Corso di guida sicura - Nozioni di sicurezza - Posizione di guida

Corso di guida sicura - Nozioni di sicurezza - Posizione di guida

Redazione - @InMoto_it

01.09.2012 ( Aggiornata il 01.09.2012 09:50 )

Comincia da questo numero un corso di guida sicura su strada che, punto per punto, vi aiuterà a padroneggiare la vostra moto durante le varie situazioni che si possono presentare quando siete in sella. Magari certe cose le sapete già, ma... ripassare non fa mai male. Cominciamo dall’inizio. 1. Nozioni di sicurezza La strada è una miniera di informazioni. L’alto traffico, i pedoni, le pecore, ma anche le condizioni dell’asfalto, il meteo, gli avvallamenti, le curve, il vento, le sconnessioni e così via. Quando vi arrivano troppe informazioni tutte insieme, allora quello è il momento di rallentare. Non fidatevi di quello che non potete analizzare. Certe volte le informazioni saranno meno complicate da decifrare, il che, in teoria, vi permetterebbe di aumentare il ritmo. Le strade aperte di campagna, senza fossette laterali, le strade a scorrimento veloce a doppia corsia, le autostrade, sono tutti esempi calzanti. Ma non c’è nulla di statico sulla strada e le sue condizioni possono variare improvvisamente. Solo se sarete costantemente attenti, riuscirete a reagire in tempo. Essere vigili, ovviamente, significa essere coscienti di ciò che ci sta succedendo intorno, soprattutto in città. Questo significa scorgere la vecchietta sul marciapiede che sta per buttarsi in strada senza guardare, o avvistare il pallone che sta volando dritto davanti e verso di voi (mio nonno diceva sempre “occhio, che dietro al pallone arriva il bambino”), oltre che a vedere l’automobilista che sta per impegnare l’incrocio senza neppure avervi notato. Imparate a fare attenzione a particolari come le ombre tra le auto, le persone che guardano negli specchietti, le auto che hanno appena accostato (a breve si aprirà una portiera) e così via. La stessa cosa vale per le strade extraurbane dove le informazioni visive provengono dalle banchine erbose, dai tombini, dal cambiamento delle dimensioni delle righe bianche o dal fondo stradale. Durante i corsi di guida in pista si impara a sfruttare i punti di riferimento. Su strada, per ovvie ragioni, non è possibile usarne di fissi, quindi bisogna usare la testa e stabilire quale sia la distanza giusta per frenare e accelerare, e a quale velocità procedere per entrare in curva in sicurezza. Esercitatevi a “essere vigili” su un qualsiasi veicolo, guidate normalmente ma fate tesoro di quanto vedete. Guardate la strada attentamente, ma cercate allo stesso tempo di sfruttare la visione periferica. Quando siete in coda a un semaforo o arrivate dalla nonna per la merenda, prendetevi un minuto per riflettere su cosa avete visto durante il tragitto. Allenatevi, addestrerete la vostra mente e i vostri occhi a essere più ricettivi. con1 2. Posizione di guida Gran parte delle moto ha comandi e manubri regolabili: una moto è studiata per andar bene a un pilota di 160 cm come a uno di 2 metri, ed è chiaro che un minimo di personalizzazione ci vuole. Leva frizione e freno sono regolabili? Bene, regoliamole! Devono essere comode da azionare con due dita. Due dita avvolgono la manopola, le altre due sono pronte sui comandi. La leva del freno dà contatto con la ruota anteriore, la leva frizione con quella posteriore. Non è possibile avere un buon controllo guidando con tutte e 4 le dita sulle leve o sulla manopola: se dobbiamo sfiorare un comando in una situazione critica, sarà impossibile se le dita sono distanti. È molto importante sapere sempre dove la leva inizia il suo lavoro, il gioco e la risposta dei comandi, imparate a “giocare” ad avere sempre in mano questi comandi… in caso di pericolo la familiarità vi tornerà molto utile. Stessa cosa per il comando del freno posteriore, sapere esattamente dove sia è vitale! Non teniamo il piede costantemente sopra, ma di lato nelle turistiche e subito dietro nelle supersportive. Imparate a sentire il pedale con l’interno del piede, zona alluce. Le uova: fate sempre conto di avere due uova tra manopola e polsi... morbidi sulle mani, ogni posizione che andremo a fare da qui alla fine, sarà sempre con la minima pressione dei polsi sui manubri. Ricordate: uova, uova, uova! n (segue sul prossimo numero) con2

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