        Fratello di Paolo, indimenticato campione del mondo della 125 nel 1975, Francesco Pileri sta finendo di mettere a punto un progetto che avr&agrave; ricadute anche occupazionali: &nbsp;la produzione della Moto3 elettrica che presuppone infatti la formazione in loco di meccanici professionisti, telemetristi e ingegneri applicati al motor sport. &ldquo;Stiamo sviluppando e completando insieme ad un altro ternano, l&rsquo;ingegner Adelio Francia, il prototipo della nuovo moto, che si chiamer&agrave; &lsquo;Moto 3 Electric Bike&rsquo; e che sar&agrave; presentata ufficialmente ad agosto&rdquo;, spiega Francesco Pileri. &ldquo;Ci sono tre opzioni in campo per definire il mio partner industriale in&nbsp; questo progetto: in pole-position c&rsquo;&egrave; Leandro Scomazzon, il direttore generale della Swm, un marchio milanese molto importante negli anni &rsquo;70, ex&nbsp; direttore generale di Aprilia ai tempi in cui Max Biaggi collezionava trionfi nella classe 250 del Motomondiale. Se andr&agrave; in porto questa opzione, le strutture produttive che saranno impegnate saranno quelle dell&rsquo;ex stabilimento della Husqvarna, a Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese,&nbsp; dove la Swm ha recentemente riavviato la produzione negli ultimi mesi.  &laquo;Ma nelle ultime ore&rdquo;, prosegue Pileri , &ldquo;si sono fatti avanti anche due colossi della economia indiana, anche loro interessate alla realizzazione del progetto. Ad inizio del ciclo si svilupper&agrave; una produzione contenuta, per poi andare sul mercato con una produzione in serie su larga scala, per sfruttare il ritorno in termini di immagine che porteranno le gare che vedranno protagoniste le moto. Ne saranno prodotti inizialmente 50 esemplari che correranno in pista, 25 in Italia ed altrettanti in Spagna, a partire dall&rsquo;anno prossimo, il 2018. Per questo traguardo stiamo trattando con le Federazioni Italiana e Spagnola per iscrivere le &lsquo;Moto 3 Electric Bike&rsquo; a due competizioni parallele, il Campionato Italiano Velocit&agrave;, ed il Campionato Nazionale Spagnolo, dove si contenderanno il titolo nazionale in un trofeo monomarca nel quale si daranno battaglia i giovani piloti emergenti pi&ugrave; promettenti a livello mondiale&rdquo;.       

Una nuova moto da competizione alimentata a batterie si sta progettando a Terni, su un'idea di Francesco Pileri.

Moto3 Electric Bike

La &quot;Mille Miglia delle moto&quot;, che quest&#39;anno &egrave; stata inserita nel calendario della FIM come prova Turismo-Vintage,&nbsp;si concluder&agrave; venerd&igrave; 20 maggio. L&#39;arrivo, come la partenza, avver&agrave;&nbsp;a Spoleto.

Motogiro d'Italia 2017: partirà da Spoleto domenica 14 maggio

Come gi&agrave; annunciato a Verona in occasione del Motor Bike Expo, la ventiseiesima Rievocazione Storica del Motogiro D&rsquo;Italia, organizzato dal Moto Club Terni Libero Liberati e&nbsp;Paolo Pileri, che si svolger&agrave; dal 14 al 20 maggio, ha sub&igrave;to notevoli variazioni rispetto al percorso originariamente previsto, a seguito del perdurare degli eventi sismici in Umbria, Marche e Abruzzo. La gran fondo riservata alle moto d&rsquo;epoca e non solo, visto che sono state inserite anche altre categorie di partecipanti, si svolger&agrave; sempre nelle regioni del Centro Italia ma su strade e citt&agrave; non interessate dal terremoto, sar&agrave; diviso in sei tappe, alcune in linea altre a margherita, per un totale di oltre 1600 chilometri.&nbsp;  PROVA TURISMO-VINTAGE - Per la prima volta la manifestazione &egrave; stata inserita nel calendario della FIM come prova Turismo-Vintage. Il ritrovo dei partecipanti &egrave; fissato domenica 14 maggio a Spoleto, da dove il giorno successivo partir&agrave; la prima frazione, che si chiuder&agrave; ancora a Spoleto. Dalla citt&agrave; del festival si andr&agrave; in direzione San Benedetto del Tronto, sede anche della terza tappa. La quarta porter&agrave; la carovana ad Assisi, poi la quinta, la pi&ugrave; lunga con i suoi 290 chilometri, toccher&agrave; la Toscana per far ritorno nella citt&agrave; di San Francesco da dove, sabato 19 maggio, partir&agrave; l&rsquo;ultima frazione, che dopo aver sconfinato nell&rsquo;alto Lazio si chiuder&agrave; a Spoleto.  MILLE MIGLIA DELLE MOTO - A tre mesi esatti dalla partenza di quella che ormai &egrave; considerata la &ldquo;Mille Miglia delle Moto d&rsquo;Epoca&rdquo; sono oltre 100 gli iscritti alla manifestazione, la maggioranza dei quali proveniente dall&rsquo;estero, in particolare da Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Olanda e Germania. Non mancano, come da tradizione, anche argentini, cileni e australiani. In gara le moto che hanno fatto la storia del motociclismo mondiale, in particolare quelle costruite dal 1953 al 1957, anni in cui si &egrave; corso il Motogiro agonistico.  ITALIANE DI FAMA MONDIALE - Forte la presenza di Ducati, Moto Guzzi, Gilera, Bianchi, Mondial, Morini e Benelli, Case che in quegli anni dominavano la scena soprattutto nelle cilindrate fino 175 cm3 ma non mancano altre case famose come Bultaco, Laverda, Maserati o modelli rari come la tedesca Kreidler Florett, un &ldquo;cinquantino&rdquo; del 1957 portato in gara dal noto collezionista inglese Sacha Kripgans.  VESPA CLUB - Per la prima volta in veste ufficiale, al via anche alcuni rappresentanti del Vespa Club Italia in sella a storici modelli degli anni cinquanta. Rispetto agli ultimi anni cambia il regolamento tecnico della manifestazione. Vengono infatti ripristinate le quattro classi storiche divise per cilindrata, quindi oltre al vincitore assoluto ci saranno classifiche riservate alle classi: 75, 100, 125 e 175 cm3. Oltre alla categoria &ldquo;Rievocazione Storica&rdquo;, per le moto costruite dal 1950 al 1958, la manifestazione &egrave; divisa in altre quattro categorie: Vintage per mezzi costruiti dal 1967 al 1969, Classiche dal 1970 al 1980, Motogiro dal 1980 ad oggi e Turistica riservata ai partecipanti che non concorrono a nessuna classifica, ma hanno solo l&rsquo;obbligo di effettuare partenze e arrivi e di seguire il percorso ufficiale della gara.  UNA DUCATI PER IL VINCITORE - Al vincitore assoluto, andr&agrave; una Ducati 750 SS brendizzata Motogiro d&rsquo;Italia 2017, messa in palio dal Moto Club Terni. Un pezzo unico pensato per dare ulteriore valore alla manifestazione. Diverse le formule di iscrizione con quote che variano da 1200 a 1500 Euro tutto compreso. Previste particolari agevolazioni per squadre ufficiali e gruppi numerosi e, proprio per favorire quest&rsquo;ultimi, &egrave; stata prorogata al 30 aprile l&rsquo;offerta speciale a loro riservata. Tutte le info sull&#39;evento sono disponibili su www.motogiroitalia.it. 

Gli eventi sismici degli ultimi anni hanno devastato le strade del centro Italia ma per il Motogiro d&#39;Italia che partir&agrave; domenica 14 maggio da Spoleto.&nbsp;Boom d&#39;iscrizioni dall&#39;estero.

Motogiro d&#39;Italia: cambio percorso causa del terremoto

TERNI -&nbsp;Terra dei motori. &Egrave; cos&igrave; che pu&ograve; essere definita&nbsp;Terni, la citt&agrave; umbra famosa per l&rsquo;acciaieria, l&rsquo;attivit&agrave; che &egrave; stata e, in forma minore, &egrave; ancora il motore dell&rsquo;economia locale, e per le&nbsp;tristi vicissitudini della Thyssenkrupp, che come molte altre multinazionali ha deciso di ridurre personale nel nostro Paese, avviato.&nbsp;Terni &egrave; famosa anche per la squadra di calcio, che in serie A ha giocato tanti anni fa e che oggi, pur non essendo pi&ugrave; sul pi&ugrave; importante palcoscenico nazionale e internazionale, cattura l&rsquo;attenzione di molti.  IN PASSATO, NULLA DI FATTO -&nbsp;A Terni, per&ograve;, hanno vissuto e vivono anche tanti altri personaggi che si sono fatti conoscere nel mondo, dove, per assurdo, sono pi&ugrave; seguiti e rispettati che nella loro citt&agrave; natale.&nbsp;A Terni sono nati campioni di automobilismo e motociclismo, manager di successo, che hanno scritto pagine importanti degli sport motoristici. Terni avrebbe dovuto valorizzare queste risorse, creando una scuola e un business in grado di rilanciare l&rsquo;economia, che invece &egrave; in stallo, perch&eacute;&nbsp;in tanti anni nessuno &egrave; riuscito a costruire neppure un impianto permanente, n&eacute; da veloci&agrave;, n&eacute; da fuoristrada.  FRANCESCO PILERI -&nbsp;In ordine temporale, l&rsquo;ultimo tentativo &egrave; stato fatto da&nbsp;Francesco Pileri (In alto a sinistra), ex manager di spicco del motomondiale degli anni &lsquo;80 e &lsquo;90, nonch&eacute; fratello di Paolo Pileri, il campione del mondo della classe 125 nel 1975, scomparso prematuramente nel 2007. Francesco Pileri sta investendo il suo tempo e sfruttando le sue conoscenze per avviare un&nbsp;progetto ambizioso e meraviglioso: realizzare un&nbsp;autodromo internazionale (quindi con lunghezza superiore ai 4 km) a Narni.  RICHIESTA DI CONSULENZA -&nbsp;Pileri, che conosce bene gli ostacoli che hanno fermato quelli che l&rsquo;hanno preceduto, si sta avvalendo di consulenze importanti, attraverso le quali vuole spiegare alle istituzioni che la sua idea non &egrave; un gioco ma una immensa fonte di business che potrebbe fare ripartire l&rsquo;economia della citt&agrave;. Per trasformare questo concetto in un progetto con dati e numeri,&nbsp;Pileri ha addirittura contattato Walter Sciacca (in alto a destra), esperto del settore autodromi, gi&agrave; ex Amministratore Delegato e Direttore Generale di Imola e ora impegnato nella realizzazione del circuito internazionale di Tenerife, del quale sar&agrave; Direttore Generale.  DIALOGO CON LE ISTITUZIONI -&nbsp;Sciacca &egrave; stato a Terni per effettuare una prima valutazione di alcune aree dove, secondo Pileri, potrebbe sorgere il circuito.&nbsp;Con Sciacca e Pileri era presente anche l&#39;ingegnere Adamo Leonzio, autore di diversi progetti internazionali, tra cui quello dell&rsquo;autodromo Tenerife. Sciacca e Leonzio, su richiesta di Pileri, hanno fornito alcune preziose indicazioni, che l&rsquo;ex manager ternano utilizzer&agrave; per avviare un dialogo con le amministrazioni comunali e per verificare la fattibilit&agrave; del progetto.  SVILUPPO ECONOMICO -&nbsp;Pileri starebbe lavorando insieme a degli&nbsp;importanti investitori privati, disponibili a finanziare tutta l&#39;operazione, che per&ograve; &egrave; per l&rsquo;ennesima volta arrivata sul tavolo della politica, dove in passato il progetto si &egrave; spesso arenato.&nbsp;Questa volta le istituzioni hanno una grossa responsabilit&agrave; e dovranno valutare con attenzione il da farsi, perch&eacute;, se la base di questo progetto &egrave; sana, non effettuare un&rsquo;attenta analisi, significherebbe bloccare lo sviluppo economico della zona. 

L&#39;ex manager del motomondiale avrebbe investitori privati pronti a finanziare il progetto, per il quale sono state richieste consulenze importanti. Ora la parola passa alla politica.

4 risultati per 'Pileri'

Moto3 Electric Bike

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