La mia Australia: Tappa 3 – Da Singapore a Bangkok (2° parte)

La mia Australia: Tappa 3 – Da Singapore a Bangkok (2° parte)
Continua il viaggio-avventura di Giampiero Pagliochini sulla KTM 990 Adventure S

Redazione - @InMoto_it

14.12.2011 ( Aggiornata il 04.09.2014 10:00 )

Giampiero Pagliochini è un giornalista-scrittore con la passione dei viaggi. La nuova avventura appena intrapresa lo vedrà impegnato per quasi 6 mesi in un viaggio di oltre 25.000 Km attraverso 3 continenti; partendo dall’Australia, dopo averla attraversata, tornerà in Italia passando per l’intero continente asiatico.  La KTM 990 Adventure S, instancabile compagna di viaggio. Scrive per noi un dettagliato diario di viaggio, che pubblichiamo a tappe. 06/08/2014 Trasferimento verso la frontiera con la Thailandia:  lasciate le montagne, ritrovo la calura della pianura. Dormo a Changlun domani si entra in Thailandia. 07/08/2014 Di buon mattino faccio frontiera in 20 minuti sono in Thailandia: l’idea è quella di andare a Ko Samui un'isola che sta togliendo il primato a Puket. Sono oltre 600 km che percorro fino al traghetto, dopo aver indossato anche l’antipioggia per un violento temporale. Al traghetto incontro Jorge, spagnolo da 13 anni qui, con compagna viaggiano con 2 KTM 200 Duke, si fa amicizia e insieme quando arriviamo a Ko Sumai, mi accompagnano ad un resort con spiaggia sul mare, sono stanco ma appagato. Saluto, a domani.  08/08/2014 Jorge arriva sul tardi, mentre mi godo un bagno nelle calde acque adiacente al resort. Insieme si va da un amico meccanico dove accorcio la catena. Facciamo un giro dell’isola, rientro in hotel e preparo tutto, domani sono deciso ad arrivare a Bangkok, anche se dovrò fare oltre un'ora di traghetto.  09/08/2014 Alle 7 del mattino sono già in strada, alle 8,30 salgo sul traghetto che mi riporta alla terraferma. Una volta sbarcato riprendo l’autostrada: per modo di dire, una 4 corsie con vari punti semaforici lungo il tragitto. Nel primo pomeriggio come di consuetudine piove. Metto di nuovo l'antipioggia,che toglierò a 150 km da Bangkok dove arrivo alle 20 di sera. Da un lato ho meno traffico dall’altro faccio fatica ad orientarmi ma comunque a 4 km dall’albergo ci arrivo. Poi un tuc tuc avanti  mi porta a destinazione. Sono cotto: doccia e a letto, dopo una litigata per parcheggiare la moto davanti alla hall dell’albergo. Non volevano. Chiusa a chiave ho detto: "Prendetela in mano e portatela dove volete", ci è restata per 2 giorni.  10-11/08/2014 Mi riposo facendo il turista, gita sul Mekong con imbarcazione, poi palazzo Reale e il grande Buddha sdraiato. E’ anche il rendez vous per il giro che voglio fare, quindi lascio tutto quello che non mi occorre ma prima di lasciare Bangkok sostituisco il gruppo trasmissione. 11/08/2014 Lascio Bangkok in una bolgia infinita: il traffico è pazzesco, ma con 6-7 milioni di abitanti non ci si può aspettare di meglio. Fatti 30 km si torna alla normalità, nel primo pomeriggio sono in frontiera, Paoy Paet, rispetto a 12 anni fa trovo meno confusione ma è un andare e venire di merce con carretti stra-carichi. La Cambogia me la ricordavo povera con strade dissestate. La ritrovo tale e quale, il popolo sempre disponibile e molto umile, ma questo non toglie dignità. Gli anni del regime dei Khmer Rossi ne hanno indebolito la struttura economica e sociale. A conferma di tale situazione quello che sorprende è l’uso dei dollari: anche le pompe di benzina hanno il dollaro statunitense come riferimento, se vuoi pagare in moneta locale non resta che prendere la calcolatrice e fare la conversione. Punto su Siem Rep, dove arrivo dopo il tramonto, per due giorni sosterò all’ hotel Malika.

Giampiero Pagliochini

 

Tramonto sul Mekong
Thailandia fai date cafè racer
Pescatori
Ko samui spiaggia
L'amico Jorge
frontiera Cambogia - Thailandia
Un lavoro di precisione
Si lavora sulla catena

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