Ducati Monster S4R Erky

Ducati Monster S4R Erky

Redazione - @InMoto_it

01.04.2012 ( Aggiornata il 01.04.2012 13:59 )

Giordano Loi è un giovane designer sardo che oltre a disegnare oggetti di arredamento di vario genere spesso si diletta a reinterpretare le moto che più lo stimolano: le Ducati. come Questa Monster Giordano vive e lavora in provincia di Nuoro, in Sardegna. Personaggio abile e schivo, ha al suo attivo diverse special che regolarmente salgono agli onori della cronaca e che in qualche caso hanno perfino anticipato le linee poi viste su produzioni di serie. Nonostante si sia cimentato su vari marchi e modelli, le Ducati sono indiscutibilmente le moto che gli danno il batticuore, e il pensiero di reinterpretare la Monster lo solleticava da tempo. «Ma – come ci spiega lui stesso – il problema è che chi compra una Monster, vuole una Monster. Una moto nuda, semplice ed essenziale nelle sue forme». Da qui nasce il progetto Erky, un nome che nella lingua dorgalese (il paese natale di Giordano) è il mostro per antonomasia. «C’è anche un precedente storico – ci dice. – Negli anni ’70, infatti, un noto fabbro del paese creò un’opera in ferro con questo nome che sconvolse l’opinione pubblica per le sue proporzioni gigantesche e per la quantità di ingranaggi che prendevano vita al movimento di una leva. L’imprinting nell’immaginario collettivo è vivo ancora oggi e il pensiero di rendere omaggio ad un artista defunto prematuramente mi è sembrava buona cosa». La moto scelta per vestire le nuove forme è una Monster S4R, un modello che il designer ha preferito sia per il monobraccio a traliccio, sia per la giusta dose di cavalli, ma le sovrastrutture montate su questa moto possono essere applicate a qualsiasi Monster. «Sin dai disegni preparatori – continua Loi – ho pensato che alcuni componenti vitali, come la batteria, potevano essere spostati per alloggiare senza problemi una pompa benzina con relativa flangia in Ergal di 999. La batteria è stata quindi spostata sotto la sella mediante un supporto in inox, soluzione che ha centralizzato ulteriormente la distribuzione dei pesi, e il regolatore di tensione è ora ancorato inferiormente e può raffreddarsi meglio. Ho eliminato il compensatore per i vapori dell’olio dotando il blocco motore di una nuova valvola di sfiato accompagnata da un filtro a cono. Sempre alla ricerca del massimo spazio disponibile sopra il cilindro verticale ho costruito una nuova staffa per ospitare la centralina e relativi componenti ausiliari. Una caratteristica che doveva contraddistinguere il mio serbatoio, consisteva nell’avere una presa d’aria triangolare disposta centralmente sul dorso. Questo elemento distintivo avrebbe poi enfatizzato il suono di aspirazione a scapito però dell’incolumità del motore se la moto fosse stata abbandonata sotto un getto d’acqua … ma si sa che le cose preziose non si lasciano incustodite». Formalmente il serbatoio si può riassumere con la raggiatura centrale che, assieme al raccordo con la sella, richiama il profilo del Monster. Dalla mediana in poi è stato tenuto un profilo stretto come la sella, per poi allargarsi superiormente come se vi fossero dei muscoli dorsali che incastonano il foro di aspirazione. L’incavo per le ginocchia caratterizza la vista laterale, così come le parti in fibra di carbonio a vista. Il retrotreno è caratterizzato dalla sella originale rimodellata asportando la porzione del passeggero. Per questa nuova configurazione il telaio è stato tagliato all’altezza dei maniglioni, saldandovi poi un nuovo traversino per chiudere la struttura (questo è l’unico dettaglio “invasivo” della trasformazione). Imbullonato alla struttura c’è un nuovo telaietto minimale che sostiene supporto targa e scarico. Mantenendo la sella originale e dovendo contenere gli ingombri la forma del codino era quasi obbligata, una sorta di pinna di squalo, arcuata e semplicissima nello sviluppo dei piani, con l’unico vezzo da ricercare nel solco che ospita parte del gruppo ottico posteriore. Della partita c’è anche un impianto di scarico Arrow, mono posteriore Ohlins e cerchi di Hypermotard. Infine Giordano ha sostituito il fanale originale con quello della Monster Evo, più consono alla linea del mezzo, anche se qualche disegno per il gruppo ottico è già pronto, assieme ad altre sorprese. Gli stampi per trasformare una Monster in un Erky sono già pronti, se volete saperne di più: www.giordanoloi.com. 12044fg8

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