        Norton, grazie a TVS, &egrave; tornata alla ribalta nel 2020 e, attraverso un investimento da parte dell'azienda indiana, &egrave; riuscita a rilanciare uno dei suoi modelli pi&ugrave; iconici, la Commando. La moto del 2023, la Commando 961, &egrave; stata molto apprezzata soprattutto per il suo design, decisamente muscoloso, che si fonde con un look classico dandole estremo fascino. Nonostante non sia disponibile per il mercato italiano (in realt&agrave; &egrave; solo per quello inglese), c'&egrave; la possibilit&agrave; per chi non pu&ograve; acquistarla di poterla almeno vedere. L'occasione &egrave; il Nortonrider Roadshow 2023 che si svolger&agrave; in alcune localit&agrave; d'Inghilterra. Le tappe  Il Nortonrider Roadshow visiter&agrave; cinque localit&agrave; in questo mese di agosto. La prima &egrave; nella sede Norton di propriet&agrave; TVS a Solihull, ed &egrave; attualmente in corso. Iniziata ieri, si concluder&agrave; oggi 17 agosto. Sabato 19, il Roadshow andr&agrave; verso P&amp;H Motorcycles, una concessionaria multimarca che vende motociclette nuove e usate a Crawley. Il mercoled&igrave; successivo, quindi il 23 agosto, i test ride continueranno a Bristol, presso Williams Automobiles, seguiti da Judd Racing a Nottingham sabato 26 agosto. I test ride di agosto si concluderanno il 31, presso Thor Motorcycles a Bodmin. Per chiunque non conosca le caratteristiche della Commando 961, &egrave; una moto dallo stile retr&ograve;, offerta in due varianti: Sport e Cafe Racer. Monta un bicilindrico parallelo da 961 cc raffreddato ad aria e olio con valvole pushrod, ed eroga 76,8 CV di potenza a 7.250 giri/min. Le sospensioni sono &Ouml;hlins, regolabili, mentre le doppie pinze Brembo sono montate radialmente all'anteriore; una singola pinza Brembo al posteriore consente di arrestare con sicurezza la roadster retr&ograve;, con l'ABS di serie per una maggiore sicurezza. EICMA 2023, BIGLIETTI E SCONTI SUL SITO UFFICIALE       

Dotata di bicilindrico parallelo da 961 cc raffreddato ad aria e olio vanta una potenza 76,8 CV

Norton: al Roadshow Nortonrider 2023 si potrà conoscere la Commando 961

        Se c'&egrave; un modello che gli appassionati di Norton Motorcycle hanno stampato nel cuore &egrave; sicuramente la Commando 961, presentata per la prima volta nel 1967. I numeri che registr&ograve; all'epoca furono strabilianti: 55mila esemplari venduti e tanti premi vinti, sintomo di un successo quasi inaspettato. Oggi l'azienda inglese ha deciso di riproporre la sua Commando ma in versione decisamente pi&agrave; moderna di cui erano gi&agrave; stati svelati i primi dettagli.&nbsp; Dettagli, colori e prezzo  La nuova Commando 961 sar&agrave; prodotta nello stabilimento di Solihull nella contea delle West Midlands in due varianti, la SP (dal costo di 19mila euro) e la CR (19.500 euro). La moto sar&agrave; equipaggiata con un&nbsp;bicilindrico parallelo da 961 cc raffreddato ad aria e olio, che sviluppa 76,8 CV a 7.250 giri/min e 81 Nm a 6.300 giri/min. Il cambio sar&agrave; a cinque marce, con frizione monodisco in bagno d&rsquo;olio. L'impianto frenante sar&agrave; Brembo, con pinze ad attacco radiale all&rsquo;anteriore accoppiate a una pompa radiale.  Il telaio e l'impianto di scarico sono lavorati a mano. La moto verr&agrave; venduta in due colorazioni: Matrix Black e Manx Platinum. Verniciate a mano in due passate, a spiccare saranno il logo, la gessatura Duke Gold Norton e altri particolari dettagli. I cerchi sono in alluminio lucido ma se si sceglie il colore Matrix Black &egrave; possibile averli anche in nero. NORTON: IL RITORNO PASSA ANCHE DALL'ELETTRICO CON IL PROGETTO ZERO EMISSION        

Sia la SP che la CR saranno equipaggiate da un motore di 76,8 CV e sar&agrave; disponibile nelle colorazioniMatrix Black e Manx Platinum

Norton Motorcycle, la Commando ritorna in due inedite versioni

        Norton ha finalmente annunciato l'arrivo sul mercato della nuova Commando 961, primo modello a uscire dalla fabbrica del marchio inglese dopo gli ingenti investimenti operati dal proprietario, l'indiana TVS. Norton Commando 961: le prime informazioni  Il nome Commando &egrave; sinonimo della storia di Norton. Le Commando 750 e 850 originali risalgono agli anni '60 e '70, poi &egrave; stato il turno anche della Commando 916, risalente al periodo in cui a capo del marchio vi era Stuart Garner. Norton ha cos&igrave; recentemente pubblicato la dicitura "New Commando 961" sul proprio sito web ufficiale. La pagina di destinazione &egrave; povera di informazioni e ricca di slogan, tuttavia un paio di descrizioni come "naked e sofisticata" e "l'essenza del lusso moderno" creano una certa attesa per il modello. Sono solo due, le immagini. Una foto della sezione posteriore conferma che verr&agrave; mantenuto il tradizionale cupolino in stile caf&eacute; racer e il fanale posteriore integrato. L'altra foto dall'alto rivela per&ograve; alcuni dettagli in pi&ugrave;, a cominciare dalla classica verniciatura argentata con strisce nere e rosse, fino ai doppi tubi di scarico, passando per la forcella dorata e i doppi serbatoi degli ammortizzatori con ogni probabilit&agrave; targati &Ouml;hlins. NORTON: IL RITORNO PASSA ANCHE DALL'ELETTRICO CON IL PROGETTO ZERO EMISSION Chi &egrave; interessato a ricevere aggiornamenti sulla Commando 961 pu&ograve; registrarsi per ricevere le notifiche via e-mail da Norton.        

Stile caf&eacute; racer per la prossima naked del marchio britannico marchiata 961: ecco i primi dettagli rilasciati sul sito web ufficiale

Norton, il ritorno della Commando: prime immagini e dettagli

        Prosegue la rinascita di Norton Motorcycles: lo storico Marchio britannico ha vissuto un anno nefasto dal quale TVS e il Ceo ad interim John Russell lo stanno pian piano tirando fuori. Ad aprile il salvataggio dal fallimento grazie all&rsquo;acquisto di TVS, oggi il duro lavoro per rimettere in piedi innanzitutto la credibilit&agrave; del nome Norton, e poi anche la produzione di motociclette. COMMANDO 961 L&rsquo;azienda, attraverso le dichiarazioni di Russell, ha comunicato che produrr&agrave; un numero limitato di Commando 961, destinato a tutti quei clienti che avevano prenotato il modello e versato l&rsquo;anticipo prima che la situazione sprofondasse. Le unit&agrave; prenotate saranno le prime ad uscire fuori dal nuovo impianto di produzione costruito appositamente vicino al gi&agrave; esistente sito di Donington Hall. Le moto saranno consegnate ai clienti che le avevano prenotate, una volta che sar&agrave; pagato l&rsquo;eventuale saldo della cifra. Ecco le dichiarazioni del Ceo Russell: "Quando la Norton &egrave; stata acquisita dalla TVS Motor Company, c'era un numero selezionato di appassionati della Norton che aveva prenotato e pagato gli anticipi per la Commando 961. Norton non &egrave; obbligata a soddisfare questi ordini, ma &egrave; pienamente impegnata nei confronti dei suoi clienti e apprezza la loro fiducia pi&ugrave; di ogni altra cosa. Norton costruir&agrave; una quantit&agrave; limitata di moto Commando Classic e le offrir&agrave; a quei clienti che hanno ordinato e pagato per una 961. Questa edizione speciale sar&agrave; costruita dagli esperti di Norton nella sua nuova struttura e sar&agrave; fornita ai clienti una volta che il saldo sar&agrave; stato pagato. Il team della Norton &egrave; un custode rispettoso del marchio Norton e si sente privilegiato a costruire moto cos&igrave; speciali per clienti cos&igrave; fedeli e solidali". Norton, le scrambler Atlas in produzione nel 2021       

Il Ceo ad interim John Russell ha annunciato la produzione di una serie limitata, destinata ai clienti che avevano prenotato la 961 prima del disastro

Norton, Commando Classic subito per soddisfare i vecchi ordini

La Commando PR &egrave; un oggetto sacro, per i pi&ugrave; &egrave; addirittura considerata una moto da conservare in salotto, ma in questo caso il suo proprietario la pensa in maniera diametralmente opposta. Tutto ci&ograve; che passa per le sue mani, infatti, viene inevitabilmente trasformato in versione Racer e, spesso, testato tra i cordoli.&nbsp;  POCO PI&Ugrave; DI 200  Non esistono dati precisi sulla produzione, in quanto la Norton non ha siglato con diciture particolari i telai della PR. Si differenziano dal resto della produzione principalmente per l&rsquo;inclinazione del cannotto spostata a 28&deg; anzich&eacute; a 26&deg;, ma molte voci autorevoli in questo campo concordano nel dichiarare che a fronte di quasi 50.000 Commando che hanno attraversato i cancelli della fabbrica sparpagliandosi per il mondo, le PR sono state solo poco pi&ugrave; di 200, e tutte prodotte tra la fine del 1970 e il 1973.    Il numero esiguo di questa moto che alla fine del 1970 la Norton schier&ograve; in catalogo accanto alla Fastback e alla neonata Roadster, conferma che era stata pensata principalmente per le gare di serie, seppure acquistabile da chiunque, regolarmente immatricolabile e in regola con il Codice della Strada.  MODIFICHE  Se le PR prodotte da Norton furono poche, molte furono comunque le repliche realizzate dagli appassionati. A questo fenomeno contribu&igrave; la stessa Casa madre, fornendo dapprima le parti originali prodotte come ricambi e poi producendone di ulteriori. A stare insieme per 43 anni si finisce con l&rsquo;applicare anche alla moto la massima che vuole che il cane assomigli al suo padrone e viceversa, cos&igrave; il proprietario negli anni ha iniziato a valutare e ad apportare modifiche mirate che hanno interessato sia l&rsquo;estetica che la ciclistica, in modo da rendere la moto pi&ugrave; consona al suo stile di guida. Oltre a usarla spesso su strada, il proprietario non disdegna qualche giro sul circuito di Rijeka quando ne ha occasione, e chi l&rsquo;ha visto girare assicura che &egrave; una gioia sentire il ruggito del bicilindrico tra i cordoli.  PERICOLO GIALLO  La Commando PR nasceva con i semimanubri e uno splendido cupolino che si prolungava all&rsquo;indietro fino a met&agrave; del serbatoio, offrendo una buona protezione aerodinamica al busto e alle braccia del pilota pur lasciando la meccanica piacevolmente in vista. Anche le pedane arretrate erano tra le dotazioni di serie e facevano coppia con gli scarichi inclinati verso l&rsquo;alto, cos&igrave; da non strisciare a terra nelle pieghe pi&ugrave; estreme.    Meno di 180 chili di peso, oltre 200 km/h e una maneggevolezza proverbiale. Questi i dati principali che, unitamente al codino sfuggente che incorporava le tabelle portanumero, a una grinta innata e alla sua sgargiante livrea gialla, fecero s&igrave; che nel giro di breve tempo gli venisse affibbiato il soprannome di &ldquo;Pericolo giallo&rdquo;, contribuendo a consacrarla oggetto di culto tra gli appassionati.  CARATTERISTICHE  Fin dalla sua comparsa la PR &egrave; stata sempre equipaggiata con il freno a disco anteriore. Si trattava di un&rsquo;unit&agrave; prodotta dalla Lockheed, ma &egrave; stata proprio questa la prima modifica operata: la sostituzione del freno anteriore a disco con un prestigioso freno a tamburo Ceriani di 230 mm. Oltre ad essere un pezzo d&rsquo;epoca estremamente valido, il freno a tamburo Ceriani &egrave; anche molto apprezzato esteticamente, ma per il montaggio del nuovo mozzo &egrave; stato necessario sostituire i foderi della forcella con quelli di una Commando Roadster con ancoraggi idonei al freno a tamburo. Poi &egrave; stato il turno del freno posteriore a cartella laterale, sostituito con un mozzo conico opportunamente alleggerito di provenienza Triumph. A questo punto sono state rifatte anche le staffe e i comandi arretrati. Il passo successivo &egrave; stata l&rsquo;eliminazione dei due fianchetti laterali color alluminio, particolare che &ndash; rispetto alla silhouette del mezzo &ndash; &egrave; sempre stato giudicato di dimensioni esagerate dalla maggioranza degli estimatori. Sul lato sinistro, quindi, &egrave; stato realizzato un fianchetto in alluminio che segue l&rsquo;incavo triangolare del telaio, mentre sul lato destro il serbatoio dell&rsquo;olio &ndash; anch&rsquo;esso rifatto in alluminio e con la capacit&agrave; maggiorata di un litro &ndash; &egrave; rimasto in bella vista, coperto solo da un esile paracalore. La moto &egrave; stata alleggerita di tutto il possibile e l&rsquo;intera plancia strumenti &egrave; stata riposta al sicuro in uno scatolone. Sul ponte di comando, assieme alle nuove leve in alluminio, come unico strumento c&rsquo;&egrave; ora un prezioso contagiri di Norton Manx. Anche l&rsquo;intero impianto di scarico &egrave; stato rifatto. I collettori hanno lo stesso disegno degli originali, ma il diametro &egrave; stato maggiorato a 41 mm, mentre gli scarichi a bicono sebbene molto simili ai performanti Dunstall, sono di origine italiana. Il motore respira attraverso due Amal di 32 mm con cornetti corti, l&rsquo;accensione &egrave; rimasta a puntine e praticamente non &egrave; stato alterato nulla neanche internamente, se si esclude l&rsquo;utilizzo di parti nuove proposte dalla stessa Norvil e realizzati con materiali di ottima qualit&agrave;.  PROVA  Noi abbiamo avuto la possibilit&agrave; di provarla in una soleggiata giornata di aprile. La posizione di guida risulta molto allungata (e per la verit&agrave; pi&ugrave; scomoda che sulle moto attuali) come era tradizione sulle sportive di un tempo. Le braccia stanno allungate e le pedane sono decisamente alte. I semimanubri &ldquo;chiusi&rdquo; non migliorano la situazione, d&rsquo;altronde gi&agrave; cos&igrave;, nelle manovre da fermo, il dorso delle mani interferisce con il cupolino. Si parte. Cambio a destra con la prima verso il basso: la frizione &egrave; morbidissima e malleabile e appena si &ldquo;apre&rdquo; un po&rsquo; gli scarichi a bicono fanno sentire la loro voce di estrazione corsaiola. Questa Norton porta sul dorso 46 primavere, ma non ha perso il suo carattere; il motore a corsa lunga offre un ottimo tiro e oltre i 5.000 giri va in estasi.    Dopo averci preso un po&rsquo; di confidenza, la moto si infila in curva splendidamente e risulta anche veloce. Il nuovo freno anteriore svolge egregiamente il proprio lavoro, e anche le sospensioni lavorano discretamente, il freno posteriore, invece, fa quel che pu&ograve;. La casa dichiarava una potenza di 66 cv, ottenuta con nuovi alberi a camme, valvole maggiorate e un rapporto di compressione salito a 10,25:1. Se i dati sulla potenza siano corretti non ci &egrave; dato saperlo, certo &egrave; che il motore si presenta molto elastico nonostante le modifiche atte ad aumentare le prestazioni e arriva al suo limite attorno ai 7.000 giri/min, dove dovrebbe superare i 205 km/h. Noi non abbiamo &ldquo;tirato&rdquo; i &nbsp;7.000, ma il piccolo tachimetro digitale ha superato i 190 km/h in un attimo, e il suo peso contenuto ci conferma che questa Norton &egrave; indubbiamente &ldquo;nata per correre&rdquo;.  Norton, Dominator Street in edizione limitata 

La sigla PR&nbsp;(Production Racer) dichiara esplicitamente l&rsquo;uso a cui la sportiva era destinata. La livrea accesa non faceva passare inosservato questo gioiello del 1970

Norton Commando PR, il Pericolo Giallo

Quella che avete sotto gli occhi &egrave; una special &nbsp;dal carattere bellicoso che incarna in modo efficace la moto sportiva anni &#39;70 nella pi&ugrave; pura declinazione british. Non una Cafe Racer vestita di alluminio, ma di una vera moto concepita per girare tra i cordoli di Truxton, il conosciuto circuito inglese con tutte le curve a sinistra, per questo la Commando &ldquo;marchiata John Player Norton&rdquo; ha entrambi gli scarichi dislocati sulla destra. Il motore, solo leggermente ritoccato, &egrave; stato accuratamente bilanciato e messo a punto con cura certosina. Si tratta di un bicilindrico frontemarcia con i cilindri in ghisa fusi in blocco e inclinati in avanti di 20&deg;. La distribuzione &egrave; ad aste e bilancieri con l&rsquo;albero a camme nella parte anteriore del basamento. Le bielle sono posizionate per un ordine di scoppio a 360&deg; e la configurazione del motore &egrave; a corsa lunga (73 x 89 x 2) con una cilindrata effettiva di 745 cm&sup3;. Oltre agli scarichi Dunstall, dal rombo inimitabile, monta dei cornetti liberi sui carburatori Amal da 30 mm e un&rsquo;accensione elettronica Boyer-Bransden. Il cambio &egrave; separato, a quattro velocit&agrave;, con il comando sulla destra, la trasmissione primaria &egrave; a catena Triplex e la frizione a disco elastico &egrave; in bagno d&rsquo;olio. Il telaio &egrave; quello standard del Norton Commando, in tubi con doppia culla chiusa, quindi dotato del sistema Isolastic che non trasmette le vibrazioni del motore al pilota.&nbsp;    MEZZI MANUBRI INCLINATI - Pochi i ritocchi: si nota una diversa dislocazione delle bobine d&rsquo;accensione per consentire il montaggio di un serbatoio dell&rsquo;olio di dimensioni maggiorate e una stampella laterale al posto del cavalletto centrale, ma soprattutto due vistose piastre in alluminio atte a riposizionare i comandi in posizione arretrata e rialzata, con quella sul lato destro che fa anche da supporto all&rsquo;impianto di scarico. La ciclistica prevede la forcella anteriore teleidraulica gi&agrave; presente anche sul Commando PR destinato alle gare di serie, con pinza freno a doppio pistoncino contrapposto marchiata AP Racing, che serve l&rsquo;unico freno a disco, montata anteriormente al fodero sul lato destro. Il freno sviluppato in collaborazione tra Norton e Lockeed prevede un accoppiamento a dentatura che nelle intenzioni dei costruttori dovrebbe consentire un minimo spostamento assiale a favore di un autocentramento ( in pratica una prima versione di disco flottante). Il ponte di comando conta su due mezzi manubri fortemente inclinati e montati in posizione lievemente abbassata, con i due strumenti originali che segnalano giri e velocit&agrave; montati bene in vista. Pi&ugrave; in basso, sotto la piastra inferiore, &egrave; stato montato un ammortizzatore di sterzo, molto utile per irrigidire l&rsquo;avantreno.&nbsp;    CERCHI A NERVATURA ALTA - La sospensione posteriore &egrave; affidata a due ammortizzatori regolabili della Ikon, mentre il freno posteriore a tamburo &egrave; a cartella laterale, con delle feritoie di raffreddamento e comandato dal pedale sulla destra mediante cavo d&rsquo;acciaio. I pneumatici sono i classici Dunlop Roadmaster TT nella misura 4.10 &ndash; 19, sia davanti che dietro, montato su dei bellissimi cerchi in alluminio a nervatura alta. Le sovrastrutture sono tutte in vetroresina, con il cupolino e il gruppo sella codino che si rif&agrave; alle forme del Commando PR. Simile anche il parafango anteriore, diverso quello posteriore &nbsp;che sul PR &egrave; in metallo.&nbsp; Diverso il discorso perle fattezze del serbatoio di dimensioni maggiorate, il disegno &egrave; stato sviluppato in funzione di una maggiore autonomia, necessaria nelle gare in circuito. Concludiamo segnalando il ridotto impatto frontale della moto ed il peso contenuto ben al di sotto dei 180 kg a secco.  &nbsp; 

Il celebrato circuito inglese di Truxton ha tutte le curve a sinistra e questa moto, originariamente pensata per combattere su quel circuito, non poteva che avere entrambi gli scarichi a destra

7 risultati per 'commando'

Norton: al Roadshow Nortonrider 2023 si potrà conoscere la Commando 961

Norton Motorcycle, la Commando ritorna in due inedite versioni

Norton, il ritorno della Commando: prime immagini e dettagli

Norton, Commando Classic subito per soddisfare i vecchi ordini

Norton Commando PR, il Pericolo Giallo

Norton Commando “JPN” by Motocicli Speciali: nata per Truxton

Norton Commando “JPN” by Motocicli Speciali: foto