Da Roma a Siena in moto: ultimo giro enogastronomico del 2017

Da Roma a Siena in moto: ultimo giro enogastronomico del 2017

Prima del “letargo” invernale, un’ultima puntata nelle terre dell’uva e delle olive, in tempi di vendemmia e raccolta

Federico Porrozzi

13.10.2017 11:20

Vi raccontiamo un week-end di 600 km (andata e ritorno) tra un bagno alle terme, un pranzo dal “divo della ciccia” e una degustazione di Brunello A ottobre arrivano i primi freddi e i motociclisti appassionati di turismo, anche quelli più temerari, iniziano a pensare al “giaciglio” dove far riposare la loro compagna di viaggio più amata, almeno nelle giornate in cui il generale inverno ruggisce senza pietà. Per godere al massimo dell'ultimo sole d'autunno, vi proponiamo un week-end in moto nel Centro Italia, per chiudere l’anno nel migliore dei modi, con il pretesto di vivere gli appuntamenti imperdibili di stagione: dalle vendemmie alla raccolta delle olive buone per l’olio, passando per assaggi “caldi” di cinghiale, fiorentina e rossi nobili. Perché l’inverno è dietro l’angolo.

In moto da Roma a Siena, le foto dell'itinerario

In moto da Roma a Siena, le foto dell'itinerario

Tutte le suggestioni, in immagini, del percorso che vi proponiamo per andare alla scoperta di uno dei territori più affascinanti del Centro italia, a caccia di emozioni e sapori "di stagione"

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TRA CORDOLI E MEDIOEVO - Partiamo da Roma, prendendo intorno alle 9.00 di sabato mattina consolare Cassia bis in direzione Vetralla. Lo facciamo in sella a due compagne “firmate” Honda: l’Africa Twin (mito rinnovato nel 2016, viaggiatrice instancabile con motore bicilindrico da 1000 cc, dotazioni tecniche al top e ciclistica da enduro) e la CB500X, crossover d’accesso con motore bicilindrico da 40 km/l e ABS di serie, buona sia per i quotidiani spostamenti casa-lavoro che per un viaggio come il nostro. Usciti dal GRA, percorriamo per circa 30 km una strada larga, a due corsie, che passa per Campagnano (e il circuito di Vallelunga), per le splendide cascate di Monte Gelato sul fiume Treja e finisce a Monterosi. Da lì, la Cassia diventa a una corsia per senso di marcia, e attraversa il borgo di Sutri, famoso per il il suo anfiteatro e le catacombe medievali, poi Capranica e Vetralla.

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