        La nona edizione di Motodays, che si &egrave; svolta dal 9 al 12 marzo in Fiera Roma, ha costituito anche l&rsquo;occasione per approfondire molti aspetti della sicurezza stradale, in particolare in collaborazione con la Polizia di Roma Capitale, che ha divulgato in anteprima dei dati particolarmente interessanti riguardanti la mobilit&agrave; di Roma durante degli incontri programmati con il pubblico del Salone della Moto e dello Scooter. &ldquo;Su tutto il territorio di Roma Capitale abbiamo assistito, nell&rsquo;ultimo decennio, ad un netto miglioramento del fenomeno dell&rsquo;incidentalit&agrave; stradale rispetto al passato&rdquo;, ha dichiarato la Polizia di Roma Capitale. &ldquo;Le molteplici azioni&nbsp;di controllo hanno inciso in maniera positiva su ogni ambito. Un evidente calo degli incidenti e delle conseguenze lesive diventa una conferma di una tendenza in linea con gli obiettivi fissati dall'Europa e dalle politiche nazionali&rdquo;. &nbsp;I dati parlano di 126 decessi a Roma nel 2016, contro i 161 del 2015 e addirittura i 289 del 2001. Nei primi mesi dell&rsquo;anno sono comunque gi&agrave; 21 le vittime della strada nella Capitale. Raffrontando i dati con l&rsquo;Italia e con l&rsquo;Unione Europea &ndash; dove i dati disponibili si fermano al 2015 &ndash; i morti sulle strade sono stati rispettivamente 3.428 su territorio nazionale e 26.311 nell&rsquo;Unione Europea, con un decremento pari a circa il 50% rispetto al 2001, quando le vittime della strada sono state 7.096 in Italia e 55.001 nell&rsquo;UE. In particolare, a Roma, oltre ai 126 decessi, nel 2016 si sono avuti 207 feriti con prognosi riservata e 14.782 feriti in modo pi&ugrave; lieve, con un trend decisamente negativo rispetto, ad esempio, al 2005, quando si sono annoverati nella sola citt&agrave; di Roma 197 morti, 379 feriti gravi e 25.342 feriti in modo lieve. La serie storica degli ultimi 10 anni mostra una tendenza in calo pur rilevando una media di circa 150 deceduti negli ultimi 3 anni. &ldquo;Nell&rsquo;ultimo decennio, si &egrave; avuto un decremento del 17% del numero di deceduti, del 38% del numero di feriti e infine del 44% del numero delle prognosi riservate. Complessivamente una media di un calo annuo del 4-5% del numero di lesioni pi&ugrave; o meno gravi: un vero cambiamento di rotta&rdquo;, annuncia la Polizia di Roma Capitale. &ldquo;Il peso diverso della gravit&agrave; e la natura dell&rsquo;incidente mostrano come le azioni messe in campo modificano le conseguenze lesive e le dinamiche: &nbsp;il controllo di alcuni comportamenti come la precedenza e la velocit&agrave; hanno ridotto il numero degli urti frontali/laterali dove registriamo le conseguenze lesive maggiori per tutti gli utenti. Per le utenze deboli le azioni messe in campo sono molteplici: aree pedonali, &nbsp;strutture protette e la previsione di pi&ugrave; piste ciclabili e controllate&rdquo;, spiega la Polizia di Roma Capitale. Nel 2017 la maggioranza degli incidenti con feriti &egrave; avvenuta per scontro frontale o laterale (29%), il 17% per tamponamento e il 16% per scontro laterale o veicolo contro ostacolo. Per quanto riguarda il rapporto tra decessi e veicoli coinvolti, 2016 sono stati in 40 a perdere la vita in auto, 37 in&nbsp; moto, 2 su ciclomotori, 6 su velocipedi. Nel 2005 erano stati rispettivamente 54 in auto, 63 in moto, 11 in ciclomotore e 4 sui velocipedi. Fra i feriti, nel 2016 sono stati 6,648 in auto, 5.370 in moto e 424 in ciclomotore, mentre nel 2005 erano stati 11.066 in auto, 8.096 in moto, 3.378 in ciclomotore e 274 su velocipede. &ldquo;Da uno studio approfondito su un campione molto rappresentativo di eventi incidentali si &egrave; potuto mettere in evidenza le conseguenze lesive rispetto all&rsquo;uso del veicolo: il comportamento e il rispetto delle normative negli anni hanno permesso di poter salvare molte vite umane&rdquo;, spiega la Polizia di Roma Capitale. &nbsp;L&rsquo;uso corretto dei sistemi di ritenuta, casco e cinture di sicurezza,&nbsp;&egrave; infatti essenziale perch&eacute; la percentuale delle lesioni aumenta notevolmente tanto da far registrare pi&ugrave; condizioni lesive gravi: aumento delle prognosi riservate e ricoveri. Mettersi al sicuro &egrave; molto facile ed estremamente vitale Infine, sono stati analizzati i dati che mostrano un diverso coinvolgimento degli utenti in termini di conseguenze lesive. In particolare, l&rsquo;eccesso di velocit&agrave; causa il 64% degli incidenti, la distrazione l&rsquo;11,97%, la guida in stato ebbrezza il 4,23%. L&rsquo;indice di mortalit&agrave; maggiore deriva dalla fuoriuscita dalla sede stradale, seguito dall&rsquo;investimento del pedone e dallo scontro frontale. Lo sforzo e l&rsquo;attenzione sulla sicurezza nelle strade cittadine &egrave; molto elevato rispetto alla tipologia di comportamenti, alla concentrazione di alcuni eventi, agli utenti coinvolti e all&rsquo;uso dei veicoli. Il monitoraggio &egrave; costante e attento con ogni mezzo, di studio e contrasto, rispetto alle evoluzioni del fenomeno su tutto la rete del Comune.&nbsp;       

La Polizia di Roma Capitale ha diffuso le statistiche: nell'ultimo decennio sono diminuiti i decessi e i feriti; -44% per gli incidenti gravi.

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