Sardegna

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Redazione - @InMoto_it

01.05.2013 ( Aggiornata il 01.05.2013 10:27 )

Si comincia con una grande festa folcloristica, una delle più famose e rappresentative della Sardegna, e si finisce tra i coralli a gustare aragoste. Nell’intermezzo, alcune tra le spiagge più suggestive dell’isola e un intero parco nazionale. Non male come programma, vero? L’isola dell’Asinara, tra le più selvagge del Mediterraneo (intatta “grazie” alla presenza fino a pochi anni fa di un carcere di massima sicurezza) è oggi una splendida oasi protetta, con animali bradi e altre attrattive naturalistiche (www.parcoasinara.org). Il percorso d’avvicinamento, attraverso la Nurra, inizia da Porto Torres, punto d’attracco dei tragetti (Grandi Navi Veloci, tel. 010-2094591). La zona di Porto Torres è chiaramente industriale, ma si può comunque dare un’occhiata alla bella Basilica romanica dell’XI secolo. Imboccata la provinciale 57 e poi la SP34, in venti minuti di guida rilassata siamo già sulle magnifiche spiagge di Stintino, passando i ruderi della tonnara Saline. Le imbarcazioni per l’Asinara partono dal molo Mannu (tel. 079-520060). L’escursione, immancabile, dura da poche ore a un’intera giornata. In moto, si raggiunga quindi Torre Pelosa: scenari mozzafiato! Scendendo lungo la costa occidentale (SP34, bivio Pozzo San Nicola), dopo un ultimo, bel tratto panoramico la strada termina all’Argentiera, affascinante struttura in disuso di una vecchia miniera d’argento. via3 La Provinciale ci conduce ora a Sassari (40 km), dove meritano una visita il Duomo, il Museo nazionale Sanna (tel. 079-272203) e i begli edifici del “salotto buono” di Piazza d’Italia. Ed è qui che c’è la festa, da più di cent’anni a metà primavera: la Cavalcata Sarda, la più caratteristica manifestazione folk dell’Isola. Con un’imponente sfilata in costumi tradizionali, canti, balli ed esibizioni equestri (www.lacavalcatasarda.it). Tornando verso la costa con la SS291, poi SP42, si può dare un’occhiata all’area nuragica di Anghelu Ruju, prima di raggiungere Alghero la catalana, patria di coralli e aragoste, dove la vita ferve di sera come di giorno. Immancabili i 28 km fino a Capo Caccia (SS127 e SP55), godendo le splendide spiagge della Riviera del Corallo e la visita dell’interessante Nuraghe Palmavera. Senza dimenticare di scendere i 656 gradini che conducono alla spettacolare Grotta marina di Nettuno, ricca di concrezioni calcaree. via2

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