Kawasaki Versys 650: come va

Kawasaki Versys 650: come va
Più bella, più sicura e ancora più facile: è la nuova Versys 650

Redazione - @InMoto_it

19.12.2014 ( Aggiornata il 19.12.2014 18:55 )

Difficile non volerle bene, ma attenzione non stiamo parlando di una donna ma della nuova Kawasaki Versys 650.

Il taglio netto a livello di estetica con il passato è evidente e deriva da un'attenta analisi di mercato che ha evidenziato come la linea precedente era originale ma peccava in fatto di eleganza, le modifiche non hanno interessato solo la parte estetica ma in generale tutta la moto con lo scopo di renderla ancor più facile e divertente.

La nuova linea con i due fari paralleli e non sovrapposti è decisamente più accattivante e crea un legame diretto con i modelli più sportivi della casa di Akashi, senza tralasciare il lato turistico grazie ad un parabrezza più ampio e facilmente regolabile da fermo con due pratici pomelli.

La base meccanica e ciclistica è rimasta invariata ma sono arrivati 5 cavalli in più per il piccolo motore bicilindrico con conseguente aumento anche della coppia, una nuova forcella con regolazioni separate, precarico nello stelo di sinistra, e idraulica, solo nel ritorno nello stelo di destra con foderi allungati di 25 mm mentre il monoammortizzatore si può regolare ora con un pratico pomello.

Per migliorare ancor di più le doti turistiche il motore è fissato al telaio con nuovi supporti disegnati per diminuire le vibrazioni ed è stato irrobustito il telaietto posteriore per poter utilizzare le nuove borse laterali integrate, apribili con la chiave di accensione, e il serbatoio ha guadagnato due litri di capienza.

Anche l'impianto frenante è stato adeguato con una nuova pompa al manubrio e pinze Nissin, con un disco posteriore maggiorato a 250 mm e l'ABS Bosch di ultima generazione siglato 9.1 MB

In sella si ritrovano le sensazioni di facilità e semplicità del vecchio modello ma con dei miglioramenti immediatamente percepibili, le nuove sovrastrutture inseriscono ancora di più il pilota nel corpo macchina e tutto si trova esattamente dove lo si vorrebbe avere, l'aumento di peso dovuto principalmente al nuovo telaietto e alle valigie si nota solo nelle manovre da fermo basta un minimo di movimento e tutto sparisce.

Più  la si guida e più ci si diverte, facile come poche e veramente comoda, le sospensioni tarate sul morbido filtrano tutto ciò che incontrano e la nuova linea devia efficacemente l'aria dalla maggior parte del corpo a qualsiasi velocità

Se la taratura morbida delle sospensioni potrebbe far storcere il naso a qualche pilota con pruriti sportivi, basta un ritocchino con qualche click alla taratura delle sospensioni ed ecco nelle mani un bel giocattolino con cui divertirsi.

L'aumento di potenza del motore è avvertibile soprattutto ai bassi e medi regimi, qui la spinta è lineare e morbida senza rifiuti o strappi, si procede serenamente senza preoccuparsi della potenza che arriva sulla ruota posteriore tanto è diluita e progressiva e se si vuole qualche cosa in più basta spostarsi nella parte alta del contagiri.

I freni hanno guadagnato quel pizzico di potenza e mordente in più che non guasta conservando una straordinaria modularità senza chiamare in causa l'ABS se non strettamente necessario.

Difetti? Difficile trovarne, ad essere puntigliosi la corsa un pochino lunga del comando dell'acceleratore la disposizione dei comandi delle manopole riscaldate e dei fendinebbia che potevano essere integrati nei blocchetti che stonano con l'alto livello generale delle finiture.

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