Polizza Rc, Ania e Ivass: “il bonus-malus è da riformare”

Polizza Rc, Ania e Ivass: “il bonus-malus è da riformare”

L’assemblea annuale di Ania spinge verso una revisione dei premi. Intanto, il presidente Ivass sollecita il confronto diretto con l’industria e con i consumatori

Redazione - @InMoto_it

21.07.2021 ( Aggiornata il 21.07.2021 12:55 )

L’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) e l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) hanno da poco lanciato l’idea di una possibile revisione del bonus-malus, per quanto riguarda il settore Rc auto.

Secondo Luigi Federico Signorini, presidente di Ivass, l’attuale sistema che regola il funzionamento del “bonus-malus” è infatti da rivedere, perché ormai obsoleto e non funzionale per un'attendibile valutazione del rischio della guida.

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Rivedere le regole del sistema “bonus-malus”

Insomma, secondo Signorini sarebbe necessaria una completa revisione delle attuali regole di funzionamento del sistema “bonus-malus”, tanto che intervenuto alla recente assemblea annuale di Ania ha sollecitato “un confronto con l'industria e con i consumatori”, con l’obiettivo di “favorire prassi uniformi, eque sul piano assicurativo e rispettose dei diritti degli assicurati”.

Tra gli elementi necessari, Signorini ha poi citato anche le regole per "il risarcimento del danno non patrimoniale, conseguente alle lesioni fisiche di maggiore entità, applicabili anche all'assicurazione della responsabilità civile sanitaria". Dovrebbe infatti essere prossimo il Decreto ministeriale che introduce nuovi criteri per determinare il risarcimento nel momento in cui l'invalidità permanente supera il 9%.

Farina: “Servono innovazioni regolamentari”

Intervento di rilievo anche quello della presidente Ania, Maria Bianca Farina, che ha reso nota la necessità “di innovazioni regolamentari in grado di permettere al settore di continuare a offrire prodotti di medio lungo termine con garanzie”.

La protezione assicurativa - ha spiegato la presidente Farina - deve essere parte fondamentale del piano di ripresa dell’Italia perché riduce la fragilità di individui, famiglie e imprese potenziando la rilevante funzione di ponte tra risparmio ed economia reale che il settore svolge da sempre. Possiamo e vogliamo essere al fianco del governo, delle istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo alla ripartenza del paese”.

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