La mia Australia: Tappa 3 – Da Singapore a Bangkok (4° parte)

 La mia Australia: Tappa 3 – Da Singapore a Bangkok (4° parte)
Continua il viaggio-avventura di Giampiero Pagliochini sulla KTM 990 Adventure S

Redazione - @InMoto_it

15.02.2012 ( Aggiornata il 10.09.2014 15:00 )

Giampiero Pagliochini è un giornalista-scrittore con la passione dei viaggi. La nuova avventura appena intrapresa lo vedrà impegnato per quasi 6 mesi in un viaggio di oltre 25.000 Km attraverso 3 continenti; partendo dall’Australia, dopo averla attraversata, tornerà in Italia passando per l’intero continente asiatico.  La KTM 990 Adventure S, instancabile compagna di viaggio. Scrive per noi un dettagliato diario di viaggio, che pubblichiamo a tappe. 16/08/2014 La meta è Vientiane, la capitale del Laos. Non ho voglia di rifare la stessa strada, analizzo la cartina: c’è una strada che sale a nord costeggiando Cambogia e Vietnam. Chiedo lumi ma nessuno sa dirmi a cosa vado incontro. Vado. L’asfalto finisce subito, mi ritrovo tra risaie e palafitte, sono un extra terrestre in sella a una 2 ruote: tutti mi scrutano quando mi fermo per chiedere trovo un ragazzo che parla inglese. Un fenomeno, in Italia nemmeno uno che mette 3 parole consecutive! Approfitto, gli offro da bere. Sono da un'ora seduto con lui, è curioso vuol sapere, poi mi fa un elogio:"Hai 55 anni? Qui in Cambogia a 55 anni si è molto vecchi". Non sono ipocrita: "Capisco, la vita è dura", replico. Lui acconsente poi su un pezzo di carta disegno la cartina e lui scrive in cambogiano, Kraeg è la città che devo raggiungere, dove ritroverò l’asfalto, insomma... per modo di dire.Con il sole che ha tramontato sosto a 7 km dal confine con il Laos a Sameakky. Hotel spartano ma non ce ne sono altri. Nel risalire la Cambogia ho provato in altre 2 frontiere vietnamite, sono andato a piedi a sentire, la cantilena è la stessa: la moto può essere rubata. 17/08/2014 Faccio frontiera con Laos, sono lontano da tutto ma funziona tutto. Visto in frontiera a 30$ + 1 perché è giorno festivo, non controllo se lo è. Il Laos dà l’idea di essere un paese ricco: le auto tutte nuove e di grande cilindrata, la pulizia è encomiabile anche laddove si è sperduti in mezzo alle campagne. Poi le strade in ordine e ben tenute, un altro paese, forse una ragione c’è,: le statistiche dicono che fino a qualche anno fa era il terzo produttore di oppio la mondo. E' solo una mia idea. Senza fretta risalgo verso nord il pomeriggio mi fermo a dormire a 200 km dalla capitale Vientiane a Vieng Kham, il Laos è organizzatissimo, trovi GuestHouse ovunque, questo aiuta, a buon prezzo. 18/08/2014 Con comodo mi organizzo al mattino, poi in sella verso la capitale, e come sempre accade di pomeriggio inizia a piovere. Fortuna mia parcheggio, passerà un'ora e ne verrà giù tanta. Scatto foto, a raccontarla non sarei creduto. Giungo a Vientiane nel primo pomeriggio, la città è facile da attraversare da un punto di vista viario: non per nulla è organizzata alla francese, ampi viali, tutto a suffragare la presenza coloniale, che si riscontra anche nella cucina e nei croissant delle pasticcerie. Una delizia dopo tanto riso. Il V Hotel è a ridosso del Mengkok river, di fronte un ristorantino gestito da due ragazzi belgi che prenderò d’assalto, da troppi giorni mi manca la nostra cucina, in più sono stanco, ho percorso più di 1000 km in situazioni particolari.  19/08/2014 Giornata dedicata alla visita della città: è migliorata tantissimo, ricordo intorno all’ Arco di Trionfo, solo tanta polvere rossa, ora bei viali, tanti fiori. A poca distanza c’è lo Stupa Pha That Luang, un emblema del Laos, un tempo la cupola era rivestita d’oro, a distanza di anni ho trovato la struttura trasandata: necessità di un refresh. La sera dopo cena decido di fare delle foto di notte, contato un tuc tuc si va. Da subito c’è qualcosa che non va, il motore dell’aggeggio è un Suzuki 2 tempi a disco rotante, senza filtro. Il tizio di tanto in tanto chiude con il tallone l’aspirazione, sembra che migliori ma poi si spegne dopo un lieve tratto in salita. I miei occhi non crdedono a quello che vedo, bottiglia e acqua sulla testata: sì, raffreddamento fai da te, due pedalate e va di nuovo in moto, ora il tizio getta acqua mentre guida. Che avventura, mi fa talmente pena che quando torno in hotel gli do più soldi di quelli pattuiti. 20-21/08/2014 Rientro a Bangkok, a 80 km vedo nero all’orizzonte. L’istinto mi dice di fermarmi, giusto il tempo di trovare un letto che inizia a piovere, 5 ore interrotte di pioggia. L’indomani di prima mattina giungo a Bangkok. Tutto quello che non mi occorre più lo metto in una scatola, ho il post office a 50 mt dall’hotel, spedisco tutto in Italia, mi organizzo per la ripartenza del giorno dopo, destinazione Mynmar.

Giampiero Pagliochini

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Laos, dama fai-da-te
 

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