Coronavirus, ancora troppe multe: allarme per Pasqua

Coronavirus, ancora troppe multe: allarme per Pasqua

Lo scorso fine settimana sono state registrate più di 20mila denunce, oltre la metà per spostamenti immotivati, anche in moto. Le Forze dell’Ordine aumentano i controlli per le festività 

Redazione - @InMoto_it

08.04.2020 ( Aggiornata il 08.04.2020 12:53 )

Il weekend di Pasqua sta per arrivare e sale la preoccupazione per quanti potranno infrangere le norme anti coronavirus varate dal Governo. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire qual è la situazione “multe e sanzioni” di questi giorni, partendo proprio dallo scorso fine settimana.

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Ancora troppe sanzioni

Nel weekend passato le Forze dell’Ordine hanno denunciato oltre 20mila persone. Proprio adesso che la curva del contagio sta diminuendo, è più che mai da sconsiderati lasciarsi prendere dall’impulso di uscire o farsi abbattere dal momento difficile. È il tempo di essere forti e combattere. Certo, la bella stagione non aiuta, ma delle 20mila denunce fatte lo scorso fine settimana più della metà hanno violato le misure di contenimento del coronavirus per spostamenti immotivati, anche in moto. Senza contare che ben 35 positivi al COVID-19 sono stati beccati in giro.

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Le misure da prendere

Con numeri del genere, e con l’avvicinarsi alla possibilità della cosiddetta fase 2, le Forze dell’Ordine sono più che mai in allerta. Il lavoro fatto finora da controlli e cittadini potrebbe essere vanificato a causa di una fetta di superficiali. Visti i dati dello scorso fine settimana, il dipartimento di pubblica sicurezza sta lavorando a un piano anti-esodo per il weekend di Pasqua. Tradizionalmente, a Pasqua non è mai bel tempo: quest’anno sarà fortunato chi ha un giardino perché sono previste temperature miti e sole. Appurato che la sfortuna è dalla nostra parte, ciò non significa violare i divieti del Governo per l’emergenza coronavirus.

Stretta sui controlli

Già qualche giorno fa, il Viminale ha annunciato una stretta sui controlli. Qualche località balneare ha chiuso l’accesso alle spiagge, alcune ordinanze hanno vietato i pranzi in casa con più di cinque persone, i punti nevralgici del trasporto - stazioni autobus e treni, autostrade e tangenziali - saranno sottoposti a rigidi controlli. Il richiamo di una gita in moto, soprattutto verso il mare o in qualche area verde, è forte. Ma stare a casa oggi significa fare tutti i giri che vogliamo nel prossimo futuro. Non dobbiamo mollare proprio ora.

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