La Dirección General de Tráfico ha introdotto i dispositivi per monitorare velocità, uso della cintura o del casco, inseguimenti sulle strade: volano a 120 mt di altezza e non sono rilevabili
Sulle strade spagnole bisognerà stare attenti non solo ai controlli sulla strada, ma anche… in cielo! L’ultima innovazione in campo di monitoraggio della velocità e delle eventuali infrazioni alla guida riguarda l’utilizzo di droni e in Spagna la DGT - Direccion General de Trafico - la ha introdotta come “arma” a disposizione.
Se lo spauracchio, per chi ama stare con l’acceleratore sempre al massimo, è sempre stato l’autovelox, da ora per i motociclisti iberici la situazione si complica, perché se una delle prerogative per i dispositivi di controllo stradale è la visibilità, con il monitoraggio aereo è molto più complicato notare i droni. Sì, rispettare i limiti e le regole sull’asfalto è la primissima regola, ma in questo modo la discussione si complica. La DGT ha inserito 39 droni di sorveglianza nella sua “flotta”, gli stessi utilizzati per rilevare attività pericolose o illegali. Ora saranno impiegati nel rilevamento delle violazioni del traffico grazie all’uso delle loro telecamere, in grado di inquadrare la targa dei veicoli. I droni possono controllare eventuali eccessi di velocità, mancato utilizzo della cintura di sicurezza per le auto o inseguimenti.
L’introduzione di questi dispositivi ha creato anche posti di lavoro: è stata completata la formazione di 35 nuovi piloti di droni e 60 operatori video per gestire i Thyra V109 - il nome del modello - che operano a 80 km/h e 120 mt di altezza e non sono perciò rilevabili sulla strada. Attenti dunque a non accelerare troppo, potreste essere osservati.
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