Moto Morini 650 SCR e STR, i voti del #SottoEsame

Moto Morini 650 SCR e STR, i voti del #SottoEsame#sottoesame

Le nuove Seiemmezzo rappresentano il futuro di Morini, che dopo anni di sonnolenza sembra finalmente pronta per tornare a volare alto. Ecco come se la sono cavata

19.09.2022 18:00

Che tempi. Un’azienda come la Moto Morini di 50 anni fa, oggi, non potrebbe esistere. Oggi c’è bisogno di stringere accordi con Paesi lontani dal nostro, tendenzialmente a est (nel 2018 Morini è stata acquisita dal colosso cinese Zhongneng), quantomeno per abbattere i costi di industrializzazione delle componenti più dispendiose. Viviamo in un mondo globale e sono da premiare le aziende che riescono ancora a fare del vero Made in Italy, termine ormai abusato ma che in alcuni casi, come Morini, dice la verità. E il mercato le sta dando ragione. Anche le ultime arrivate, le Seiemmezzo SCR e STR, sembrano avere tutte le carte in regola per seguire il successo della enduro, l’X-Cape, già molto apprezzata. Vediamo come se la sono cavata alla prova del nostro #SottoEsame. 

MOTO MORINI SEIEMMEZZO: DESIGN

Le Moto Morini Seiemmezzo SCR e STR sono molto curate nei dettagli. Lo si nota osservando piccole cose, come i cavi sul manubrio ricoperti da guaina, la slitta per regolare il gioco catena, i comandi di freno e frizione regolabili nella distanza, il piolino della leva del cambio regolabile in altezza…attenzioni non banali, soprattutto per la categoria. Il colpo d’occhio, è inutile negarlo, è però per la SCR, con gli steli della forcella dorati e il suo verdone militare. La STR è un pelino più anonima. VOTO 7,5

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