Troppi biker in giro, sindaco vieta l'attività in moto

Troppi biker in giro, sindaco vieta l'attività in moto

Domenica scorsa, su una zona del Gennargentu, dopo delle escursioni da parte di alcuni crossisti: il primo cittadino di Arzana ha vietato l'ingresso ai mezzi motorizzati

Redazione - @InMoto_it

"Un'ordinanza per vietare la stupidità": è così che Marco Melis, sindaco di Arzana - comune sardo situato nella zona del Gennargentu - ha definito il suo ultimo provvedimento, che proibisce il transito alle moto lungo i sentieri di montagna e i percorsi da trekking che caratterizzano la strada per Punta Lamarmora, proprio sulle cime del massiccio montuoso sardo.

I MOTIVI DEL DIVIETO

Domenica scorsa infatti alcuni motociclisti, perlopiù guidatori di motocross e quad, si sono diretti e radunati in compagnia nei luoghi di montagna che da Arzana conducono a Punta Lamarmora. Possiamo supporre che dopo una quarante durata oltre due mesi i motociclisti in questione abbiano voluto "sfogare" tutta loro voglia repressa di salire in sella alla propria moto e fare finalmente in giro.

La moto, forse la forma di distanziamento sociale più pura che c’è

Peccato però che i motoraduni e le scampagnate in moto in compagnia sono ancora vietate, e che i motociclisti siano ancora tenuti a fare mototurismo da soli o al massimo in compagnia di un convivente. Il sindaco Melis ha denunciato il fatto attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui si dice anche contrariato del fatto che nessun organo legislativo competente abbia vietato l'ingresso ai biker. Quella zona montuosa, infatti, è adibita solamente alle attività da trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo.

Ecco allora l'ordinanza del primo cittadino del comune sardo, che ha così vietato l'ingresso a tutti i mezzi motorizzati. Con l'augurio che possa presto essere introdotta una legge che regoli le attività.

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