Chiusure nel weekend, l'ipotesi del Governo per nuova zona rossa

Chiusure nel weekend, l'ipotesi del Governo per nuova zona rossa

Tra le varie possibilità a cui premier e ministri stanno lavorando, ci sono lockdown mirati nel fine settimana per evitare assembramenti. Potrebbero sfumare, quindi, eventuali giri su due ruote

Redazione - @InMoto_it

08.03.2021 ( Aggiornata il 11.03.2021 18:00 )

Si fanno sempre più insistenti le voci relative al cambio di rotta del nuovo Dpcm. Sebbene sia appena entrato in vigore, il presidente del Consiglio Mario Draghi sarebbe già pronto a modificarlo, visto il numero di contagi da Covid-19 che cresce (preoccupano molto le varianti) e la campagna vaccinale che va a rilento. Un insieme di fattori che ha portato a programmare una riunione straordinaria del premier con i ministri competenti. Al centro dell’incontro l'ipotesi di decidere per ulteriore strette, come la concreta possibilità di chiudere nel weekend.

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Le ipotesi

Il governo sarebbe intenzionato, secondo le voci, ad accogliere il parere del Comitato tecnico scientifico di estendere il parametro di 250 casi su 100 mila abitanti per sette giorni consecutivi (già previsto per la chiusura delle scuole sia nelle regioni gialle e arancioni) per il passaggio diretto in zona rossa. Così facendo, si faciliterebbe la modalità dell’ingresso delle varie regioni nella fascia di massima restrizione, sperando di tenere più sotto controllo la curva dei contagi. Queste chiusure dovrebbero anche permettere di organizzare in maniera più efficace e veloce la campagna vaccinale.

Di certo pare che non ci sarà alcun lockdown totale come a marzo 2020. Gli interventi, però, vogliono prevenire assembramenti: a tal proposito, tra le idee di cui premier e ministri discutono c’è la possibilità di anticipare il coprifuoco e agire con chiuse mirate nei fine settimana. Se così fosse niente gite fuori porta per i motociclisti che vogliono iniziare ad assaporare questi primi scampoli di primavera. Il ministro della Salute Speranza ha espresso la sua preoccupazione: “La seconda ondata non è mai finita, assistiamo a una ripresa molto forte dovuta all'impatto delle varianti, che ci sta portando a misure sempre più restrittive sui territori”.

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