A Motodays le regine degli anni ‘70

A Motodays le regine degli anni  ‘70
Dal 9 al 12 marzo in Fiera Roma il padiglione Vintage ospiterà gli esemplari che fecero invecchiare le moto inglesi con l'arrivo dei freni a disco e l'avviamento elettrico

Redazione - @InMoto_it

20.02.2017 08:39

Il Salone capitolino declina la moto in tutte le sue interpretazioni: dalle novità di prodotto alle special customizzate da autentici artisti della personalizzazione, fino alle moto d’epoca, alle quali anche quest’anno è riservata un’attenzione particolare. Il padiglione Vintage di Motodays, dal 9 al 12 marzo, ospiterà le moto storiche in collaborazione con il Moto Club Yesterbike di Roma.

Il “tema” è quello degli Anni Settanta e della “Maxi Rivoluzione” che avvenne in quel periodo. E’ allora che iniziano ad apparire le moto “moderne”, con i freno a disco e l’avviamento elettrico. La moto che ha fatto da spartiacque è la Honda 750, che ha esordito alla fine del ’69 e che è stata anche la capostipite di una lunga dinastia di moto giapponesi sempre più tecnologiche: dalla Suzuki 750 3 cilindri alla Kawasaki 500 prima e 750 dopo, fino alla Titan 500 e poi 750 a 3 cilindri.

L’arrivo di queste moto, di cui diversi esemplari saranno in esposizione, fece invecchiare di colpo le moto inglesi, che a Motodays saranno presenti attraverso alcuni esemplari BSA, Triumph e Norton, che rappresentano il canto del cigno dell’industria inglese, rinata poi molti anni dopo, con nuove idee. A fronte del massiccio attacco giapponese l’industria tedesca ha opposto la resistenza della BMW, con il suo Boxer, della cui evoluzione godiamo ancora oggi, e da parte dell’industria italiana con le diverse fabbriche che hanno espresso il massimo della loro tecnologia. La Laverda 750 e 1000 tre cilindri, la Benelli con il bicilindrico Tornado e con il 6 cilindri 750 e poi 900 e poi Moto Guzzi, con la famiglia dei V7 ne costituiscono validi esempi. Ducati, da parte sua, lancia il bicilindrico 750, derivata dalla 500 che ottenne un grande risultato con Bruno Spaggiari, alla 200 di Imola del 1972. Questo motore desmodromico viene sviluppato sempre negli anni Settanta nella versione anche 900 di cui ci sarà un esemplare della Darmah.

Il mercato italiano dell’epoca godeva di alcune facilitazioni sull’IVA delle moto di media cilindrata, ciò permise la crescita di alcuni modelli da parte delle Case italiane di cui alcuni esemplari come il Morini 350, l’MV 350 e l’Aermacchi 350 sono un ottimo esempio.

UNA STORIA SU DUE RUOTE – A Motodays Bardahl – azienda leader nel campo dei lubrificanti per moto - presenterà la nuova linea di prodotti Vintage abbinata ad un contest: in premio una fornitura di prodotti Bardahl del valore di 1.000 euro e la pubblicazione di un episodio di vita motociclistica su una nota rivista del settore riservata alle moto d’epoca. L’iniziativa, intitolata "Una storia su due ruote" invita a raccontare un episodio della propria vita sulle due ruote, purché con un mezzo d’epoca. Nel padiglione Vintage di Motodays sarà predisposto uno spazio espositivo dove ogni partecipante potrà esporre in uno spazio di m 4 x 2 la moto o lo scooter protagonista, insieme a immagini, documenti e oggetti che raccontino la storia. La giuria selezionerà due vincitori: uno fra i club e uno fra i privati. La premiazione avverrà a Motodays domenica 12 marzo. Maggiori dettagli e modalità di iscrizione (obbligatoria) sul sito di Motodays www.motodays.it

LE NOVITA’ DI PRODOTTO – Si aggiungono due nuove importanti presenze nell’elenco delle Case ufficiali a Motodays: Suzuki e Yamaha hanno confermato infatti la partecipazione in Fiera Roma con le loro novità di gamma. I due colossi giapponesi si aggiungono a BMW, Honda, KTM, Harley-Davidson, Royal Enfield, Suzuki, Triumph e Yamaha, in rigoroso ordine alfabetico e ciascuna con le sue novità e con la gamma 2017.

Allo stand di Suzuki ci sarà anche la nuova GSX-R1000R, capace di erogare 202 cv a 13.200 giri. Le caratteristiche della supersportiva di Hamamatsu sono state saggiate anche dai piloti della MotoGP Andrea Iannone e Alex Rins, che l’hanno provata ieri sul circuito australiano di Phillip Island.

Yamaha mette sotto i riflettori il nuovo T-Max, giunto alla sua sesta edizione, e anche il nuovo X-Max 300, senza dimenticare la bicilindrica MT-09 e l’intramontabile supersportiva R6 nella versione 2017.

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