"Crolla il petrolio, non la benzina: incredibile"

"Crolla il petrolio, non la benzina: incredibile"

La denuncia del presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona: in Italia, il prezzo del carburante scende troppo poco rispetto ai movimenti in ribasso del greggio causa emergenza Coronavirus

Redazione - @InMoto_it

21.04.2020 ( Aggiornata il 21.04.2020 18:06 )

"E' incredibile che con le quotazioni del petrolio ai minimi storici e con un crollo record della domanda, alla quale non riesce a far fronte nemmeno il taglio della produzione deciso dall'Opec+, la benzina costi ancora 1,411 euro al litro ed il gasolio 1,306 euro. In questi mesi di grave emergenza, il prezzo dei carburanti è sceso troppo poco".

A tuonare queste parole, in una nota, è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, il quale denuncia lo strano caso del carburante nel territorio italiano. Il prezzo del petrolio, infatti, è sceso ancora più vertiginosamente, senza però provocare una differenza concreta e netta nei costi del carburante italiano. Per intenderci: secondo quanto rivela il Ministero per lo Sviluppo Economico, il prezzo medio della benzina su scala nazionale è diminuito di 1,1 centesimi, passando da 1,422 euro a 1,411 euro al litro. Per quanto riguarda il Diesel, la diminuzione è anche inferiore: 0,9 cent, ovvero da 1,315 euro a 1,306 euro al litro. Sostanzialmente, un calo lievissimo, che non combacia con i movimenti al ribasso che sta facendo registrare il greggio.

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"Rispetto alla settimana scorsa, su un pieno di 50 litri di carburanti si risparmiano 55 cent per la benzina e 45,8 cent per il gasolio. E' certo un calo, che non corrisponde, però, al crollo del prezzo del petrolio. Insomma, la solita doppia velocità", ha aggiunto infine il presidente Dona.

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