Nel mondo dei pneumatici sportivi è nata una nuova stella, abbiamo provato i nuovi M 9RR su strada e in pista. Ecco com'è andata
Avere la capacità di dare soddisfazione sia su strada che in pista non è compito facile per uno penumatico. A rincarare la dose sui nuovi M9 RR grava l'eredità degli ottimi M7 RR, pneumatici che per anni sono stati in cima alle classifiche di gradimento degli appassionati.
Gli M9 presentano novità tecniche importanti, in primis l’adozione del bimescola anche all’anteriore, il cui battistrada è ora diviso in 3 fasce di uguali dimensioni, con quella centrale più dura di quelle latereali. Il posteriore, anch’esso bimescola, ha una fascia rigida centrale più stretta e che occupa solo il 24% del battistrada (più o meno 50 mm di larghezza). Adotta la tecnologia Cup&Base per meglio distribuire le forze e consentira una temperatura più omogenea del battistrada. Questo tipo di tecnologia consiste nell’avere la mescola più dura distribuita su tutta la curvatura del battistrada, con la soluzione più morbida delle spalle laterali incollata sopra.
Anche la struttura portante in tessuto di rayon cambia conformazione alla ricerca di maggior rigidità in pista e migliore dolcezza nell’utilizzo stradale.
Il disegno degli intagli ora è pensato per dare risposta più sportiva oltre i 30° di angolo di piega e garantire un veloce warm-up del battistrada, e alle massime angolazioni la fascia slick laterale cresce di dimensioni per migliorare grip e stabilità. Qui l'impronta a terra aumenta del 5%.
Metzeler Sportec: come sono fatti i nuovi M9 RR
Andrea Toumaniantz ha intervistato Matteo Torchiana, responsabile dello sviluppo Metzeler, per spiegare la novità M9 RR, il nuovo pneumatico dedicato alle moto sportive
Guarda il videoGli M9 non sono pensati solo per le prestazione sportive, infatti l’ampio utilizzo di silice del battistrada, permette anche un’ottima tenuta sugli asfalti freddi e sul bagnato.
Su strada abbiamo apprezzato soprattutto la grande fluidità nelle discesa in piega è l’ottimo feeling trasmesso dall’anteriore, sul cui solido appoggio si può contare in ogni situazione. Una cosa per nulla scontata per un pneumatico è anche l’uniformità di comportamento dimostrata su vari modelli di moto e con varie misure del posteriore. Il tempo di riscaldamento (warm-up) è vicino allo zero e permette di avere ottimo grip da subito e anche passando sulle classiche macchie di umido nelle zone d’ombra, il calo di aderenza è minimo.
Tra i cordoli hanno stupito un po’ tutti per l’ottimo comportamento anche sotto stress. L’anteriore molto comunicativo permette ingressi in curva anche col freno ancora in mano mantenendo facilmente la traiettoria impostata. Naturalmente le termo coperte non si utilizzano, visto che per il warm-up basta solo qualche curva. Ottimo anche il grip del posteriore in accelerazione che, pur stressato dalla notevoli potenze di moto come Yamaha R1 o BMW S 1000 RR, ha mantenuto ottime prestazioni anche dopo 5 turni consecutivi, mostrando alla fine solo un piccolo calo sul lato sinistro, il più stressato sulla pista Ascari. Ottima anche la consistenza del battistrada dopo i 6 turni, la temperatura dell’asfalto piuttosto bassa è venuta in aiuto in questo senso, ma il consumo è stato perfetto!
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