Monopattini a Roma, dalla micromobilità ad arma di guerriglia urbana

Monopattini a Roma, dalla micromobilità ad arma di guerriglia urbana

Negli scontri di Roma dei No Vax che hanno portato alla distruzione della sede della Cgil, i manifestanti inferociti hanno distrutto moltissimi veicoli elettrici, lanciandoli sulla polizia o usandoli come barricate

Redazione - @InMoto_it

11.10.2021 ( Aggiornata il 11.10.2021 10:36 )

La violenza della manifestazione anti-Greenpass ha riempito le prime pagine dei giornali e gli schermi di televisioni e smartphone italiani, mostrando da tutte le angolazioni la devastazione della sede della Cgil e i disordini nelle strade della Capitale. Dove c’è violenza c’è un’arma, e se negli scontri di un tempo con la polizia si brandivano picconi, sampietrini, estintori, la nuova “clava urbana” dell’estrema destra aggressiva è lui, quello sempre al centro delle polemiche: il monopattino.

No Vax a zero emissioni

Quando il corteo si trasforma in guerriglia, saltano tutte le regole. Quando ci si aspettava una manifestazione, in tempi politicamente più accesi, si chiudevano i cantieri per evitare che venissero rubati attrezzi del mestiere per brandirli come armi. Più difficile far sparire i veicoli elettrici, che invece sono robusti abbastanza per essere lanciati contro la polizia o a casaccio, addirittura utilizzabili da qualcuno come una specie di striminzita barricata - qualcuno mai stato bravo in fisica, aggiungiamo. I No Vax, i vecchi Nar, i nostalgici del DVX e compagnia sfasciante hanno lanciato, col braccio teso, le loro granate agli ioni di litio ricaricabili in poche ore. Se cento anni fa i treni inquinavano in orario, oggi si distrugge la città a zero emissioni di Co2.

Monopattini elettrici a Roma: a settembre +400% di incidenti gravi

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento