Umbria

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Redazione - @InMoto_it

01.08.2013 ( Aggiornata il 01.08.2013 09:28 )

Scheggino sul fiume Nera, capitale del mondo. Quello delle belle pieghe, naturalmente. Un borgo medievale nel cuore geografico di una zona ad altissimo coefficiente motociclistico, sufficientemente fuori da qualsiasi stress cittadino per essere godibile da chiunque ami il verde. Basta solo fare attenzione a qualche autovelox di troppo: se ne trovano lungo la vecchia statale 209 Valnerina, strada dal percorso piacevole, famosa tra i biker, anche perché qui negli anni ’50, alla curva Cervara, perse la vita durante una gara il pilota ternano Libero Liberati. Ad omaggio, per chi viene dal centro Italia, non si può non partire proprio dal luogo, subito fuori Terni (E45 ed SS79), dove è posta una targa alla memoria. È quindi il Parco Fluviale del Nera ad accoglierci con lo spettacolo della Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa: tre salti d’acqua di 165 metri complessivi con cui il fiume Velino precipita nel Nera. tur2 Sei una mummia! Proseguendo lungo la SR209 e le gole del Nera, ecco quindi Ferentillo. Con in serbo un posto sorprendente: il Museo delle Mummie (tel. 0743-54395, Euro 2,60). Macabra esposizione di corpi umani naturalmente essiccati, dal soldato napoleonico impiccato, alla giovane morta di parto. A Scheggino invece, annunciato dal suggestivo passaggio sotto la Torre del Nera, si trova l’Activo-park, il più grande parco outdoor in Italia (www.activopark.com). Impossibile ovviamente trascurare il borgo storico, con la rocca e belle chiese e palazzi,  anche rinomato centro tartuficolo (specialità: gamberi al tartufo). Per gli amanti del fuoristrada, magico il percorso della vecchia ferrovia a scartamento ridotto Spoleto-Norcia: 10 km di zig-zag tra i fossi Valligiana e Scentelle, fino a Sant’Anatolia di Narco, superando ben cinque gallerie, di cui due elicoidali, e sette viadotti. Da Sant’Anatolia, lasciando la Valnerina, si può raggiunere il delizioso borgo di Monteleone di Spoleto, attraverso Colle Sciutri, accesso verso il norcino e i Sibillini. Ripresa la 209 e raggiunto il borgo fortificato altomedievale di Castel San Felice, giriamo ora per la SP469, poi 395, che supera Forca di Cerro verso Spoleto, sugli stessi entusiasmanti tornanti delle Mille Miglia. Lungo il percorso, boschi e panorami a gogò. A Spoleto i motivi di sosta sono molteplici, dai preziosi tesori del centro storico (Duomo, Rocca Albornoz, teatro romano) alla passeggiata romantica lungo il Ponte delle Torri.

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