Prodotta dal 1957 al 1961, l'icona italiana fu trasformata in un'automobile e presentata al Salone di Parigi. Ha fatto una comparsa anche al cinema nel 2010, fu ordinata in 20mila esemplari
Se diciamo Vespa, si può pensare all’iconica due ruote Piaggio, all’insetto giallo-nero che vola tra i fiori, a un conduttore televisivo, ma nessuno penserebbe mai a un’automobile. Invece, scavando nella storia del Gruppo italiano, possiamo trovare un veicolo a quattro ruote presentato al Salone dell’Auto di Parigi nel 1957.
In realtà la prima vettura in stile auto fu terminata nel 1952, ma la versione finale da proporre al pubblico impiegò altri 4-5 anni per essere ultimata. Al momento della presentazione parigina, ci furono 20.000 prenotazioni, segno di una grande curiosità per la nuova Vespa 400 - questo il nome del veicolo prodotto da Piaggio insieme alla francese ACMA. Per quattro anni, fino al 1961, fu in produzione e sul mercato.
Erano tre le versioni della Vespa 400: Luxe, Tourisme e GT. Sotto il cofano, il motore era un 2 tempi a miscela olio-benzina, carburante molto utilizzato al tempo, con serbatoio dell’olio da 2,4 litri, manovella e scala graduata. Tre velocità per il cambio, con la batteria all’anteriore sotto il portabagagli. La velocità massima era di 85-90 km/h.
Seppure con una natura inusuale, la Vespa 400 ha mantenuto il suo fascino, comparendo anche al cinema: nel remake del film “Tre soldi nella fontana”, chiamato “La fontana dell’amore” (2010), l’ambientazione è quella di Roma e il nome Vespa non poteva mancare.
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