Prova CFMOTO 450MT: l'adventure entry level convince!  Stile tipico delle grosse all-terrain, motore bicilindrico frontemarcia da 449cc, uguale alla 450SR e alla 450NK, e telaio realizzato in acciaio di alta qualità, lo stesso della KTM 790 Adventure. Tutto questo ad un prezzo molto competitivo.  L'abbiamo provata a El Nido, nelle Filippine, sia su asfalto che in off-road con uno sfondo tra i più suggestivi del mondo.  Buona Visione!

Prova CFMOTO 450MT: l'adventure entry level convince!

Chiamiamole enduro stradali entry-level o piccole tuttofare, le protagoniste di questa Guida alla scelta sono moto versatili dalle spiccate doti fuoristradistiche e poco impegnative nell&#39;acquisto, nell&#39;uso e nella guida. La loro facilit&agrave; &egrave; l&#39;arma vincente per affrontare qualsiasi sfida col sorriso. Si inseriscono cos&igrave; in quel territorio di mezzo tra le pi&ugrave; stradali crossover e le pi&ugrave; tassellate enduro specialistiche e sono una nicchia di mercato che negli ultimi tempi &egrave; stata riscoperta. Le &quot;endurine tuttofare&quot; monocilindriche da 250 - 400 cc erano quasi sparite dai radar ma negli ultimi tempi, grazie a due diversi fattori come vedremo, sono tornate a interessare anche il motociclista italiano.  &nbsp;    Avventuriere alla mano  Ci riferiamo oggi ad un manipolo di modelli pensati in origine pi&ugrave; per altri mercati - dove in effetti vengono prodotti - che vengono riscoperti, come anticipavamo, per due tendenze in atto: la prima &egrave; la voglia di avventura e polvere che come sappiamo da qualche anno ci sta investendo, la seconda &egrave; un mercato che si sta allargando &quot;verso il basso&quot;. Vuoi per un potere d&#39;acquisto che si sta riducendo, vuoi perch&eacute; si desidera una guida pi&ugrave; naturale, disinvolta, senza l&#39;ansia di troppi cavalli o troppi chili, c&#39;&egrave; una riscoperta di moto semplici adatte a viaggiare in ogni condizione e che ora si attesta - con poche eccezioni come vedremo - in un budget di spesa tra i 4 e i 6 mila euro.  Le enduro stradali entry-level si rivelano un&#39;ottima scelta sia per infilarsi tra i boschi sia come alternativa allo scooter nel commuting sia, con lo spirito giusto, per affrontare un viaggio magari in solitaria. Sono moto abbastanza elementari e proprio per questo robuste e si dividono in buona sostanza tra quelle con ruota anteriore da 21&quot; e quindi pi&ugrave; propriamente off road, e quelle che mantengono un pi&ugrave; stradale 19&quot;.  Abbiamo selezionato per voi 6 tra i modelli che riteniamo pi&ugrave; rappresentativi di questa categoria per studiarli assieme uno ad uno. Iniziamo proprio da quelli con ruota da 21.  &nbsp;  Siete pronti? Andiamo!  &nbsp;  Honda CRF 300 L e CRF 300 Rally    La Honda CRF 300 L &egrave; con buona probabilit&agrave; la proposta che meglio rappresenta questa nicchia di mercato ed &egrave; quella pi&ugrave; enduristica di tutte. Ruota a raggi da 21&quot; all&#39;anteriore e da 18&quot; al posteriore con pneumatici a camera d&#39;aria 80/100 e 120/80 &egrave; una vera e propria enduro ma non &egrave; da considerarsi una specialistica rispetto alle quali &egrave; pi&ugrave; comoda e docile, ha sospensioni meno raffinate ma non per questo inefficaci. Si presta dunque molto volentieri ai raid ed &egrave; un eccellente compromesso per chi vuole arrivare praticamente ovunque. Honda propone la stessa meccanica di 286 cc e 27,3 CV e la stessa ciclistica in due diversi allestimenti: oltre alla 300 L c&#39;&egrave; infatti anche la 300 Rally. Si differenziano per le sovrastrutture nella parte anteriore. La Rally monta infatti un serbatoio da 12 litri anzich&eacute; 7,8 ed ha un cupolino con parabrezza che rende merito al suo nome facendola apparire una piccola dakariana assetata di deserto. Questo porta l&#39;ago della bilancia dai 148 kg della standard a 153 kg: in ogni caso un ottimo risultato per una moto stradale e non da gara. Anche l&#39;altezza sella &egrave; leggermente diversa: 880 mm per la standard e 5 mm in pi&ugrave; per la Rally. Al momento in cui scriviamo i prezzi sono di 5.590 euro per la prima e di 6.810 euro per la seconda. Il motore, dicevamo, &egrave; un monocilindrico raffreddato a liquido caratterizzato da un&#39;erogazione fluida e piacevole ed una buona coppia di 26,6 Nm a 6500 giri. Non &egrave; un&#39;enduro che ti strappa le braccia nelle accelerazioni, di quelle da domare, ma non batte ciglio nemmeno sulle rampe pi&ugrave; impervie ed ha consumi eccellenti. Ha sei marce, la qualit&agrave; complessiva &egrave; molto buona e l&#39;affidabilit&agrave; &egrave; al top.  A chi le consigliamo?  In generale queste sono moto che piacciono a due tipi di motociclisti solo apparentemente agli antipodi: chi inizia e chi &egrave; gi&agrave; molto esperto. Se avete le sterrate che partono da casa e le vostre uscite iniziano da subito con la ghiaia senza necessit&agrave; di trasferimenti, allora la 300 L fa al caso vostro. Con i 1.200 euro risparmiati rispetto alla Rally potete dotarla di utili accessori e anche di una piccola tanica per il rabbocco di emergenza che - comunque - non si render&agrave; particolarmente necessario. Se invece prevedete di fare qualche trasferimento in pi&ugrave;, vi piacciono i lunghi raid e magari volete sterrare per giorni e giorni ecco che la Rally pu&ograve; risultare la scelta migliore.  &nbsp;  Voge Rally 300    Il marchio Voge si sta piano piano creando la propria reputazione. Si tratta di una produzione cinese di buon livello importata e distribuita in Italia da Gruppo Padana Sviluppo. I prezzi sono molto accattivanti cos&igrave; come il design e anche questa Rally 300 non fa eccezione. Si tratta di un modello inedito che nel momento in cui scriviamo non &egrave; ancora arrivato nelle concessionarie ma che &egrave; atteso a brevissimo. Snella e abbastanza leggera (160 kg) &egrave; spinta da un monocilindrico quattro tempi a liquido da 292,4 cc accreditato di 29 CV a 8500 giri e 25 Nm a 7000 giri. Si preannuncia quindi abbastanza pastoso e con la potenza giusta per questo segmento. Le ruote sono come da &quot;disciplinare&quot; a raggi da 21&quot; davanti e da 18&quot; dietro e montano pneumatici con camera d&#39;aria e battistrada tassellato di tipo stradale. Il serbatoio ha una capacit&agrave; di 12,5 litri e il cambio a sei marce. Si candida in pratica a rivale pi&ugrave; economica proprio della Honda 300 Rally rispetto alla quale offre un risparmio non indifferente. Viene proposta da Voge a 4.190 euro.  A chi la consigliamo?  Come detto per le Honda CRF 300, anche questa Rally 300 di Voge piace sia a chi inizia sia a chi &egrave; esperto e vuole magari una seconda moto per le uscite in fuoristrada. A questi aggiungiamo, ovviamente, il pubblico femminile attratto dal peso contenuto e da un&#39;altezza sella non proibitiva (850 mm). La presenza di un bel windscreen fa pensare possa essere adatta anche ai trasferimenti e quindi vale quanto detto per la rivale Honda: &egrave; una moto con cui prendere, sacca legata dietro e partire per l&#39;avventura senza preoccuparsi di nulla se non di evitare le autostrade.  &nbsp;  Royal Enfield Himalayan    Parliamo spesso della Himalayan di Royal Enfield ed in effetti le sue caratteristiche tecniche ed estetiche le consentono di ritrovarcela tra i piedi mentre stiliamo diverse guide alla scelta, specie quando il budget &egrave; contenuto. Ad esempio l&#39;abbiamo citata in quella riservata alle moto classiche valide sotto i cinque mila euro. A dire il vero, con gli aggiornamenti di listino pi&ugrave; recenti, la Himalayan supera quello sbarramento anche se di poco e di listino costa 5.200 euro. Come i modelli che l&#39;hanno preceduta in questo compendio, anche l&#39;enduro indiana ha ruota anteriore da 21&quot; ma &egrave; da 17&quot; quella posteriore e l&#39;effetto ottico fa apparire quella davanti ancora pi&ugrave; grande, ma cos&igrave; ovviamente non &egrave;. Sono entrambe a raggi e ospitano pneumatici con camera d&#39;aria e dal tassello poco pronunciato. Rispetto alle Honda e alla Voge, la Himalayan non ha solo un aspetto molto pi&ugrave; classico, ha anche scelte tecniche in linea con questo spirito. Il monocilindrico da 411 cc &egrave; raffreddato ad aria, ha una corsa lunga e quindi spinge ai bassi giri. La potenza &egrave; di 24,3 CV a 6500 giri e la coppia &egrave; di ben 32 Nm a soli 4250 giri. Questo si traduce in una guida che richiede poco l&#39;utilizzo della manetta del gas. Basta poco perch&eacute; il mono spinga la Himalayan ai 70-80 orari, la velocit&agrave; di crociera che predilige. Spremendolo oltre si arriva ai 130 orari ma non &egrave; il terreno d&#39;elezione di questa fuoristrada gi&agrave; molto amata anche da chi cerca il compromesso tra tassello e sella bassa. La seduta &egrave; a 800 mm da terra e risulta davvero molto comoda, come tutta la posizione di guida votata pi&ugrave; al viaggio che alla performance in off road. Piacevole nell&#39;estetica e con una strumentazione completa, dal 2020 &egrave; dotata anche di ABS disinseribile e rispetto alle concorrenti precedenti ha nel peso di 190 kg e nei soli 5 rapporti del cambio i sui unici punti deboli.  A chi la consigliamo?  Facile da caricare come un mulo alpino, la Himalayan &egrave; la moto ideale per chi vuole viaggiare senza fretta. Comoda, pratica, originale e anche sfiziosa unisce il fascino del tassello con quello della moto classica. Prodotta in India ha una qualit&agrave; complessiva discreta e l&#39;affidabilit&agrave; &egrave; lontana anni luce da quella delle Royal Enfield del tempo che fu. Se cercate una moto robusta per iniziare o tornare a viaggiare, dotata di personalit&agrave;, oppure una seconda moto per le avventure pi&ugrave; toste con un prezzo d&#39;acquisto abbordabile, la Himalayan &egrave; ci&ograve; che fa per voi.  &nbsp;  BMW G 310 GS    Passiamo alle enduro stradali entry-level con ruota da 19&quot; grazie all&#39;interpretazione bavarese sul tema: la G 310 GS di BMW. Le linee ricordano la sorella maggiore, ma le dimensioni sono molto pi&ugrave; contenute e l&#39;attitudine &egrave; pi&ugrave; stradale che off. I cerchi sono infatti in lega e tubeless e l&#39;impostazione stessa di guida &egrave; pi&ugrave; pensata per il turismo. Il peso &egrave; di 175 kg che non &egrave; affatto male considerando comunque che, come detto, non si tratta n&eacute; di un&#39;enduro n&eacute; di una moto minuscola. La sella &egrave; abbastanza bassa, 835 mm, e la posizione di guida comoda. A spingerla ci pensa un monocilindrico quattro tempi raffreddato a liquido da 313 cc per il quale vengono dichiarati 34 CV a 9250 giri e 28 Nm a 7500 giri. Si tratta della stessa unit&agrave; che anima anche la naked G 310 R con la quale condivide buona parte anche della ciclistica. Il cambio &egrave; a sei marce e il serbatoio &egrave; da 11,5 litri il che, unito ai consumi ridotti, consente lunghe percorrenze senza soste. Si tratta di una moto facile e divertente con un livello costruttivo molto buono bench&eacute; si tratti della prima BMW a non essere costruita in Europa ma dalla indiana TVS. Pensata soprattutto per conquistare proprio i mercati asiatici, ha ricevuto un&#39;ottima accoglienza anche qui da noi proprio perch&eacute; &egrave; un prodotto molto interessante, piacevole da guidare e che rispetto alle precedenti concorrenti offre maggior comfort anche nei trasferimenti autostradali. Le sospensioni non sono al top, ma nell&#39;insieme &egrave; un ottimo compromesso.  A chi la consigliamo?  La consigliamo a chi, bench&eacute; vittima del fascino BMW, non vuole svenarsi e vuole una moto facile con la quale pensare unicamente a divertirsi senza patemi di sorta. La G 310 GS va bene e si usa gran bene in ogni situazione. Ha un approccio pi&ugrave; turistico sia rispetto alla sorella naked sia rispetto alle concorrenti viste in precedenza, ha tutto ci&ograve; che serve, si pu&ograve; accessoriare e consente di entrare nel mondo BMW con un biglietto d&#39;ingresso abbordabile: 6.350 euro.  &nbsp;  KTM 390 Adventure    L&#39;antagonista austriaca della BMW G 310 GS si chiama 390 Adventure. Anche in questo caso la moto &egrave; realizzata in India da Bajaj che detiene il 48% di KTM. Non &egrave; un caso perch&eacute; come detto per la BMW si tratta di una fascia particolarmente apprezzata da quelle parti. La qualit&agrave; costruttiva &egrave; molto buona e la dotazione notevole, tant&#39;&egrave; che non si tratta per nulla di un prodotto low cost, anzi! Il listino dice 7.350 euro ed &egrave; dunque la pi&ugrave; costosa di questa selezione. La 390 &egrave; una Adventure KTM vera e propria con un motore brillante, una ciclistica reattiva, ma dimensioni e peso contenuti (158 kg). Il monocilindrico &egrave; raffreddato a liquido e spinge con 44 CV a 9000 giri e 37 Nm a 7000 giri, risulta perci&ograve; pi&ugrave; che sufficiente per qualsiasi destinazione. Chiaramente rispetto alle maggiori cilindrate si soffre di pi&ugrave; nei trasferimenti dove si manterr&agrave; una media un po&#39; inferiore. Anche la protezione aerodinamica non &egrave; il massimo. Ma appena la strada inizia a inerpicarsi, cominciano le curve pi&ugrave; strette e magari c&#39;&egrave; lo sterrato, ecco che la 390 va via spedita, disinvolta e richiede uno sforzo decisamente inferiore alle big adventure.  A chi la consigliamo?  La ruota anteriore da 19&quot;, per di pi&ugrave; con cerchi a razze, ci fa capire gi&agrave; da sola come la proposta di KTM sia pi&ugrave; votata al viaggio avventura e in effetti la 390 Adventure a tutto ci&ograve; si possa desiderare da una viaggiatrice: un comfort discreto e una dotazione completa con tanto di schermo a colori e presa usb. Per chi vuole iniziare a viaggiare davvero e farlo evitando le rotte principali, &egrave; la scelta pi&ugrave; dotata. Chi &egrave; pi&ugrave; esperto potrebbe scoprire con lei come scendere di peso possa essere allettante quasi pi&ugrave; che crescere di potenza. &nbsp;  Leggi anche:  - Guida alla scelta: le moto 2022 per chi vuole la sella bassa  - Guida alla scelta: 6 moto classiche valide sotto i 5 mila euro 

<p>Prima moto o alternativa pi&ugrave; leggera per quando si vuole andare per strade bianche, le pi&ugrave; piccole tra le tassellate da turismo offrono molteplici possibilit&agrave;</p> 

Guida alla scelta: le enduro stradali entry-level

La Borile Multiuso 125: un mezzo ideale per iniziare a sbirciare nel magico mondo delle motociclette Divertente, agile, economica e pratica... Borile descrive cos&igrave; la Multiuso 125. Una moto adatta ad accompagnare i "primi passi" dei nuovi bikers: ragazze che vogliono distinguersi, pi&ugrave; o meno giovani alle prime armi ma&nbsp;anche motociclisti d'esperienza&nbsp;desiderosi della serenit&agrave; di una piccola cilindrata.  Insomma la Multiuso si propone come una moto entry-level capace di soddisfare la voglia di due ruote senza troppo impegno. Una compagna molto easy, perfetta per gli spostamenti cittadini con stile senza dover rinunciare a qualche giretto, magari offroad!  Il monociclindrico 4 tempi raffreddato ad aria &egrave; semplice,&nbsp;affidabile e parco nei consumi.  Grazie anche alla predisposizione per i portapacchi anteriore e laterali, la Multiuso 125 sa rivelarsi una moto comoda nella quotidianit&agrave;.  Quanto costa? Borile Motociclette (qui il link al sito) propone la piccola Multiuso a 3.750 Euro nelle colorazioni military green, desert sand e stealth black.  Giulia Cassinelli  [gallery ids="22915,22916,22917"]

La Borile Multiuso 125 &egrave; piccola, agile e divertente. Un mezzo pensato per chi si approccia al mondo delle moto 

Borile Multiuso 125: e tutto diventa "easy"

Con ECO Line, FG Gubellini si rivolge ora al grande pubblico, dopo aver maturato infiniti estimatori tra i cordoli e tra i motociclisti viaggiatori di tutto il mondo. FG Gubellini ha progettato una linea economica di ammortizzatori che, garantendo l'eccellenza cui il costruttore italiano ci ha abituato, permettono&nbsp;di incrementare sensibilmente la sicurezza della propria moto. Si tratta di unit&agrave; che consentono&nbsp;esclusivamente la regolazione del precarico e del freno idraulico: un prodotto "entry level" di buona qualit&agrave; pensato per chi vuole risparmiare senza rinunciare a dotazioni di livello.  &ldquo;Pochi, tra i tanti appassionati &ndash; spiega Franco Gubellini, proprietario e fondatore dell&rsquo;azienda - sanno regolare gli ammortizzatori in modo ottimale. Tra le regolazioni disponibili, laddove vengano montate sospensioni pluriregolabili, &egrave; raro che per un uso stradale il pilota senta la necessit&agrave; di variare la misura di interasse dell&rsquo;ammortizzatore. Di solito i nostri clienti scelgono, prima di montare il pezzo, di mantenere la stessa misura dell&rsquo;originale. Una gamma &nbsp;dedicata alla manutenzione, per ovviare ad una mancanza di offerta sul nuovo (si trovano pi&ugrave; che altro officine che "rigenerano" quelli scarichi) di un equipaggiamento soggetto a usura, pi&ugrave; che per esigenze specialistiche. Gubellini pensa alle moto "quotidiane".  La gamma&nbsp;ECO Line pu&ograve; essere montata su tutti i modelli di motocicletta per i quali era gi&agrave; disponibile l&rsquo;ammortizzatore modello FQE/EQF, e per tutte le motociclette del settore turismo, naked,&nbsp;enduro&nbsp;o&nbsp;enduro stradale.  Giulia Cassinelli   

FG Gubellini Eco Line &egrave; la gamma di ammortizzatori pensata per le moto "quotidiane"

FG Gubellini: arriva la linea economica di ammortizzatori

"Piccola" Tentatrice E' lei, la &ldquo;piccola&rdquo; KTM 1050 a completare la gamma Adventure: una ciliegina che non &egrave; in cima alla torta, ma dentro, il sapore ultimo, quello che lascia il palato piacevolmente stuzzicato e lo stomaco soddisfatto.  &ldquo;Entry level&rdquo; un cavolo...&nbsp;La Adventure 1050 &egrave; una scelta di testa: i cavalli che servono (95, ed &egrave; anche il limite massimo per poterla avere depotenziata) e l'elettronica di cui non si pu&ograve; pi&ugrave; fare a meno. Quindi ABS (disinseribile), controllo di trazione, Riding Mode.  Il tutto &egrave; condito da una ciclistica senza fronzoli, non gestita elettronicamente e capace di infondere sicurezza in ogni condizione di guida.  Anche in questo caso la parola d'ordine &egrave; &ldquo;equilibrio&rdquo;. Il bicilindrico ha una &ldquo;schiena&rdquo; stupefacente che permette di danzare fra le curve con una facilit&agrave; e una morbidezza inaspettate.  Si viaggia coccolati: il poco peso (212 kg senza carburante) e l'ottima ergonomia garantiscono un ottimo controllo che non viene meno neanche quando il ritmo si fa incalzante; la ciclistica risponde pronta, il bicilindrico anche.  L'impostazione &egrave; quasi stradale, con tutti i benefici che questo comporta: una sella vicina al suolo, un set up delle sospensioni non flaccido e una maneggevolezza che diventa impressionante sui tornati pi&ugrave; stretti e in tutti quelli situazioni in cui si deve &ldquo;danzare&rdquo;, ancor prima di guidare.  KTM ha centrato un altro obbiettivo e ora la gamma &ldquo;Adventure&rdquo; &egrave; davvero completa. Per cilindrata e prezzo, 13.150 Euro, la 1050 &egrave; solo il modo pi&ugrave; semplice per entrare in questo mondo, ma non il meno divertente.  Vi spiegheremo tutto con calma il 25 Febbraio, con il prossimo numero di InMoto.  Federico Garbin  

Ecco come va la KTM 1050, la nuova "piccola" della gamma Adventure

KTM 1050 Adventure: l'abbiamo provata

Il marchio Beta presenta quest'anno la Cross Trainer 300.  La moto, "per gli amici" Xtrainer, vuole essere una proposta facile e sfruttabile adatta a chi si avvicina al mondo dell'enduro e il giusto compromesso anche per&nbsp;chi, gi&agrave; esperto, vuole divertirsi senza troppi pensieri e complicazioni e magari affinare le proprie capacit&agrave;.  Un mezzo semplice e di ingombri ridotti che offre le "giuste" prestazioni senza mai esagerare: peso contenuto, compattezza, limitata altezza da terra ed erogazione regolare sono i requisiti fondamentali per una moto "easy to use".  Per l'occasione i tecnici Beta hanno svillupato un nuovo telaio perimetrale stabile e leggero, accoppiandolo a forcelle&nbsp;&oslash; 43 e a un monoammortizzatore dedicato.  Il propulsore, derivato da quello del&nbsp;300RR, &egrave; docile e lineare ma molto reattivo.  Al tutto&nbsp;Beta ha pensato di aggiungere un pratico miscelatore elettronico, capace di dosare l'olio in funzione di giri e carico del motore: pi&ugrave; comodo di cos&igrave;...  Insomma la&nbsp;Xtrainer pensa proprio a tutto&nbsp;cercando a soddisfare gli appassionati dell'enduro e di far amare questo&nbsp;sport anche a chi ancora appassionato non &egrave;.  Prezzi e uscita sono ancora in via di definizione, ma noi aspettiamo, impazienti e sicuri che a breve arriveranno altre news su questa interessante novit&agrave;.  [gallery ids="14279,14281,14278,14283,14280,14282"]  &nbsp;Giulia Cassinelli

Beta propone un'enduro versatile e sfruttabile, dedicata a chi si approccia al mondo off-road

6 risultati per 'entry-level'

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Xtrainer 300, facile e divertente