Carri allegorici, maschere e ricette tipiche: così i borghi italiani salutano il Carnevale

Carri allegorici, maschere e ricette tipiche: così i borghi italiani salutano il Carnevale
Sarà festa grande ad Acireale e Borgosesia, mentre Castel di Tora scalda già i motori in vista della prima domenica di Quaresima

Redazione - @InMoto_it

09.02.2018 08:26

A cavallo tra la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima, nei borghi d’Italia è tutto pronto per accogliere al meglio i visitatori curiosi delle tradizioni di un tempo e dei piatti tipici di questo periodo dell’anno.

A partire dalla Sicilia e in particolar modo da Acireale, dove da tanti secoli viene organizzato uno dei Carnevali più spettacolari dell’intero Stivale. E in effetti è facile venire rapiti da un vero e proprio teatro delle meraviglie tra maschere, coriandoli, luci, fiori e musica, che vivrà i suoi momenti culminanti il 10, l’11 e il 13 febbraio con le sfilate dei carri allegorico-grotteschi: si tratta di opere d’arte allestite dagli artigiani acesi, che esprimono così la loro arguzia e fantasia. In questo angolo della provincia di Catania, il Carnevale vanta un’antica tradizione che affonda le sue radici alla fine del 500’, quando aveva ancora il carattere di una manifestazione spontanea. A fare da cornice al tutto, poi, saranno le stupende vie e piazze della cittadina in provincia di Catania, all’interno della quale meritano una visita il Duomo, la Basilica Collegiata di San Sebastiano e la Basilica di S. Antonio da Padova; senza dimenticare, nei dintorni, le Terme di Santa Venere e la Riserva della Timpa.

Sarà festa grande anche a Borgosesia, la cittadina in provincia di Vercelli nella quale il Carnevale rappresenta l’evento più sentito dell’anno: sabato 10 tutti indosseranno gli abiti eleganti per il “Gran galà del saba gras”, il veglionissimo in bianco e nero che sarà animato da Dario Ballantini e dalla sua band; domenica 11 sarà invece la volta del terzo “Corso Mascherato” e della tanto attesa assegnazione del Palio dei Rioni al miglior carro allegorico e del “Minipalio delle Mascherate”. Mercoledì 14 febbraio poi - quando tutte le altre feste chiuderanno i battenti - a Borgosesia andrà in scena il “Mercu Scurot”, il lungo corteo che inscenerà allegoricamente il funerale della festa in maschera;  svegliati dalle note della banda cittadina, i “cilindrati” indosseranno l’abito di ordinanza – frac, un farfallino, cilindro e mantella – e dopo un pranzo pantagruelico inizieranno una sorta di tour enologico, bevendo vino presso le osterie e i banchetti, scortando la maschera del Peru Magunella fino al rogo.

Si aprirà così il periodo che porterà alle feste di Pasqua. E nella prima domenica di Quaresima (18 febbraio) sarà festa grande a Castel di Tora, splendido borgo della provincia di Rieti famoso per il suo polentone; aringa, tonno, baccalà e alici sono gli ingredienti con i quali, nel paese a due passi dal Lago del Turano, preparano il sugo di magro con il quale si condisce questa specialità.

A cura di www.fuoriporta.org

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