Alla scoperta del gusto, dalle colline alle alpi

Alla scoperta del gusto, dalle colline alle alpi

L'ultimo weekend di novembre propone in tre borghi italiani gustosi appuntamenti con la cicerchia, il porro e il tartufo.

Redazione - @InMoto_it

24.11.2016 12:46

Da un borgo duecentesco immerso nelle colline marchigiane fino alle pendici delle Alpi Cuneesi, passando per la provincia di Ferrara, una delle città d’arte più belle d’Italia: l’ultimo viaggio di novembre nel fine settimana fuori porta conduce in luoghi dalla bellezza unica che riscoprono le loro tradizioni gastronomiche più autentiche.

A partire da Serra de’ Conti, che dal 25 al 27 novembre racconterà il proprio passato attraverso la riscoperta della cicerchia, che per tanti secoli ha ricoperto un ruolo centrale nella cultura alimentare delle campagne marchigiane. Nello splendido centro storico di impianto duecentesco, racchiuso da una cinta muraria spezzata da dieci torrioni, tornerà l’appuntamento con la “Festa della cicerchia”, una manifestazione che fonde sapientemente cultura del cibo, momenti di riflessione sulla biodiversità nell’agroalimentare, gioiosa convivialità e sereno benessere. Questo legume povero ha un buon rapporto proteico - superiore del 30% a quelle dei ceci, del pisello e della lenticchia – ha pochi grassi e molti amidi; ma a sorprendere ancora oggi sono la sua versatilità in cucina e il gusto che riesce a regalare a moltissime ricette. Specialità da assaggiare per tre giorni nelle antiche cantine, nelle grotte, nelle locande e nelle osterie di Serra de’ Conti, che proporranno piatti a base di cicerchia e non solo: in tavola ci sarà tutto il meglio della tradizione marchigiana. Il ricco programma di eventi e intrattenimenti vedrà protagonisti artisti e bande di strada, stornellatori e cantastorie che sfileranno per le vie del centro e si esibiranno agli angoli delle piazze: la “Festa della cicerchia” legherà insomma storie e sapori, riportando alla memoria i valori del mondo contadino, facendo incontrare i produttori locali con quelli di altre regioni in un clima gioioso.

Dalle Marche a Piemonte, il viaggio settimanale alla ricerca delle eccellenze gastronomiche della Penisola conduce a Cervere e al suo particolare porro, dal sapore dolce e gradevole al palato e dall’alta digeribilità. Merito dei particolari terreni della zona, composti da limo, sabbia fina e calcare: una combinazione assai rara in natura. E così anche quest’anno, fino 27 novembre, la Fiera del porro vedrà i produttori locali esporre il meglio della produzione giunta a maturazione, mentre la rassegna gastronomica proporrà la degustazione di piatti a base di porro preparati da abili cuochi seguendo antiche ricette in parte rielaborate: affettati misti, porri nell’olio, porri gratinati, pastis ‘d Cesca, sfoglia prosciutto e porri con crema di parmigiano, lumache alla cerverese e salciccia in bagna di porri. Tra una portata e l’altra, varrà la pena visitare la chiesa parrocchiale, l’Oratorio Giovanni Paolo II e le Cappelle del Beato Bartolomeo, della Concezione e di San Rocco, la torre medievale e il monastero di San Teofredo.

Spostandosi infine a Sant’Agostino (Ferrara), ecco che nell’ultimo fine settimana di novembre chiuderà i battenti la Sagra del tartufo autunnale. Per i visitatori sarà l’ultima occasione per gustare prelibate ricette a base dituber magnatum pico, più noto come tartufo bianco, che esalterà la polenta, i tortellini fatti a mano, le crespelle, le rosette Nerina, le lasagne, la faraona, la parmigiana, le uova e tante altre specialità preparate dalle rizdore locali, nello stand gastronomico aperto ogni sera dalle 19.30 e la domenica anche a pranzo dalle 12.00. Chi invece vorrà abbinare la buona cucina a un’esperienza diretta a contatto con la natura potrà visitare il Bosco della Panfilia, dove sotto farnie, frassini, pioppi bianchi e olmi, cresce da sempre il delizioso fungo. Nei dintorni spiccano invece l’Oratorio Ghisilieri - Chiesa Vecchia nella frazione di San Carlo e il Museo Ferruccio Lamborghini, un viaggio emozionante nella storia del “marchio del toro”, dal primo trattore ad alcune fra le auto più dirompenti di tutti i tempi.

A cura di www.fuoriporta.org

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