BMW G 650 GS Sertao

BMW G 650 GS Sertao
La più piccola delle GS si presenta in una versione più orientata al fuoristrada. Un ottimo compromesso per chi vuole spendere poco o per chi comincia

Redazione - @InMoto_it

01.05.2012 ( Aggiornata il 01.05.2012 13:32 )

La Guida

Certamente la Sertao non è un mezzo adatto a smaliziati viaggiatori o per consumati fuoristradisti, trattandosi al contrario di una moto semplice e “basica”, ma la monocilindrica BMW è capace di svolgere egregiamente quello che ci si aspetta da lei. Infatti, con le borse montate e con i giusti pneumatici, potrebbe essere pronta per un viaggio a Capo Nord o per un’avventura in nord Africa, mentre la si può utilizzare con soddisfazione per il tragitto quotidiano casa-lavoro.

Comfort pilota La sella piuttosto larga e decisamente comoda permette il giusto comfort anche su medie percorrenze, con una postura prettamente da uso in fuoristrada, anche se le pedane sono leggermente più avanzate rispetto allo standard. Il manubrio largo e poco piegato è fissato non lontano dal piano di seduta e lascia le braccia in posizione rilassata, con il busto praticamente verticale.

Vibrazioni Sono quelle tipiche di un monocilindrico di grossa cilindrata e si fanno sentire soprattutto ad alto numero di giri, come nei tratti autostradali percorsi ad alta velocità e regime costante, dove si avvertono su manubrio e pedane.

Sospensioni Il setting di forcella e mono è decisamente orientato al fuoristrada, ambito in cui risulta perfetto per una guida non esasperata. Su strada ciò si traduce in una morbidezza eccessiva, capace di sostenere sufficientemente i trasferimenti di carico alle andature tranquille, ma subendo affondamenti eccessivi, specialmente della forcella, non appena si cerca un ritmo più allegro.

Protettività Siamo rimasti stupiti dal piccolo cupolino, che per quanto basso possa sembrare, è in grado di proteggere abbondantemente un pilota di 175 cm anche alle massime andature. Anche i paramani di dimensioni abbondanti vengono in aiuto alle mani nella stagione fredda, specialmente se si montano le manopole riscaldate optional, come sulla Sertao della nostra prova.

Manovrabilità I quasi 200 kg di peso effettivo col pieno, che aumentano ulteriormente con le borse montate, non ne fanno certo un fuscello, ma la Sertao non è troppo impegnativa da manovrare. Più che il peso, il suo limite è costituito dall’altezza, che rende difficili ai meno alti le manovre effettuate stando in sella e costringe a un’importante sgambata ogni volta che si sale o si scende. Il largo manubrio e il ridotto raggio di sterzata vengono invece spesso in aiuto.

Comandi I blocchetti elettrici al manubrio sono di tipo tradizionale, quindi intuitivi e rapidi da utilizzare. La leva del comando meccanico della frizione è priva di regolazione della distanza, ma risulta comoda e morbida da azionare, mentre quella della pompa freno anteriore è dotata di registro della distanza, tramite il quale non siamo riusciti però ad avvicinarla quanto avremmo voluto.

Da segnalare l’aspetto alquanto “posticcio” del cavo elettrico delle manopole riscaldate dal lato del gas.

Cavalletti La dotazione prevede solo la stampella laterale, che risulta molto lunga e molto inclinata verso l’esterno, col risultato di lasciare la moto eccessivamente piegata, richiedendo molto più spazio del normale per lasciarla nel box di casa o negli stretti parcheggi riservati alle moto. Anche l’apertura dalla sella o a fianco della moto risulta poco agevole a causa dell’eccessiva lunghezza della stampella.

Retrovisori Il supporto è quello tradizionale in tubo metallico piegato, mentre gli specchi con relativo supporto snodato hanno una forma allungata decisamente più gradevole. Entrambi sono risultati perfettamente stabili, sufficientemente isolati dalle vibrazioni del propulsore e in grado di offrire una buona visuale posteriore.

Rumorosità Non abbiamo notato particolari rumorosità provenire dalla zona termica del propulsore, che risulta molto pacato nelle emissioni sonore.
Anche la coppia di terminali placa parecchio il suono di scarico, riducendolo a un livello più che compatibile con l’utilizzo cittadino, per la tranquillità dei pedoni.

Illuminazione La compatta e asimmetrica unità ottica anteriore fornisce un fascio di luce potente, sia con l’anabbagliante, sia con il fanale di profondità.

La sospensione posteriore morbida fa sì che, caricando il passeggero, l’anabbagliante punti parecchio in alto, infastidendo chi arriva sulla corsia opposta.

Capacità di carico Il portapacchi in dotazione offre un buon ripiano su cui legare una borsa morbida di medie dimensioni, oltretutto il ripiano del portapacchi è apribile tramite la chiave di accensione e dà accesso a un piccolo vano portaoggetti. Le borse rigide, disponibili su richiesta, non sono ingombranti durante la guida, ma non offrono neppure troppo spazio al loro interno, visto che è impossibile stivarci anche un casco jet.

Maneggevolezza I tre ingredienti che rendono molto maneggevole la Sertao sono il baricentro alto, il largo manubrio e i pneumatici di piccola sezione. Cambi di traiettoria e correzioni molto veloci la rendono facile e divertente nel traffico, come nel misto stretto. L’unico limite è dato dal setting morbido delle sospensioni, che riducono la reattività nelle manovre molto veloci.

Frenata Il singolo disco anteriore pare essere più in sintonia con la morbida forcella e con il fuoristrada che non con la guida su asfalto. Infatti non offre un grande mordente e richiede un deciso sforzo sulla leva per ottenere decelerazioni decise, le quali sono accompagnate da importanti affondamenti della forcella. Il freno posteriore ci è invece parso molto ben dimensionato per la guida su strada visto che, nonostante i netti trasferimenti di peso all’anteriore, permette comunque una buona gestione del bloccaggio ruota con ABS disinserito. L’ABS montato sulla nostra moto si è dimostrato poco invasivo e utilissimo nella guida su strada, facendosi sentire spesso solo sul freno posteriore.

Stabilità Questo è un punto a netto favore della Sertao, che in barba a un assetto sicuramente morbido per l’asfalto, è in grado di sfoggiare una ottima stabilità anche alle andature vicine a quella massima. Sul dritto è possibile mantenere medie elevate senza doversi troppo impegnare nella guida, mentre nel misto il vero limite arriva dalla stretta sezione dei pneumatici.

In Piega Anche tra le curve, la Sertao riesce a rivelarsi divertente e discretamente efficace grazie alla rapidità a scendere in piega seguita però da un appoggio sulla spalla poco preciso dovuto agli stretti pneumatici. Il settaggio delle sospensioni causa pompaggi eccessivi nei cambi direzione e a ogni apri-chiudi del gas, con conseguenti perdite di precisione della traiettoria.

Erogazione La non eccessiva potenza del propulsore è affiancata da un discreto valore di coppia, che lo rende molto elastico e pronto nella risposta al gas. Certo che, volendo farlo rendere al meglio, ci si trova spesso a fondo corsa col comando e con il contagiri tra i 4.000 e i 7.000 giri.
Ci è piaciuta la propensione a girare in basso senza causare evidenti strappi, con il propulsore che comincia a spingere privo di sussulti già prima dei 3.000 giri.

Cambio Alla corsa piuttosto lunga della leva seguono innesti non troppo veloci, accompagnati da una certa rumorosità, specialmente nelle cambiate effettuate a basso numero di giri. Non spingendo a fondo la leva, siamo incappati in qualche sfollata.

Frizione Quasi nulla da obiettare sulla frizione, che risulta morbida da azionare e facilmente modulabile. Anche in scalata non richiede particolari attenzioni quando la si rilascia. Solo nelle veloci partenze da fermo abbiamo notato qualche tendenza a strappare

Trasmissione La catena con O-ring emette qualche vibrazione quando si apre il gas a basso numero di giri.

Pneumatici I Metzeler Tourance EXP con cui è equipaggiata la Sertao sono praticamente degli stradali con scolpitura più accentuata. Adatti a qualche semplice sterrato dal fondo compatto, su strada il posteriore di sezione molto stretta offre poco appoggio a centro curva.

Peso Quello effettivo di quasi 198 kg con il pieno supera di soli 6 kg quello dichiarato dalla Casa, risultando sopra alla media per una monocilindrica.

Velocità I 169 km/h effettivi sono una eccellente velocità per un “mono” e vengono raggiunti con relativa facilità, permettendo alla Sertao di manenere medie autostradali di tutto rispetto.

Accelerazione La potenza ridotta del propulsore non permette risultati eccellenti nelle accelerazioni strumentali, mentre su strada si riesce ad essere abbastanza rapidi nelle partenze da fermo.

Ripresa I buoni valori di coppia e la capacità di girare senza sussulti già sotto i 3.000 giri permettono risultati sopra alla media.

Consumi La Sertao si dimostra parca nei consumi, percorrendo 20,6 km/l nel ciclo urbano.

Spazi D’arresto Gli spazi di frenata migliorano parecchio con l’ABS disinserito, probabilmente a causa della scarsa impronta a terra dei pneumatici.

Potenza Con 45,2 CV alla ruota a 6.600 giri si può contare su una potenza utile a muovere brillantemente la Sertao su strada e in fuoristrada.

Coppia Raggiunge valori più ragguardevoli rispetto a quelli di potenza e permette un’erogazione molto regolare già dai bassi regimi.

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