Comparativa naked di media cilindrata: lotta all’ultimo sangue!

 

BMW F 900 R - La poltrona

Se una cosa è certa, è che BMW ha molto a cuore il comfort dei propri clienti. In mezzo alle concorrenti, tutte spigoli e linee affusolate, la F 900 R è una poltrona Frau. È tondeggiante, voluminosa, rassicurante. Con lei tutto è pace e serenità. I comandi sono facili da gestire e c’è anche il cruise control. Non è la più semplice da spostare a motore spento (il peso, non indifferente, è piuttosto in alto) ma una volta a bordo si trova un ambiente accomodante. Il manubrio è largo, il busto disteso, le gambe piuttosto raccolte (attenzione a selezionare la giusta sella al momento dell’acquisto: ai più alti le gambe rischiano di rimanere piuttosto raccolte).

Il suo cuore bicilindrico ha buone maniere, nel sound e nell’erogazione. All’irruenza delle sue rivali risponde con una spinta costante ma morbida, pacifica. Chi cerca botte di adrenalina è meglio che guardi altrove, perché qui troverà un motore brioso ma non certo aggressivo. La ciclistica è la giusta compagna di un motore così poco guizzante. È stabile e intuitiva, ma per la verità non molto agile. È una naked grossa e rassicurante, che se strapazzata mostra di non gradire. Il motore è ruvido, nella parte alta del contagiri, e se si forza la frenata fin dentro la curva le sospensioni non sono così equilibrate. Meglio rallentare, godersi il suo comfort (a meno della sella, duretta) e guidare fluidi. Così è decisamente piacevole. Peccato che il sistema Dynamic ESA agisca solamente sul mono: la forcella, sulle buche più profonde, ne gioverebbe un bel po’.