Ancora una bella performance dei dati di vendita, con un aumento del 25,7% rispetto a luglio dello scorso anno, il totale arriva a quota di 36.824 immatricolazioni da inizio anno
I dati delle immatricolazioni di moto e scooter continuano il trend positivo post-lockdown, confermando la crescita per il secondo mese consecutivo: dopo il responso incoraggiante di giugno, l’aumento è del 25,7% rispetto allo stesso mese del 2019.
Le immatricolazioni di motoveicoli con cilindrata superiore a 50cc ha raggiunto raggiunto nel mese di luglio quota 36.824. Il mercato del targato è trainato, ancorauna volta, dalle moto, che svettano in classifica un aumento del 31,11%, pari a 15.040 veicoli venduti; secondo gradino del podio per gli scooter con 21.751 pezzi, e una crescita del 20,48%rispetto a luglio 2019. I ciclomotori fanno registrare 3.281 pezzi venduti, equivalenti ad un incremento del 17,3% sull'anno precedente; complessivamente il totale mercato nel mese di luglio fa segnare una crescita del 25,7%, corrispondente a 40.105 veicoli immessi sul mercato.
Prendendo in considerazione il periodo da gennaio a luglio 2020, c’è un recupero nella perdita dei volumi dovuta al Covid-19. Il calo delle vendite è contenuto al – 14,63% per un totale di 143.746 veicoli venduti in meno. Analogo l'andamento di moto e scooter, con le prime che fanno segnare una perdita del 15,29%, corrispondente a 63.027 veicoli venduti e i secondi che si attestano a 80.587 unità, pari a una flessione del 14,10%. I ciclomotori totalizzano 11.264 pezzi venduti, corrispondenti a un calo del 9,37%.
Il mercato elettrico continua a far segnare dati positivi: nei primi sette mesi dell'anno sono stati 4.700 i veicoli venduti, con un incremento pari al 67,9% rispetto allo stesso periododel 2019. Le novità normative introdotte dalla conversione in legge del decreto crescita e da poche ore entrate in vigore – in particolare, la cancellazione dell'obbligo di rottamazione e l'aumento dei contributi saliti fino a 4.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo termico – lasciano prevedere un’ulteriore accelerazione del segmento a partire dal prossimo mese.
Negli scooter la classe regina è quella dei 125cc con 29.935 veicoli venduti, pari a una flessione del 15,55%. Seguono a breve distanza gli scooter con cilindrata compresa tra 300cc e 500cc con 29.379 pezzi e un calo del 17,02%. Buona la performance dei 150-250cc, che scendono “solo” dell'11,76%, mentre hanno già recuperato le perdite del lockdown i maxi scooter con più di 500 di cilindrata, che fanno registrare +0,8% pari a 7.918 veicoli immessi sul mercato.
Nelle moto conservano la prima posizione le cilindrate superiori a 1.000cc con 15.395 veicoli venduti pari a una flessione del 15,35%. Più importante il calo delle cilindrate 800-1.000 che fanno segnare un –28,35% con 15.325 veicoli immessi sul mercato. Al terzo posto le moto 650-750cc che hanno sostanzialmente già recuperato i volumi dello scorso anno (-0,58%), con 11.943 mezzi venduti. Simili i volumi delle 300-600cc con 11.608 veicoli immatricolati e una perdita dell'11,4%. Le 125cc targano 7.137 mezzi, con un - 13,11%. Chiudono in crescita le cilindrate 150-250cc con 1.757 pezzi venduti e una performance del +2,98%
Si confermano in prima posizione le naked con 24.613 veicoli targati pari ad un calo del 13,83%. Seguono a breve distanza le enduro stradali, che fanno segnare una flessione del 13,96% corrispondente a 22.630 moto immatricolate. Al terzo posto le moto da turismo, con 7.744 pezzi e una perdita del 18,04% rispetto ai primi sette mesi dell'anno precedente. Le custom fanno registrare un calo più significativo, che si attesta a -23,59% pari a 2.993 veicoli. Chiudono le sportive con 2.914 targature e una flessione del 15,95% e la trial/supermotard, con 2.182 pezzi e un calo del 21,9%.
Il presidente dell’associazione dell’industria di settore Paolo Magri parla di “una crescita per certi versi inaspettata, segno di un’interessante attitudine degli italiani verso le due ruote non solo per passione e per un rinnovato desiderio di svago, ma anche come strumento di mobilità individuale fruibile, veloce e sostenibile”.
“Va considerato che il lockdown ha interrotto il mercato nel momento di massima vitalità, ma l’andamento positivo di questi ultimi due mesi di ripresa è significativo e dà fiducia al settore e a tutta la filiera, anche se riduce solo parzialmente l’impatto su un 2020 che segna un -14,63% nelle immatricolazioni: l’autunno fa ancora paura”, ha detto Magri, che ha voluto sottolineare come “questi risultati sono stati ottenuti anche grazie agli importanti sforzi economici che le case e la rete di vendita hanno sostenuto per tenere viva la domanda, introducendopolitiche commerciali aggressive in un contesto di grave crisi e incertezza”.
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