Vagabondo per il mondo (3a parte)

Vagabondo per il mondo (3a parte)
Dopo 5 mesi e 17.000 km si è conclusa con successo la prima parte del viaggio di Mauro Dagna, che dall'Africa ora è giunto in Brasile

Redazione - @InMoto_it

10.11.2014 ( Aggiornata il 10.11.2014 11:17 )

Continua il viaggio di “Vagabondo per il mondo”: un’iniziativa in moto in solitaria che terrà occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti e facendolo attraversare 70 Paesi per un totale di 120.000 km in sella ad una Honda Africa Twin. Un grande viaggio, ma soprattutto un progetto dai risvolti benefici. Il Vagabondo, nel suo girovagare per il mondo, incontrerà infatti 200 Lions Club con l’intento di raccogliere fondi per due importanti iniziative benefiche: la prima, promossa dalla Lions Foundation, promuove la vaccinazione contro il morbillo in 49 Paesi nel mondo; la seconda, proposta dall’associazione Albergo Etico Progetto Download, intende costruire un albergo ad Asti dove persone affette da sindrome di Down troveranno la giusta collocazione lavorativa. Dopo 5 mesi e 17.000 km si è conclusa con successo la prima parte del viaggio di Mauro Dagna in Africa. Partito il 21 maggio dall’Etiopia a bordo di una Honda Africa Twin modificata Boano, ha attraversato Kenia, Tanzania, Malawi, Zambia, Namibia, arrivando in Sud Africa a metà ottobre dove a Johannesburg ha imbarcato la sua moto per il Brasile. “La prima parte del viaggio”, ha detto Dagna, “è andata benissimo, al di là di ogni più rosea aspettativa. Nessun problema nell’attraversamento delle numerose frontiere. Nessun problema con la gente, sempre molto curiosa, ma gentile e disponibile. "La moto si è comportata benissimo sia sulle strade asfaltate, che sulle numerose piste della Namibia o del Kenia ed il meteo mi ha permesso di percorrere 17.000 km senza prendere una goccia d’acqua…a parte gli ultimi due giorni in Sud Africa!” Durante questi 5 mesi, Mauro ha incontrato le associazioni di persone Down di Tanzania e Zambia ed è riuscito addirittura a parlare personalmente con la presidentessa della Down Syndrome International, massimo organismo internazionale che si occupa di questa patologia. Nel suo peregrinare in terra d’Africa, il Vagabondo ha visitato 21 case missionarie dei Salesiani di Don Bosco. “Parlare di questa splendida avventura di fronte a platee formate da ragazzi di ogni ceto sociale, per la maggior parte poveri o molto poveri”, dice Mauro, “ti fa comprendere quando un viaggio in solitaria intorno al mondo possa prendere una connotazione che va al di là della semplice avventura. “Diventa un esempio al quale potersi ispirare, trasforma in realtà quel grande sogno di libertà che la maggior parte di queste persone ha nel più profondo del proprio intimo, ma che difficilmente riuscirà a perpetrare durante la sua intera vita. E a parlare sono i loro occhi, sono i loro cuori, i loro sorrisi bianchi lucenti in quei volti a tratti troppo scuri per potersi permettere di sognare!” Il viaggio di Dagna prosegue ora in Sud America. Dopo una pausa in Brasile per incontrare autorità ed associazioni di persone Down, il Vagabondo proseguirà verso la Terra del Fuoco per poi risalire tutta l’America meridionale fino a raggiungere la Colombia da dove si imbarcherà alla volta di Panama e poi raggiungerà l’Alaska nell’estate 2015. Lavazza sostiene quest’impresa, affinché il suo “ambasciatore di solidarietà” possa portare un messaggio di speranza in tutti gli angoli del pianeta. La moto di Mauro Dagna, infatti, è equipaggiata con una “A Modo Mio EspressGo”, la prima macchina a capsule da viaggio.    
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Dopo 5 mesi e 17.000 km si è conclusa con successo la prima parte del viaggio di Mauro Dagna, che dall'Africa ora è giunto in Brasile

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