Monopattini, divieto under 18, assicurazione e casco: è scontro politico

Monopattini, divieto under 18, assicurazione e casco: è scontro politico

La Giunta lombarda si rivolge al Parlamento per vietare l'utilizzo dei veicoli ai minorenni, estendere l'obbligo del casco e della polizza assicurativa: a Milano già 659 richieste di assistenza

Redazione - @InMoto_it

07.09.2021 16:01

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la proposta di legge da presentare in Parlamento per modificare le disposizioni riguardo i monopattini elettrici. L’assessore alla Sicurezza De Corato ha fatto notare come, secondo lui, ci sia bisogno di colmare altre lacune oltre a quelle già limate dal Parlamento.

Copertura assicurativa

Fa sapere De Corato: “La proposta di legge al Parlamento approvata oggi dalla Giunta regionale prevede, anzitutto, l’obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilità civile verso terzi, in considerazione del verosimile rischio che l’uso del mezzo possa causare danni a terzi. Nella vigente legislazione, infatti, l’obbligo di copertura assicurativa è stabilito solamente per lo svolgimento del servizio di noleggio dei monopattini elettrici”.

Divieti e obblighi under 18

Oltre all’assicurazione, De Corato spinge per l’utilizzo dei monopattini solo dopo i 18 anni, per cambiare dunque il vigente limite minimo di età a 14 anni. Inoltre, l’assessore propone di estendere a tutti i conducenti di monopattini elettrici l’obbligo di indossare il casco protettivo, che al momento è imposto soltanto ai conducenti di età inferiore ai 18 anni. De Corato e la Giunta regionale condividono, invece, la disposizione che prevede la confisca del monopattino il cui motore sia modificato rispetto alle caratteristiche tecniche originali - una potenza nominale continua inferiore a 2 kW. Oltre la confisca, ai trasgressori va comminata una sanzione da 100 a 400 euro.    

Ritenuti troppo pericolosi

Ancora De Corato: “È sotto gli occhi di tutti la pericolosità dei monopattini elettrici, che, combinando velocità e agilità di circolazione, sono causa di frequenti incidenti stradali spesso con conseguenze estreme, come purtroppo attesta il tragico evento luttuoso che a Sesto San Giovanni ha riguardato un ragazzo tredicenne”. Solo a Milano, dal 1° giugno 2020 sono arrivate 659 richieste di soccorso per incidenti riguardanti monopattini elettrici. “Attendiamo ora che la proposta di modifica legislativa prosegua il suo iter di approvazione in Consiglio, per approdare, poi, al Parlamento, con il fiducioso auspicio che possa presto tradursi in legge nazionale, come certamente attende chi abbia veramente a cuore il benessere e la sicurezza sia degli utilizzatori dei monopattini, sia degli altri utenti della strada”.

La risposta del Viceministro

Dal canto suo, il viceministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli, a 24Mattino su Radio 24, ha auspicato nuove regole per i monopattini elettrici e per le piste ciclabili: “Quella di regione Lombardia, come le iniziative di molti sindaci, è un buon contributo alla discussione in atto sia in Parlamento che nel governo. Purtroppo c’è anarchia nella gestione di questa micromobilità, questo comporta delle incomprensioni e delle gravi conseguenze come abbiamo visto di recente. È evidente che entro questo mese ci sarà una vera rivoluzione in questo settore: regole chiare, certe, che valgano per tutto il territorio nazionale. È necessario regolamentare e fare chiarezza anche per dare ai sindaci la possibilità di mettere a terra queste regole. Soprattutto nelle grandi città capita spesso di vedere una totale anarchia sia nella gestione delle piste ciclabili, sia nella cartellonistica molto spesso fuori dalle regole del codice della strada. È  il momento di dire basta soprattutto per i numeri in crescita che non riguardano più solo le ztl ed i centri delle grandi città”.

Opposizione in disaccordo

Il Consigliere Regionale Niccolò Carretta, invece, va a contrasto con la proposta: “Le norme, quando si parla di sicurezza stradale, dovrebbero essere finalizzate a tutelare gli individui, a ridurre gli incidenti e a limitare i pericoli. Per questo motivo concordo con chi chiede, tra amministratori, politici e privati cittadini, più regolamentazione di quello che è, nei fatti, un nuovo mezzo di trasporto. Non sono però d’accordo con questa continua negazione del presente portata avanti dall’Assessore De Corato, poiché dove lui vede un divieto per i minorenni io propongo un patentino come si fa già per i motorini (molto più veloci e pericolosi). Chiedere l’obbligatorietà del casco, poi, vorrebbe dire, nei fatti, sabotare lo sharing, la sua filosofia e i suoi punti di forza: trovare un accordo o un punto di incontro con le società che forniscono questi servizi dovrebbe essere l’obiettivo della politica, che non può limitarsi a regolamentare solo i permessi e i divieti. Sulla polizza assicurativa, infine, concordo sulla necessità, ma ricordo che per i monopattini in sharing questa è già prevista e che i comuni e le amministrazioni comunali stanno da tempo chiedendone un ampliamento. Vietare l’utilizzo di un mezzo di trasporto nuovo è la negazione della politica, che non ha il coraggio e la competenza di occuparsi di un tema posto dalla società”. Come sempre quando si tratta di monopattini, siamo davanti a una questione spinosa e difficile da districare.

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