Yamaha TMax "DX": la prova su strada

Yamaha TMax "DX": la prova su strada

Numerose le novità per il rinnovato maxiscooter sempre più “re” del mercato italiano. Ecco le sensazioni di guida

 

Federico Garbin

03.03.2017 15:54

Yamaha TMax DX versione 2017: ciclistica tutta nuova, più compatta e svelta, meno chilogrammi (216 è l'insindacabile verdetto della bilancia) e una dotazione che non è mai stata così ricca: parabrezza regolabile elettricamente, sella e manopole riscaldate, cruise control, doppia mappatura di accensione, sistema Smart-Key e connettività grazie alla nuova app sviluppata in collaborazione con Vodafone con funzionalità di localizzazione, tracciatura e implementazione delle funzioni del nuovo quadro strumenti.

Yamaha TMax "DX": la prova su strada - FOTO

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Numerose le novità per il rinnovato maxiscooter sempre più “re” del mercato italiano. Ecco le sensazioni di guida

 

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TARGET ESIGENTE - Quest'ultima evoluzione dello scooter sportivo secondo Yamaha nasce con l'intento di soddisfare i più esigenti amanti del segmento, cittadini o turisti incalliti.
E ci riesce pienamente perché la guida non è mai stata così precisa grazie alle nuove sospensioni e alle inedite geometrie (il cannotto di sterzo è stato aperto di 1 grado, la forcella ha steli più lunghi e il monoammortizzatore è regolabile nel precarico e nel freno in estensione) che hanno regalato a questo modello impareggiabili qualità dinamiche.

PIACERE DI GUIDA - Svelto nello scendere in piega, agile nel cambiare direzione e stabile anche ad elevate andature, il TMax è ora ancora più gustoso da condurre nei tratti guidati. Questa positiva caratteristica non ha però intaccato il comfort di marcia, anzi. Il parabrezza offre una schermatura efficacissima contro il vento sfavorevole o le intemperie mentre la possibilità di riscaldare sella e manopole è di grande aiuto per il diporto quotidiano, indipendentemente, soprattutto in questa stagione. Per non parlare del cruise se si affrontano lunghe trasferte autostradali... 

CONSUMI OK - Lo spazio a bordo non manca anche se la parte frontale della sella, che nasconde il bocchettone del carburante, può creare qualche fastidio a chi guida in posizione avanzata. Toccare saldamente il suolo è però alla portata di tutti e il manubrio è davvero ben curvato così come ben posizionati sono i blocchetti elettrici e le leve, regolabili nella distanza.
La doppia mappatura di accensione permette di gestire al meglio l'erogazione del bicilindrico da 530 cm3, mai in affanno è anche molto parco nei consumi: anche a ritmi sostenuti è facilissimo superare i 20 km/l. 

POCHE “PECCHE” - C'è anche qualche punto debole: l'ABS, soprattutto al posteriore, risulta un po' invasivo; l'apertura dello sportello del retroscudo (servito da una presa a 12 Volt) non è facilissima da azionare e la linea, soprattutto nella zona posteriore, non convince tutti e, indubbiamente, ha perso un po' di personalità. 
Il prezzo è poi molto elevato: la versione "DX", la più ricca, costa ben 13.390 Euro. La "SX", con dettagli sportivi ma con una dotazione meno pregiata è offerta a 12.290 Euro, mentre per l'allestimento standard sono richiesti 11.490 Euro. Insomma, non è certamente questo il punto di forza del nuovo TMax.

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