Avatar Toruk by Crazy Choppers

Avatar Toruk by Crazy Choppers

Redazione - @InMoto_it

01.04.2012 ( Aggiornata il 01.04.2012 14:02 )

Un megachopper ispirato al film di James Cameron, Avatar, e più precisamente al drago alato Toruk. La struttura, le linee, i disegni e in parte anche i colori della moto richiamano quelli del “mostro” alato Il “mostro” che vedete ha un nome: Toruk, o come i Na’vi lo chiamano, “ultima ombra”, ed è ispirato al drago omonimo del film Avatar. Dall’immagine in 3D i ragazzi dell’officina milanese Crazy Choppers hanno plasmato l’acciaio per trasformarlo in una custom accattivante e aggressiva. Presentata per la prima volta al Motor Bike Expo di Verona, l’Avatar Toruk esce dalla “grotta” milanese di Crazy Choppers e si mostra in tutto il suo splendore agli appassionati chopperisti. Stupore, ammirazione e soprattutto tante foto scattate da appassionati e curiosi. L’Avatar però bisogna sentirla accesa, perché il suono che emana è terrificante e spaventoso, proprio come il drago del film di Cameron. Il motore è un Thunderheart modificato con pistoni Revreck e cilindri Rebuffini, il cambio è manuale, a sei marce, e una enorme leva si innalza dalla parte sinistra del mezzo. La trasmissione primaria è BDL-EFM Autoclucth con finale a catena mentre la frizione è automatica. Anche gli scarichi, della Martin Bros, sono stati scelti aperti per rendere più accattivante e mostruosa la creatura. I due terminali escono dai due cilindri, sul lato destro della moto, e con le loro forme serpeggianti si incontrano verso la parte posteriore guardando a terra. Il telaio, in acciaio, è stato costruito interamente da Lorenzo Ray e dai ragazzacci di Crazy Choppers con un rake di 42°. La forcella è fornita dall’americana American Suspension mentre le piastre sono by Crazy Choppers. Nella parte posteriore il telaio è rigido. Di 21 pollici è la ruota anteriore, pneumatico Avon e cerchio dell’azienda Revitech mentre l’impianto frenante è by American Suspension. Idem per la ruota posteriore ma qui il diametro è di 18 pollici. Tra gli accessori troviamo pochi aftermarket mentre molti pezzi sono stati costruititi all’interno dell’officina Crazy Choppers. Il fanale è Ness mentre i comandi al manubrio sono Rebuffini. Tutto il resto è fatto in casa: manubrio, parafanghi, il serbatoio con relativa spina dorsale del “drago” Toruk, la sella in pelle di serpente, le manopole, il serbatoio dell’olio, i comandi delle pedane e il fanalino posteriore. Un progetto complicato per Lorenzo e la Crazy Choppers Family perché da tutti c’era la volontà di realizzare un mezzo totalmente artigianale quindi, senza l’utilizzo di calandre, magli o piega tubi di ultima generazione. Ma questo progetto riporta alle origini della Kustom Art e cioè quando quello che contava era lo stile e il talento manuale della nobile arte della lattoneria e delle idee impossibili. Anche la parte grafica non è stata lasciata al caso, l’artista milanese che ha “dipinto” l’opera è 750ml, al secolo Mario Leuci. Le lavorazioni che sono state applicate sulla Toruk sono totalmente manuali senza l’utilizzo di maschere, bozze o altri e facili artifici, solo aerografo a mano libera. Per finire, questa custom non è stato solo un esercizio di stile: il proprietario, Davide, potrà godersela per strada tutti i giorni perché il “drago” è omologato. 12040fob

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