Triumph Americana by Free Spirits

Triumph Americana by Free Spirits
L’azienda veneta ha sottoposto a una robusta rivisitazione la tranquilla cruiser bicilindrica inglese. Veste grafica aggressiva, motore brillante e molti accessori “hand made” sono gli ingredienti di una ricetta che piace

Redazione - @InMoto_it

01.06.2013 ( Aggiornata il 01.06.2013 11:20 )

Il Team di Free Spirits (www.freespirits.it) è diventato famoso grazie alla qualità ed alle prestazioni delle parti speciali che il genio di Marcello Fontana metteva a punto per le Buell. Dal brand sportivo di Harley-Davidson, l’azienda veneta ha poi spostato l’attenzione sulle naked della famiglia XR e Sportster, nonché sulle Triumph. A quest’ultima declinazione della creatività di Marcello appartiene Americana, una special realizzata su base Triumph America: dopo le roadster americane e le streetfighter di Hinckley, l’ingegnoso customizer ha dedicato una linea di accessori, pregevolmente realizzati, anche alla cruiser inglese spinta da un classico bicilindrico frontemarcia. Americana è stata progettata e realizzata in occasione della 27esima edizione della Biker Fest e ha visto la collaborazione dell’azienda vicentina con il designer tedesco Steven e l’artista dell’aerografo sudtirolese Hups. La veste grafica strizza l’occhio al mondo delle spiagge e del surf, coi colori azzurro e arancione che richiamano le tinte delle albe in riva al mare. Il tutto è stato mescolato con grafiche care alla Bikerfest ed elementi tribali. Il motore bicilindrico frontemarcia di 865 cm3 è stato reso più performante grazie a dettagli progettati e sviluppati dal reparto “R&D” di Freespirits: ad esempio i condotti per i filtri dell’aria maggiorati, realizzati con una tecnologia brevettata. Questa soluzione è stata concepita per far lavorare i filtri conici nella posizione per cui sono stati progettati: collocarli correttamente è stato possibile curvando di 180° un tubolare in acciaio del diametro di 57 mm. L’impianto di scarico, ispirato alle Muscle Car americane, grazie ad un condotto interno spiraliforme è capace di smorzare le emissioni e rendere “civile” il sound pur senza rinunciare alle prestazioni, coadiuvato da una centralina aggiuntiva commercializzata dall’azienda. Dal punto di vista ciclistico spicca l’adozione di un nuovo forcellone ricavato dal pieno, in grado di ospitare un pneumatico di 240 mm Ø: per consentire questa modifica è stata rivista la trasmissione finale a catena, sostituita da una a cinghia opportunamente disassata mediante un secondo pignone. Il parafango posteriore autoportante è sospeso per mezzo di una coppia di ammortizzatori Progressive Suspension ad interasse accorciato: la sua struttura particolarmente resistente è in grado di sopportare anche il peso del passeggero su un sellino aggiuntivo. L’avantreno è stato aggiornato grazie ad una imponente forcella per Harley-Davidson (opportunamente rivista nell’idraulica): si tratta di un elemento commercializzato da Motorcycle Storehouse, colosso internazionale dell’aftermarket di cui Free Spirits cura la distribuzione. Il ricco catalogo del marchio nord-europeo ha fornito anche i cerchi a raggi e il mozzo anteriore, adattato per abbinarsi al meglio alle nuove piastre artigianali che riproducono l’avancorsa di serie. Nella lunga lista di accessori ricavati dal pieno, frutto della ricerca condotta da Marcello Fontana, figurano le pedane avanzate ricavate dal pieno e il supporto targa che integra il gruppo ottico posteriore e gli indicatori di direzione, i semimanubri, il carter di protezione per il pignone, il kit che riposiziona il tachimetro nella consolle al centro del serbatoio, le staffe per riposizionare gli specchi retrovisori. Una pompa freno maggiorata consente di agire col giusto vigore sulle due pinze Brembo a 4 pistoncini ancorate a supporti fatti ad hoc. I dischi sono due Newfren di 320 mm Ø ottenuti per tempra completa senza ricottura ad induzione. Tutte le modifiche, recita il mantra di Free Spirits, sono reversibili.

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