Ducati Multistrada 950: crossover per tutti

Ducati Multistrada 950: crossover per tutti

Richiesta e desiderata da molti la Multistrada 950 riempie un settore dove Ducati mancava da un po' con una moto con prestazioni umane, dimensioni contenute, facile da guidare e adatta a tanti

Davide Calzolari

25.07.2017 14:49

La linea non cambia molto rispetto alla sorella più grande: la 950 è una Multistrada e non fa nulla per nasconderlo: la si riconosce subito, anche da lontano con forme più gentili che invogliano a saltarci sopra senza paura e con la ruota anteriore da 19 pollici che strizza l’occhio alle strade bianche.

COM’E’ FATTA - La cura e la qualità dei particolari è stata sviluppata con gusto: plexiglas regolabile, un bel serbatoio capiente che non ingombra,  accostamenti cromatici che snelliscono le forme, il disegno del forcellone dello scarico e i gradevoli cerchi contribuiscono a farsela piacere. Con la Multistrada 950 i tecnici Ducati non hanno abbandonato la tecnologia che ha stupito sulla 1200. Anche qui troviamo il concetto di “quattro moto in una” con la possibilità di selezionare la modalità di guida più congeniale, Sport, Touring, Urban ed Enduro.
Il motore bicilindrico Testastretta 11° da 937 cc è stato sviluppato per soddisfare sia a livello di potenza, con 113 CV dichiarati non ci si ritrova mai a corto di fiato e si rientra agevolmente nella normativa Euro 4, mentre l’elettronica si affida al pacchetto DSP (Ducati Safety Pack) che comprende ABS Bosch 9.1MP e Ducati Traction Control (DTC).

Ducati Multistrada 950: foto

Ducati Multistrada 950: foto

Richiesta e desiderata da molti la Multistrada 950 riempie un settore dove Ducati mancava da un po' con una moto con prestazioni umane, dimensioni contenute, facile da guidare e adatta a tanti

Guarda la gallery

COME VA IN CITTA’…  - Una volta in sella si riscontrano sensazioni positive: tutto è dove lo si vorrebbe avere, e la triangolatura del sistema sella, pedane, manubrio è studiato per dare accoglienza a tutte le corporature. Girare nelle città è alla portata di tutti, l’erogazione permette di guidare con un filo di gas senza strappi o sussulti e la ciclistica agile e svelta accompagna il pilota in ogni sua azione. Le sospensioni funzionano a meraviglia: dossi, dissuasori e buche sono assorbiti senza trasferire al pilota sollecitazioni indesiderate, con un assetto che rimane tendenzialmente neutro, con poche variazioni anche nelle frenate più decise e nelle accelerazioni rapide.

… E FUORI - Lasciando la città le sensazioni positive non cambiano: le sospensioni si adattano immediatamente al manto stradale e alla tipologia di guida, a centro curva è molto veloce e offre una solidità di avantreno che permette di sentire sempre il pneumatico anteriore. L’inserimento in curva impressiona per la rapidità con cui avviene con l’avantreno che punta deciso alla corda e tiene la linea impostata. Lo stesso comportamento si percepisce al posteriore con l’aggiunta che qui diventa veramente divertente agire senza remore sul gas sentendo che il posteriore non si schiaccia e derapa leggermente tenuto sotto controllo dal DTC che interviene in maniera fluida e progressiva senza far mancare la presenza della potenza. Il motore non ama i regimi più bassi e fino a che non si sono oltrepassati i 3.000 giri “brontola” un pochino con qualche vibrazione ma senza strappare da lì in avanti si irrobustisce sempre di più con una spinta piena e pulita e quando il contagiri inizia ad avvicinarsi agli 7.000 giri cambia voce e improvvisamente inizia a spingere con convinzione arrivando di slancio alla zona rossa.
L’impianto frenante ha raggiunto la piena maturità, il rapporto con il comando è progressivo e la frenata molto modulabile in qualsiasi situazione con un attacco adatto all’utilizzo su strada e un ABS presente ma poco invasivo.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento