Un ritorno alle origini per la Casa italiana, che ha presentato a Milano la versione definitiva la sua “scrambler” pronta a conquistare i giovani
Niente male! Già in versione non definitiva aveva già destato interesse ad EICMA 2015 ed anche ora, nella versione ufficiale, non ci dispiace affatto. Il nome è quello dello storico modello pesarese e così ad occhio pare una perfetta antagonista della Ducati Scrambler 400, una vera scommessa della gestione cinese del marchio, che potrebbe riscattare gli scettici.
Un ritorno alle origini per la Casa italiana, che ha presentato a Milano la versione definitiva la sua “scrambler” pronta a conquistare i giovani
Guarda la galleryCOM’E’ FATTA - Linee arrotondate, coda tronca e faro circolare a led dal sapore molto classico, con lo stemma in rilievo del leoncino che troneggia sul parafango anteriore. Il propulsore è il bicilindrico parallelo a 4 valvole e distribuzione DOHC da 499,6 cm3, con 48 CV e 45 Nm, che equipaggia lanche la TRK502. Il telaio è in tubi e il forcellone ha il monoammortizzatore laterale, mentre all’anteriore la forcella USD regolabile da 50 mm sorregge le pinze del doppio disco anteriore da 320 mm.
C’E’ ANCHE LA TRAIL - Alla versione base si affianca anche la Leoncino Trail, dal carattere più “scrambler”, con ruota anteriore da 19” e corsa sospensioni maggiorata. Disponibile ad inizio 2017, siamo in attesa di sapere il prezzo…
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