La mia Australia: Tappa 2 – da Sydney a Threeways (2° parte)

La mia Australia: Tappa 2 – da Sydney a Threeways (2° parte)
Continua il viaggio-avventura di Giampiero Pagliochini sulla KTM 990 Adventure S

Redazione - @InMoto_it

15.07.2011 ( Aggiornata il 30.07.2014 13:00 )

Giampiero Pagliochini è un giornalista-scrittore con la passione dei viaggi. La nuova avventura appena intrapresa lo vedrà impegnato per quasi 6 mesi in un viaggio di oltre 25.000 Km attraverso 3 continenti; partendo dall’Australia, dopo averla attraversata, tornerà in Italia passando per l’intero continente asiatico.  La KTM 990 Adventure S, instancabile compagna di viaggio. Scrive per noi un dettagliato diario di viaggio, che pubblichiamo a tappe.   Dello stesso autore, potete leggere il racconto di un altro viaggio-avventura, in India, sul numero di In Moto in edicola dal 10 luglio.    L’indomani risalgo ancora la costa ora sono nella Sunshine Cost. La parola non adduce a diversivi, qui il sole brilla tutto l’anno, devio per Agnese Water, poi per 1770, meglio Seventeen-Seventhy, che gioco di parole! Qui approdò Capitan Cook nel 1770, da qui il nome, con un tramonto indimenticabile dormo ad Hervey Bay. Rockhampton è il mio crocevia, si va verso ovest, come negli Stati Uniti. Questa si chiama Route 66, anche se poi ha molte denominazioni. Il paesaggio ora è più brullo, tanti animali morti lungo la strada, i canguri le vittime più consistenti ma anche dingo e volpi. Un vecchio 747 è parcheggiato al lato della strada, siamo a Longreach dove ha sede la Quantas, la compagnia aerea australiana, Quantas è l’acronimo di Queensland e North Territory, chiedo e mi viene concesso una foto con sullo sfondo il jumbo. Altro trasferimento da oltre 600 km, ora la land è tipicamente da far west, tanto per dare un esempio con la realtà americana. I pascoli sono di soli bovini, ti fermi e i pub pop ulano di persone tutte con il classico cappello da cow boy. Proprio a McKinlay sosto al pub dove sono state girate delle scene del film Cocodrile Dundee. Il paese conta 50 persone e un poliziotto, ma grazie a quel film tutti sostano per una foto nel pub. Dormo a Mt Isa, sullo sfondo della cittadina centrali che producono energia, ricavata dell’uso del carbone. L’Australia ha di tutto e di più in termini di sottosuolo, non c’è materia prima che non si estrae dalle viscere della terra. Mi dicono che solo il 23% del territorio è stato esplorato, e questo garantirà un livello di ricchezza individuale per 3-400 anni. Va ricordato che l’Australia conta 23 milioni di abitanti, tra Perth, che è la prima città ad ovest e Sydney, la più estrema ad est, ci sono 3 ore di fuso orario, da Melbourne, tra le più a sud, e Darwin, la più a nord, oltre 4000 km di distanza, numeri che danno l’idea della grandezza di questo Paese. Ne so qualcosa io, che dopo oltre un mese ho percorso circa 11.000 km. Dopo Mt Isa, mi prefiggo di arrivare alla Roadhouse Threeways, qui si incrociano 3 strade, appunto Trheeways. Nello spostamento faccio 2 incontri che anche questi danno l’idea, di come l’australiano si misuri con il proprio territorio in tutti i modi. La prima è Belinda Siclair viaggia con una Honda di 110 cc, quella che usano i postini in Australia, certamente modificata, nel serbatoio. Poi una coppia in bici con lei che dietro ha un carrettino dove è la cuccia per il cagnolino, e udite udite sopra alla copertura dell’animale, dei piccoli pannelli fotovoltaici per ricaricare piccole utenze. Con un cielo carico di nuvolo, da lì a poco pioverà, giungo al famoso incrocio. Guardando la cartina non mi sfugge che 15 giorni prima ho svoltato a sud a 700 km da qui. Ne ho fatta di strada.
Loro, il cagnolino e i pannelli solari
Canguri
Dinosauro Lands
Il Pub di Cocodrile Dundee: la proprietaria Benny con l'adesivo di "Passaggio a Sud-Ovest"
Senza fine

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento