ACEM: Saranno mesi difficili, concessionari in condizioni estreme

ACEM: Saranno mesi difficili, concessionari in condizioni estreme

L'allarme dai Costruttori Europei, l'emergenza Covid-19 sta mettendo i concessionari moto, la maggior parte piccole realtà a conduzione familiare, in condizioni complicate. Serve un aiuto

Redazione - @InMoto_it

29.03.2020 ( Aggiornata il 29.03.2020 17:58 )

La pandemia COVID-19 è una crisi senza precedenti che sta causando danni considerevoli alla salute dei cittadini di tutto il mondo e minacciando la stabilità economica globale. I responsabili politici a livello europeo e le autorità nazionali stanno collaborando per affrontare queste due grandi sfide. I settori industriale e al dettaglio sono già gravemente colpiti, compresi quelli nel settore motociclistico.

L'industria motociclistica sta compiendo ogni sforzo per proteggere i nostri dipendenti e clienti. La salute e la sicurezza pubblica sono la priorità numero uno di tutti noi; nonostante questa necessità, anche la salvaguardia dell'economia europea e la protezione dei posti di lavoro sono fondamentali.

SITUAZIONE CRITICA ANCHE PER LE MOTO EURO 5

Oltre ai modelli Euro 4, che con la concessionarie serrate, rischiano di restare invendute, anche per le nuove moto c'è preoccupazione. La situazione attuale è particolarmente impegnativa per i rivenditori e i produttori di motocicli. La pandemia in corso ha gravemente interrotto le catene di approvvigionamento, le operazioni di produzione e lo sviluppo di nuovi modelli Euro 5. Questa interruzione, oltre alle misure di contenimento del virus adottate nelle fabbriche, ha portato a un arresto quasi completo del settore in molti paesi.

Le recenti misure di blocco e rigorose per contenere la pandemia hanno paralizzato anche l'attività di vendita di motociclette. Ciò sta interessando progressivamente tutti i mercati europei, creando incertezze inquietanti per il settore motociclistico. La crisi COVID-19 sta mettendo i concessionari, la maggior parte dei quali sono piccole operazioni a conduzione familiare, in condizioni finanziarie estreme. Le preoccupazioni relative al flusso di cassa immediato dovranno essere affrontate attraverso misure di sostegno in ogni paese interessato.

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In questo contesto, l'industria motociclistica invita urgentemente la Commissione europea e le amministrazioni nazionali ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per aiutare il settore a superare questa crisi senza precedenti. Il settore motociclistico è pronto a collaborare con tutti i responsabili politici per raggiungere questo obiettivo, proteggendo i 300.000 posti di lavoro legati a questo settore.

SERVE AIUTO: IN ARRIVO MESI DIFFICILI

La crisi COVID-19 metterà alla prova la nostra capacità di affrontare contemporaneamente una grave crisi sanitaria ed economica",dichiara Stefan Pierer, Presidente ACEM e CEO di KTM AG. "I membri ACEM collaborano pienamente con le autorità - ha quindi aggiunto - per rallentare la diffusione di COVID-19. Ci preoccupiamo che i nostri dipendenti e partner siano al sicuro e contiamo sui responsabili politici per trovare soluzioni nelle settimane e nei mesi difficili che ci aspettano per spezzare l'onda che altrimenti potrebbe colpire il settore”.

Gli fa eco Antonio Perlot, il segretario generale ACEM:

ACEM si sta impegnando con i nostri partner nell'UE e nelle amministrazioni nazionali per trovare soluzioni a questa sfida senza precedenti. Le cose si stanno evolvendo rapidamente e ACEM sta monitorando attentamente la situazione, in stretta collaborazione con le associazioni di settore in Europa e i produttori di veicoli. Chiediamo ai responsabili politici di lavorare insieme e di adottare le misure necessarie per proteggere i nostri cittadini e le nostre economie nel breve e nel lungo termine”.

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