pu&ograve; che essere eccitante.&nbsp; A FAR DIVERTIRE gli appassionati ci ha pensato Lewis Hamilton, pilota Mercedes cinque volte campione del mondo F1. In rete &egrave; iniziato infatti a circolare con insistenza un video risalente al 2017 in cui il talentuoso pilota britannico, in sella a una Mercedes AMG Petronas F1, sfida una moto Yamaha R1 Superbike. La cornice &egrave; quella del Festival della Velocit&agrave; che si svolge nelle isole Barbados. Gli appassionati delle due e delle quattro ruote si sono assiepate sugli spalti, pronti ad immortalare con smartphone e videocamere le mosse dei loro beniamini. Hamilton &egrave; sceso in pista con la sua Mercedes deliziando il pubblico con accelerazioni e derapate spettacolari. L&rsquo;adrenalina era gi&agrave; a mille quando &egrave; arrivato il momento di confrontarsi con la Yamaha. Non si sa chi fosse il pilota della R1, comunque un guidatore professionista, che ha dato del filo da torcere alla Mercedes. I due si sono infatti alternati al comando della gara: lo scopo, chiaramente, non era vedere chi potesse vincere, quanto semmai di intrattenere il pubblico.&nbsp; &nbsp;  UN OBIETTIVO raggiunto in pieno. La sensazione tuttavia &egrave; che l&rsquo;auto da F1 rimanga imbattibile, un po&rsquo; per le caratteristiche stesse della macchina rispetto alla moto, un po&rsquo; per la bravura dei piloti. Insomma, Hamilton ha trionfato. Ma provate a immaginare cosa potrebbe essere una sfida tra lui e Valentino Rossi.&nbsp;&nbsp;       

In rete spopola un video in cui il campione del mondo Mercedes affronta in pista una Yamaha R1. E il dibattito si accende: &egrave; pi&ugrave; veloce una veicolo a quattro o a due ruote?

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Red Bull racing F1 il primo monopattino elettrico del Toro

Battuta all'asta una Norton F1 anni '90

Norton F1: la supersportiva bella e dannata

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Una Ducati 750 F1 del 1987 all’asta

Ducati 750 F1 all'asta: foto

Formula 1 e Superbike: la sfida di Hamilton