MBE: una Ducati per Rino Caracchi

MBE: una Ducati per Rino Caracchi
Il motore è un 1000 Mike Hailwood Replica degli anni Ottanta, il forcellone richiama le Pantah 600 ufficiali: realizzata da Stile Italiano, la Rino Caracchi Tribute sarà al Motor Bike Expo di Verona

FLG

16.01.2019 ( Aggiornata il 16.01.2019 10:50 )

È l’ultima realizzazione della “Stile Italiano”, punto di sintesi tra un’azienda all’avanguardia e una bottega di appassionati che delle special e delle moto d’epoca ha fatto una ragione di vita: parliamo della Ducati ‘Rino Caracchi Tribute’, che dal 17 al 20 gennaio sarà esposta a VeronaFiere, al Motor Bike Expo, padiglione 4, stand 20 L.

Si tratta dell'omaggio dei customizer friulani all’uomo che assieme a Giorgio Nepoti fu anima della Scuderia NCR.

COM’E’ FATTA - Trattandosi di una Rino Caracchi Tribute è su base Ducati, ma non una Ducati qualsiasi: il motore è un 1000 Mike Hailwood Replica degli anni Ottanta, ancora con la gloriosa distribuzione a coppie coniche, dotato di frizione a secco, avviamento elettrico e tante finezze di dettaglio, tra cui le finestrelle trasparenti che lasciano vedere le coppie coniche che ruotano. La ciclistica è stata fatta ad hoc ma rigorosamente incentrata su un telaio a doppia culla aperta in tubi, ed è in tubi pure il forcellone che richiama le Pantah 600 ufficiali e costituisce il cuore della sospensione cantilever.

La parte più bella è la carrozzeria, nel design e nella realizzazione: la scocca in pezzo unico ha una sinuosa silhouette che abbraccia sella, serbatoio e cupolino andando a formare gli appoggi delle braccia, ed è tutta in lamiera di alluminio battuta a mano.

La componentistica: forcella Öhlins FG9050, cerchi Marvic, freni Brembo e due singolari scarichi alti come quelli della moto che vinse la 200 Miglia di Imola, prodotti dalla Virex.

LA STORIA – La scuderia NCR nasce nel 1967, in via Signorini, nella periferia Ovest di Bologna, a Borgo Panigale. I tre fondatori, Rino Caracchi, Giorgio Nepoti e Rizzi, creano un’officina meccanica nella quale iniziarono a costruire moto da corsa su base Ducati. Nacquero quindi le prime Ducati da corsa, proprio a pochi passi dallo stabilimento della casa produttrice.

Supportati da personalità del calibro di Farnè, Recchia, Pedretti, Cavazzi e dall’Ing. Taglioni, i fondatori realizzarono nel periodo tra fine anni ’60 e inizio ’90 moto uniche, eccellenti sotto ogni punto di vista e capaci di vincere competizioni mondiali. Su tutte ricordiamo la mitica e gloriosa Ducati 900NCR di Mike Hailwood che nel 1978 vinse il Titolo Mondiale Formula 1 all’isola di Man.

La scuderia NCR è stato il primo reparto corse distaccato della Ducati. Infatti all’epoca, anni ’70, Ducati non era coinvolta direttamente nelle corse e quindi i motori e le parti ciclistiche venivano affidate alla NCR per essere poi elaborate, alleggerite, lucidate, preparate per un’applicazione estrema e assemblate insieme dando vita a moto da corsa, pronte per lottare nelle piste di tutta Europa contro squadre e team ufficiali. Altri talenti, oltre a Hailwood, corsero per NCR come Cannellas, Grau, Perugini, Francini, Ricci ed altri invece corsero con moto Ducati preparate da NCR ma gestite da altri team come Gardner e Spencer. Da tutto il mondo le scuderie si recavano in via Signorini per acquistare le ultime novità di NCR e sparse per il mondo si trovano oggi le serie limiate che NCR produceva ogni anno su base Ducati.

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