Decreto Infrastrutture, cosa cambia per la patente moto e le multe

Decreto Infrastrutture, cosa cambia per la patente moto e le multe

Foglio rosa, esami pratici, sanzioni pecuniarie, autostrade: ecco le novità introdotte dal nuovo provvedimento governativo

Redazione - @InMoto_it

02.11.2021 ( Aggiornata il 02.11.2021 17:08 )

Il nuovo Decreto Infrastrutture recentemente approvato dal governo italiano cambia molte delle carte in tavola per quanto riguarda le patenti, i trasporti e la circolazione stradale. Sono naturalmente coinvolti anche i motociclisti e i loro mezzi, per tutta una serie di norme che a partire dal prossimo 9 novembre potranno essere trasformate in legge dal Senato.

PATENTE E DOCUMENTI DI CIRCOLAZIONE

La novità più importante relativa alle patenti riguarda il foglio rosa, che varrà 12 mesi e non più sei. Inoltre, per sostenere l'esame pratico per la patente si avranno a disposizione tre tentativi; questa norma va a braccetto con quella che prevede che un esame teorico superato valga proprio per tre esami pratici. Per quanto riguarda i documenti di circolazione, la novità introdotta prevede che qualora si venga trovati sprovvisti dei documenti necessari in seguito a un controllo delle autorità, non sarà più necessario esibirli presso i Comandi o le Stazioni delle Forze dell'Ordine se tali documenti possono essere consultati attraverso le banche dati pubbliche o gestite dallo Stato.

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CICLOMOTORI E TARGA PROVA

Importante aggiornamento anche per i ciclomotori, tra i veicoli di interesse storico e collezionistico e d'epoca. Per loro sarà infatti possibile essere inseriti nella categoria degli "atipici". Da non dimenticare la norma che prevede il possibile utilizzo della targa prova anche per i mezzi immatricolati.

MULTE E AUTOSTRADE

È invece sotto il segno della trasparenza la novità relativa alle multe. D'ora in avanti infatti i Comuni saranno tenuti a pubblicare entro il 30 giugno di ogni anno una relazione annuale sulla destinazione dei proventi delle multe, pubblicando tali dati sul proprio sito internet insieme con i dati sull'effettivo utlizzo di tali somme di denaro.

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Infine, cambio nella gestione delle autostrade statali, appannaggio di una nuova società pubblica controllata dal Ministero Economia e Finanze e dal Ministero delle Infrastrutture. Non saranno inoltre tollerate, lungo le strade, pubblicità discriminatorie o violente di carattere sessuale, etnico o religioso, né contenuti offensivi o lesivi di vario carattere.

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