Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti

Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti

Dopo la scoperta del primo caso accertato durante il raduno motoristico in Sud Dakota, monta la paura tra i residenti per l'aumento dei positivi

Redazione - @InMoto_it

24.08.2020 12:46

Lo Sturgis Motorcycle Rally, raduno motoristico tenutosi dal 7 al 16 agosto nel Sud Dakota, rischia di trasformare la città di Sturgis in un vero e proprio focolaio. Già si era parlato ampiamente del mancato rispetto delle norme anti contagio, di assembramenti (i visitatori sono stati circa 250mila) e dell'esiguo utilizzo delle mascherine di coloro che hanno preso parte all'evento, ma dopo la scoperta del primo positivo accertato cresce la paura tra i residenti. Le conseguenze di quello che è stato un atteggiamento sciagurato potrebbero ora essere importanti.

Il primo positivo, un cliente dell’One-Eyed Jack's Saloon di Sturgis, fermatosi al bar l'11 agosto dalle 12 alle 17.30, ha fatto suonare il campanello d'allarme ma, dopo la crescita dei contagi negli ultimi giorni, l'amministrazione della città sta predisponendo dei controlli di massa sui residenti, anche perché il Dipartimento della Salute sembra aver già individuato circa una ventina di casi positivi riconducibili all'evento.

La notizia del rally arriva in mezzo a un aumento del tasso di infezione da COVID-19 nel Sud Dakota. I funzionari sanitari hanno riferito giovedì che ci sono stati 125 nuovi casi confermati e due nuovi decessi. Nelle ultime due settimane, il numero medio di nuovi casi giornalieri è aumentato di 32, con un aumento di circa il 43%.

Sturgis Motorcycle Rally, primo caso di Covid-19 accertato

L'avvertimento dei cittadini

I cittadini avevano già mostrato il loro malcontento tanto che il 60% aveva votato contro lo svolgimento della manifestazione giunta ormai alla sua 80ª edizione. Il rischio di contagi era elevato e se a questo si aggiunge l'atteggiamento irriguardoso dei partecipanti ecco che la frittata è fatta. C'era dunque da aspettarselo.

A preoccupare è anche il fatto che a Sturgis sono arrivate persone da ogni parte del Paese e, dunque, considerando che il periodo di incubazione del Coronavirus è di circa due settimane, potrebbero esser tornati a casa ampliando le conseguenze nefaste di un raduno motoristico che rischia di trasformarsi in un vero e proprio Caso di Stato.

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