Alpen Master 2012

Alpen Master 2012

Redazione - @InMoto_it

01.09.2012 ( Aggiornata il 01.09.2012 11:21 )

La prova europea più attesa: 21 moto molto diverse si sfidano sulle valli e i passi alpini, per stabilire qual è la più efficace e divertente L’Alpen Master è ormai un classico delle prove europee su strada e quest’anno è arrivato all’ottava edizione. Pensato e organizzato da Gert Thoele, responsabile prove di Motorrad Germania, comprende varie riviste di tutta Europa, risultando uno dei più interessanti test a cui partecipare, grazie al notevole numero di moto da provare e ai numerosi tester stranieri con cui scambiare pareri. Non capita infatti tutti i giorni di avere a disposizione 21 tra i migliori e più attuali modelli di moto, potendo scendere e salire da uno all’altro per confrontarne immediatamente pregi e difetti. Quest’anno abbiamo deciso di tornare all’Alpen Master dopo aver partecipato alle edizioni dal 2006 al 2009, e siamo stati molto contenti della scelta. Probabilmente ad alcuni appare una comparativa poco sensata, ma dopo la nostra prima partecipazione avevamo davvero voglia di ripetere l’esperienza. Edizione 2012 Per l’edizione 2012 sono stati scelti i passi delle Alpi italo-francesi, scegliendo come base logistica Pietraporzio, un piccolo paese della valle Stura, posto sulla statale che da Cuneo porta in Francia passando per il Col de Larche. A detta degli organizzatori tedeschi, la scelta di fare base in Italia è stata pesantemente influenzata dalla qualità del cibo e del caffè (a buon intenditor poche parole...) Tutti i test sono stati effettuati nel fondovalle della Stura e sul percorso del passo della Lombarda, spingendosi in Francia fino ad Isola, piccolo paese che dà il nome al più noto comprensorio sciistico di Isola 2000. Quest’ultimo tratto di strada presenta una metà molto stretta e tortuosa in corrispondenza del lato italiano e una seconda più larga e decisamente più veloce sul versante francese, risultando quindi un perfetto banco prova per le pretendenti al titolo dell’Alpen Master. Le moto Possono partecipare solo nuovi modelli o moto che non abbiano mai fatto parte della prova, questo spiega le difficoltà nella formazione dei gruppi, che a volte mettono a confronto modelli poco simili tra loro. Inoltre la composizione dei gruppi determina pesantemente il passaggio o no alla finale, visto che come quest’anno può capitare di trovare nello stesso gruppo moto potenzialmente candidate alla vittoria, che si eliminano tra loro per accedere alla finale. Proprio per questo si cerca di creare una sorta di testa di serie (vedi la Versys 1000 non inserita nel gruppo delle enduro stradali), che vengono divise tra i vari gruppi, a volte rendendoli troppo eterogenei. La ventunesima partecipante è la vincitrice dell’anno precedente, in questo caso la BMW R 1200 GS, che accede d’ufficio alla finale. Valutazione Le 20 moto vengono suddivise in 5 gruppi di 4 moto e in ciascuno viene eletta una vincitrice. Qui i parametri discriminatori sono puramente numerici, cioè si basano esclusivamente sui risultati dei rilevamenti effettuati e sulle dotazioni offerte da ogni moto. Le tabelle dei rilevamenti, visibili nelle pagine seguenti, comprendono parametri piuttosto inusuali, come la ripresa a 2.000 metri di altitudine o con borse e passeggero e la resistenza dei freni in discesa. Ad ogni voce viene attribuito un certo valore massimo, in modo da assegnare il giusto peso ad ogni singola voce. I voti vengono poi sommati per stilare la classifica. Le vincitrici dei vari gruppi arrivano così alla finale, dove si confrontano anche con la vincitrice dell’edizione precedente, per un totale di 6 moto. Il giro finale è all’americana, cioè si elimina una moto ad ogni passo attraversato. Questa fase dura una intera giornata di guida e in questo caso è la sola votazione dei tester a decidere l’eliminazione. Tutto chiaro? Partiamo!

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento