Duro colpo per Harley-Davidson in Europa: dal 1° giugno maxi tasse

Duro colpo per Harley-Davidson in Europa: dal 1° giugno maxi tasse

L’Unione Europea ha deciso: per le moto importate dagli Stati Uniti i dazi doganali arrivano al 56% e molti modelli di Milwaukee saranno troppo cari

Redazione - @InMoto_it

12.05.2021 ( Aggiornata il 12.05.2021 11:42 )

Poco tempo fa vi avevamo parlato della proposta da parte dell’Unione Europea su nuove tariffe commerciali del 56% per le moto importate dagli Stati Uniti. Se prima il punto interrogativo era necessario, adesso possiamo toglierlo: i dazi doganali aggiuntivi sono una certezza e andranno a ricadere dal 1° giugno 2021 su una serie di prodotti in arrivo nel nostro continente, comprese apounto le moto di grossa cilindrata (superiore a 500 cc) e, quindi, sui modelli Harley-Davidson.

Duro colpo per la Casa di Milwaukee

Una conseguenza che la Casa di Milwaukee pensava di evitare (molti dei modelli, infatti, sono assemblati in Thailandia), ma l’Unione Europea non ha previsto alcuna deroga in merito: “Nessuna deroga per moto che saranno considerate a tutti gli effetti come prodotti made in USA”. Un colpo piuttosto duro per Harley-Davidson. L’azienda statunitense ha appena modulato la propria produzione in ottica europea, basta pensare alla nuova Bronx, naked studiata e realizzata per andare incontro ai gusti dei motociclisti del nostro continente. Ma ci sono anche la maxi enduro Pan America e l’elettrica LiveWire che rischiano l’insuccesso a causa dei costi troppo elevati per l’Europa: si parla, rispettivamente, dai 16mila euro in su e di 34mila euro. Provate a immaginare dove potrebbero diventare queste cifre con i dazi del 56%.

La risposta di Zeitz

Non sono mancate le riposte dall’azienda. “Questa è una situazione senza precedenti e sottolinea i danni reali di una guerra commerciale intentata contro i nostri azionisti su entrambe le sponde dell’Atlantico”, ha detto Jochen Zeitz, CEO e presidente HD. ”L'imposizione di una tariffa di importazione su tutte le moto Harley-Davidson va contro ogni nozione di libero scambio e se ulteriormente implementate, tali tariffe rappresenteranno un’enorme svantaggio competitivo contro i nostri prodotti, a tutto vantaggio di quelli dei nostri concorrenti europei”.

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